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Un ex dipendente del colosso olandese dei semiconduttori Asml Holding ha sottratto dati dal sistema interno di archivio delle informazioni sui macchinari. L’autore del furto sarebbe un ex impiegato basato in Cina, come riporta Bloomberg. L’episodio getta benzina sul fuoco mentre gli Stati Uniti cercano di impedire il trasferimento di tecnologia critica verso la Repubblica Popolare, coinvolgendo i due grandi player del settore: Giappone e Paesi Bassi.

Mercoledì l’azienda ha dichiarato che la violazione si è verificata negli ultimi due mesi all’interno di un archivio che contiene i dettagli tecnici dei sistemi di litografia per la produzione di alcuni dei chip più avanzati al mondo. Al momento non si conoscono ulteriori dettagli sulle informazioni sottratte e Asml ha dichiarato che il furto non è rilevante per le proprie attività.

Tuttavia, l’allarme è subito scattato negli Stati Uniti. L’Assistente Segretario al Commercio per l’Amministrazione delle Esportazioni, Thea Kendler, ha dichiarato che gli Usa sono “profondamente preoccupati” per le accuse di spionaggio economico rivolte alla Cina. Questa è la seconda violazione di questo tipo che Asml ha collegato alla Cina in meno di un anno e arriva mentre gli Stati Uniti stanno facendo pressione su altre nazioni, tra cui i Paesi Bassi, per impedire l’avanzamento delle capacità tecnologiche di Pechino.

Dal canto suo, il ministero degli Esteri cinese ha rigettato le accuse sostenendo di non essere a conoscenza di alcuna operazione di sottrazione di dati all’azienda. Asml non può vendere le proprie apparecchiature più avanzate in Cina e al momento non è chiaro se l’autore del furto abbia legami con autorità governative.

Asml è uno dei pochi produttori di macchine necessarie per la produzione di semiconduttori di fascia media e alta. Ed è l’unico a produrre sistemi di litografia necessari per rimpicciolire e stampare modelli di transistor su lastre di silicio, che vengono poi tagliate in singoli chip. Una singola macchina che svolge questa operazione è grande come un autobus e costa circa 170 milioni di dollari.

La Cina è il suo terzo mercato dopo Taiwan e la Corea del Sud, dove Asml vende le proprie apparecchiature a produttori di chip come Intel e Taiwan Semiconductor Manufacturing, i quali a loro volta riforniscono aziende come Apple e Nvidia.

Il furto di dati al gigante Asml getta benzina sul fuoco tra Usa e Cina

Un ex impiegato basato in Cina ha sottratto informazioni sensibili al colosso olandese dei semiconduttori. La notizia getta benzina sul fuoco mentre gli Stati Uniti cercano di impedire il trasferimento di tecnologia critica verso la Repubblica Popolare coinvolgendo, tra l’altro, i player giapponesi e olandesi

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