Skip to main content

Il circolo virtuoso tra scienza, tecnologia e innovazione, e la combinazione tra ricerca di base e ricerca applicata, unite a un’intensa cooperazione internazionale e a una collaborazione forte anche tra pubblico e privato, rappresenta un approccio essenziale nell’ottica di affrontare adeguatamente le grandi sfide globali attuali e future.

In un discorso tenuto alla Max Planck Society, Papa Francesco ha voluto sottolineare l’importanza della scienza pura, il cui fine ultimo è la conoscenza, evidenziando come: “Nel nostro tempo, vada salvaguardato e, se possibile, accresciuto il sostegno alla scienza pura. Senza nulla togliere alla scienza applicata, occorre riconoscerne la natura di bene pubblico, i cui esiti devono essere posti al servizio del bene comune”.

Ancora, a febbraio, la conferenza dell’Aspen institute intitolata “In favor of pure science”, sul rapporto globale “In favore della scienza pura”, tenutasi nell’ambito della più ampia “Aspen global initiative in favor of pure science” si è concentrata sul tema della sensibilizzazione dei decisori pubblici e privati e dell’intera società civile sulla necessità di maggiori investimenti finanziari e umani per la scienza pura.

In questa ottica, occorre sottolineare che anche il percorso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite, nell’Agenda 2030, dovrà avvalersi necessariamente del contributo fondamentale della scienza pura, e in particolare della promozione della scienza aperta, come strumenti-chiave per trovare soluzioni innovative e migliori ai problemi che riguardano tutti i settori, dall’ambiente alla salute, passando anche per l’energia.

Un esempio di successo di questo approccio può essere rappresentato dal risultato storico dello sviluppo – avvenuto in meno di dodici mesi – di vaccini efficaci contro il Covid-19 dopo che il genoma del virus è stato reso pubblicamente disponibile. Questo traguardo importante è direttamente proporzionale ai finanziamenti pubblici nella scienza pura e a sempre maggiori innovazioni nella ricerca scientifica di base e nella biotecnologia.

Dagli anni Sessanta del secolo scorso, l’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive statunitense ha allocato svariati finanziamenti nell’innovazione scientifica di base come accaduto, per esempio, riguardo alla scoperta della struttura della proteina spike del virus Sars- CoV-2, attualmente bersaglio di quasi tutti i vaccini contro il Covid-19. Allo stesso tempo, il dipartimento della Difesa ha finanziato, con investimenti ad alto rischio, la tecnologia dei vaccini Rna.

Senza questo tipo di investimenti, insieme agli enormi finanziamenti pubblici più recenti effettuati anche nel corso della pandemia, sarebbe stato molto più impegnativo ottenere il rapido e notevole successo realizzato con lo sviluppo del vaccino a mRna.

Le questioni fondamentali da risolvere sul tema appaiono, in particolare, le scelte della politica e delle imprese tra rendimenti a breve termine da un lato e visione di lungo termine dall’altro; i vincoli imposti sugli investimenti, che sono dovuti alla mancanza di competenze e collaborazione e alle limitate dimensioni delle aziende; i limiti all’accesso ai finanziamenti pubblici e privati e la necessità di evidenziare l’istruzione quale fattore-chiave per promuovere il ruolo essenziale della scienza, delle competenze multidisciplinari, della formazione alla leadership e delle opportunità post-scolastiche per i giovani di talento.

Favorire la scienza pura e la scienza aperta è un compito di tutti, serve impegno in ogni settore e nei diversi ruoli ricoperti. Essa rappresenta una sfida essenziale per il futuro della nostra società e per quello delle nuove generazioni.

Più investimenti per la scienza pura

Di Andrea Stazi

La cosiddetta scienza pura, il cui fine ultimo è la conoscenza, ha un valore pubblico importante. Favorirla, insieme alla scienza aperta, con nuovi finanziamenti pubblici e innovazioni nella ricerca scientifica di base è un compito di tutti. L’Open science rappresenta una sfida essenziale per il futuro della nostra società. L’analisi di Andrea Stazi (visiting professor in Biotechnology Law, National University of Singapore) per l’ultimo numero di Formiche

Per le banche cinesi soffia il vento dell'epurazione

I funzionari della vigilanza hanno deciso di convocare a sorpresa i manager dei primi cinque istituti del Dragone. Obiettivo, metterli in guardia dalle tentazioni del malaffare. Ma gli investitori potrebbero non gradire

Così l’India punta a diventare l’Arabia Saudita dei dati

L’India possiede i requisiti demografici, economici e geografici per diventare l’epicentro della trasmissione dei dati internet attraverso i cavi sui fondali dell’Oceano Indiano. L’esperto Kaush Arha lancia un monito al settore privato e al decisore pubblico per cogliere questa sfida “trasformativa del XXI secolo”

Xi accerchia Taiwan appena Macron lascia la Cina

Portaerei lungo lo stretto, esercitazioni e show di forza. Pechino simula un accerchiamento dell’isola, che accusa vari sconfinamenti. Tra Usa e Cina, Taiwan è sempre più il punto caldo. In questi giorni il quadrante vede la non usuale presenza contemporanea della portaerei americana USS Nimitz e della cinese Shandong, entrambe accompagnate dai reciproci gruppi da battaglia

Che fine ha fatto il Movimento dei Fogli Bianchi in Cina. Il racconto di un manifestante

Huang Yicheng è fuggito in Germania dopo avere partecipato alla protesta di fine anno a Shanghai. Chi c’era in prima fila per affrontare la polizia, dove si trovano i giovani manifestanti e quale continua ad essere la causa dello scontento

I grandi movimenti nella space economy dei satelliti. L'analisi di Spagnulo

L’esercito cinese vuole lanciare una rete satellitare per contrastare la Starlink di Elon Musk, ma la partita geopolitica è molto più ampia, e include una sfida ambientale dalle conseguenze imprevedibili. Tra tecniche di “soft-kill”, attacchi informatici e la possibilità di paralizzare le comunicazioni

L’Ulivo non c’è più. Si deve ripartire dall’inizio. Scrive Merlo

Oggi più che mai, è necessario ricostruire un “partito di centro” che sappia declinare una “politica di centro” e che sia in grado di dar vita a coalizioni che non fanno della radicalizzazione politica e della polarizzazione ideologica la loro ragion d’essere. Il commento di Giorgio Merlo

Macron e von der Leyen in Cina. Due visite diverse, un solo messaggio (di Xi)

La doppia visita dei presidenti Macron e von der Leyen in Cina è nel complesso “un’interazione positiva” per Le Corre (Harvard/Essec), ma “solo il tempo ci dirà se l’approccio dei due leader europei è stato giusto”. Da Xi, più considerazione alle relazioni bilaterali con Parigi che a quelle multilaterali con Bruxelles. Il trattamento diverso si è visto anche nei dettagli del cerimoniale e nella sua espressione (scocciata) con la presidente

Ucraina, crocifissione russa senza resurrezione cinese

Dalle mosse stile Gattopardo del Presidente cinese Xi Jinping, al massacro di Bakhmut, al marasma energetico ed economico di Mosca: bilancio della seconda Pasqua di guerra in Ucraina di Gianfranco D’Anna

 

Terra e polvere. Amore e mattoni nella Cina di oggi

“Terra e polvere” (2022, distribuito da Tucker) di Li Ruijin è un film umile, perfetto. Con il suo racconto semplice e, al contempo, sintatticamente innovativo, toglie il fiato allo spettatore. Un saggio filosofico che sarebbe piaciuto a Gustave Thibon. Un “poemetto in forma di prosa” alla Pier Paolo Pasolini che ci dice come la Cina non sia ancora vicina

×

Iscriviti alla newsletter