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“Anche in Italia è in atto la nuova rivoluzione industriale: la trasformazione digitale. Nord e sud viaggiano a velocità diverse. Il Pnrr può colmare questo gap geografico ma serve superare alcuni limiti strutturali come la frammentazione amministrativa ed il divario in termini competenze”. Andrea Rubei, ceo di MyMeta, start up nata tre anni fa, ha raccontato così le potenzialità italiane di un settore in crescita.

MyMeta ha sviluppato in Italia una piattaforma di “digital adoption” (adozione digitale) per semplificare l’implementazione di soluzioni tecnologiche all’interno dei processi aziendali e garantire il ritorno di ogni investimento tecnologico.

La start up ha organizzato a Milano, il 23 marzo scorso, il primo evento internazionale completamente dedicato alla digital adoption al quale hanno partecipato oltre ottanta aziende italiane e non solo per fare il punto sulla digitalizzazione.

“La trasformazione digitale ha un grande potenziale per l’economia italiana. L’adozione di tecnologie digitali avanzate, tra cui il cloud, può portare a notevoli vantaggi competitivi per le imprese, migliorando la loro efficienza e capacità di innovazione”, ha detto ancora Rubei.

“Lo studio a cui ci riferiamo è quello di IDC secondo cui la digital transformation potrebbe generare un valore aggiunto di 251 miliardi di euro per l’economia italiana entro il 2024, grazie alla crescita delle attività digitali delle imprese e alla creazione di nuovi prodotti e servizi digitali”, ha continuato il ceo. “In particolare, il cloud computing è uno dei fattori chiave della digital transformation, in quanto consente alle aziende di gestire e archiviare grandi quantità di dati in modo efficiente, di migliorare l’accesso ai dati e di ridurre i costi. Secondo lo stesso studio di IDC, l’adozione del cloud computing da parte delle imprese italiane potrebbe generare un valore aggiunto di 7,4 miliardi di euro entro il 2024”.

MyMeta ha sviluppato una piattaforma di adozione digitale che consente alle Organizzazioni di creare un’esperienza personalizzata per ogni utente, permettendo una formazione contestuale e un uso immediato e massivo delle nuove tecnologie per garantire il ROI di ogni investimento tecnologico, aiutando i dirigenti a far crescere le loro aziende e ad ogni Process Owner di semplificare i propri processi.

“Ci sono diversi fattori che possono contribuire a potenziare la digital transformation in Italia”, ha spiegato Rubei. “Fra tutti, gli Investimenti in infrastrutture digitali, una cultura digitale diffusa in tutto il Paese, dalle scuole alle università e all’interno delle aziende, per creare una forza lavoro altamente qualificata e pronta a lavorare in un contesto digitale. Rilevante poi la Regolamentazione per favorire l’innovazione tecnologica e la competitività delle imprese. In questo percorso realtà come MyMeta che intervengono nell’ultimo miglio della trasformazione digitale, laddove la tecnologia incontra l’utente sono da considerarsi un ‘supporto’.

Investire in tecnologia comporta come abbiamo visto anche dei forti investimenti in ‘change management’ ovvero la gestione del cambiamento all’interno delle aziende. Questo non avviene solo sui processi che diventano digitali, ma deve soprattutto avvenire con gli utenti. Le competenze degli utenti e la maniera in cui la tecnologia viene adottata dagli stessi, sono un fattore abilitante o bloccante a seconda dei casi. Le piattaforme di Digital Adoption, e MyMeta in particolare, si focalizzano nel cambiare il paradigma di apprendimento portando la formazione all’interno del proprio processo di lavoro. Si passa da sistemi basati su classi (fisiche o virtuali) a sistemi in cui l’utente viene accompagnato da MyMeta, nell’utilizzo della nuova tecnologia, mentre la usa. Un learning contestuale e non piú avulso dal contesto”.

Rubei ha infine sottolineato anche che “rispetto a Paesi come gli Usa e la Cina, che da anni investono in innovazione, in tecnologia e in infrastrutture, l’Italia ha ancora molte aree in cui la digital transformation è limitata. Purtroppo ci sono ancora regioni ed aree che viaggiano a ritmi diversi con il nord ed il centro che guidano in termini di investimenti in tecnologie ICT e digitali. Resta forte il gap nord sud sia in termini di competenze digitali, utilizzo e disponibilità dei servizi internet. Detto questo, l’Italia ha notevoli eccellenze in tutte le regioni, ma manca ancora di ‘consistenza’ che renda queste eccellenze parte di un sistema e non delle eccezioni”.

La trasformazione digitale può valere 251 miliardi per l'economia italiana

L’adozione di tecnologie digitali avanzate, tra cui il cloud, può portare a notevoli vantaggi competitivi per le imprese, migliorando la loro efficienza e capacità di innovazione. Il commento di Andrea Rubei, ceo di MyMeta, a margine del primo evento internazionale completamente dedicato alla digital adoption al quale hanno partecipato oltre ottanta aziende italiane

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