Ci vorrà del tempo prima che le imprese europee si assestino sui nuovi equilibri sanciti dall’accordo del 27 luglio con Washington. Nelle more, però, è possibile guardare a nuove economie. Ecco dove e come secondo il report di Atradius
Archivi
Terre rare, gli Usa puntano a estrarle e raffinarle in casa. Ecco come
Washington vuole tornare protagonista nel settore delle terre rare. Minerali essenziali per tecnologie avanzate, sistemi d’arma, energie rinnovabili e mobilità elettrica, ma oggi quasi interamente raffinati in Cina. La nuova strategia americana combina investimenti mirati, sostegno pubblico e riattivazione di siti produttivi. Primo capitolo di questa nuova strategia industriale: sviluppare in casa capacità di raffinazione avanzate e ridestinare ex miniere di carbone all’estrazione della materia prima
Perché Nvidia e Amd pagheranno il 15% dei ricavi agli Usa
Il presidente americano ha dato la scorsa settimana il via libera alle sue aziende per riprendere l’export di chip in Cina. Ma devono versare una quota dei ricavi al governo americano. Le stime prevedono che Washington incasserà oltre 2 miliardi di dollari, ma gli analisti avvertono che la decisione può aprire un precedente che mette in pericolo la sicurezza nazionale
Su Taiwan le Filippine prendono (di nuovo) posizione contro la Cina
Ancora tensioni nel Mar Cinese Meridionale. Le Filippine, dopo esercitazioni congiunte e visita del presidente in India, chiariscono la posizione di Manila se la Cina dovesse muoversi per invadere Taiwan. Il suo Paese, sottolinea Marcos Jr., sarà costretto a intervenire “contro la sua volontà”
In Alaska, Trump e Putin non ripetano l’errore di Versailles. Scrive Caruso
La storia ci ha insegnato una lezione dolorosa ma inequivocabile: le paci ingiuste generano guerre più devastanti. Mentre Putin e Trump si preparano all’incontro in Alaska, il rischio che si profila all’orizzonte non è solo quello di una tregua fragile, ma di una soluzione squilibrata, che potrebbe seminare i germi di conflitti futuri ancora più sanguinosi. L’analisi del generale Caruso, consigliere militare della Sioi
Licenze internazionali e stabilizzazione mediterranea. Tutte le nuove rotte del gas in Libia
Per la prima volta dal 2007 oltre 37 compagnie petrolifere internazionali hanno espresso vivo interesse per l’imminente ciclo di licenze petrolifere previsto per novembre, tra cui primari player mondiali come l’italiana Eni, la statunitense Chevron e la francese Total. Un fatto che conferma la volontà di aprire davvero una fase di stabilità
Trump e il nuovo grande gioco nel Corridoio di Zangezur visto dall’India
Gli Stati Uniti ottengono il controllo del Corridoio di Zangezur tra Armenia e Azerbaigian, rafforzando la loro presenza al confine con l’Iran. L’accordo, voluto da Trump, ridisegna equilibri regionali e sfida le rotte commerciali di Russia e Cina, toccando anche gli interessi di Turchia e India
Un vertice per parlare al mondo. L'incontro Trump-Putin visto da Arditti
Il vertice sarà soprattutto un esercizio di comunicazione. Useranno l’incontro per parlare ai rispettivi pubblici e al mondo, dimostrando che il dialogo è possibile. Ma le distanze tra le loro posizioni restano enormi, e la strada verso una soluzione della crisi ucraina è ancora lunga
Washington alza la posta. Passa a 50 milioni la taglia su Maduro
Gli Stati Uniti raddoppiano a 50 milioni di dollari la taglia su Nicolás Maduro, accusandolo di guidare il “Cartel de los Soles” e di collaborare con reti criminali come Tren de Aragua e il cartello di Sinaloa per trafficare droga verso l’America
Il caso Almasri? Un altro autogol che rafforzerà il governo. Il commento di Polillo
C’è da scommettere che sarà un altro autogol. A ottobre, quando le Camere si riuniranno per decidere le sorti dei due ministri Piantedosi e Nordio, nonché del sottosegretario Mantovano, sarà pollice in su. Vale a dire completa assoluzione dei membri del governo dalle accuse rivolte loro dal Tribunale dei ministri a proposito del caso Almasri. L’opposizione, invece, con sempre minore credibilità, continuerà a stracciarsi le vesti. Ma non sarà difficile vedere con chi starà la gente normale. Il commento di Gianfranco Polillo