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Il professor Francesco Corvaro è il nuovo inviato speciale per il cambiamento climatico dell’Italia. Lo hanno nominato Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri, e Gilberto Pichetto Fratin, ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica. Il professore, dunque, prende il posto di un diplomatico, Alessandro Modiano, nominato dal governo Draghi, che ha lasciato a gennaio e ora è alla direzione generale per gli Affari politici e di sicurezza alla Farnesina.

IL PROFILO

Corvaro è professore associato in fisica tecnica industriale presso il Dipartimento di ingegneria industriale e scienze matematiche dell’Università politecnica delle Marche, e vanta competenze e pregressa esperienza nei settori della transizione energetica ed ecologica e del cambiamento climatico, si legge in una nota diffusa dai due ministeri. Su LinkedIn, Corvaro si presenta così:

Sono un professore universitario italiano con oltre 20 anni di esperienza in Termodinamica, Energie rinnovabili, Net-Zero, Transizione energetica, Mobilità sostenibile, Sostenibilità, Valutazione dell’impatto ambientale, Modelli di resilienza, Modelli di città intelligenti e Valutazione del ciclo di vita. Sono responsabile dell’avvio e del mantenimento di diverse collaborazioni internazionali con il mondo accademico e l’industria, come: Architect of the Capitol (Washington DC), Naval Research Laboratory (Washington DC), Arup Group, Tiber International Group, Inc., National Gallery of Washington DC, Università Cattolica d’America, Università del Tennessee, Università del Maryland e Università di Georgetown. Sono referente per il programma di doppia laurea tra la Catholic University of America e l’Università Politecnica delle Marche. Credo che un approccio integrato tecnico e politico alla transizione energetica sarà fondamentale per combattere il cambiamento climatico.

IL CONTESTO INTERNAZIONALE

La nomina dell’inviato speciale si rende ancora più necessaria in virtù del rilievo sempre maggiore che i temi ambientali rivestono nella nostra politica estera e del ruolo decisivo assunto dall’Italia nei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici, anche in vista della prossima Cop28 negli Emirati Arabi Uniti e della presidenza italiana al G7 nel 2024, continua il comunicato.

LE DICHIARAZIONI

La nomina “rappresenta un segnale concreto della volontà del governo di lavorare insieme ai principali attori pubblici e privati per contrastare il cambiamento climatico sul piano nazionale e su scala globale”, ha dichiarato Tajani. Secondo Pichetto Fratin, “conferma il peso e l’importanza che il governo attribuisce alla sfida dei cambiamenti climatici”. Corvato è “un tecnico di alto profilo” “riuscirà a coniugare il rigore scientifico necessario nell’approccio a questo tema con gli indirizzi politici che il Mase mette in campo per affrontare la battaglia chiave del nostro futuro”, ha aggiunto il ministro.

Chi è il professor Corvaro, nuovo inviato italiano per il clima

La nomina è stata decisa dai ministri Tajani e Pichetto Fratin. Il docente dell’Università politecnica delle Marche prende il posto del diplomatico Alessandro Modiano

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