La prima settimana di settembre 2025 ha certamente segnato un momento di svolta nella geopolitica globale, con la Cina che ha orchestrato una sequenza di eventi complementari capaci di proiettare potenza su dimensioni multiple. Dal Summit della Shanghai Cooperation Organization (Sco) di Tianjin alla grandiosa parata militare di Pechino per l’80° anniversario della vittoria sul Giappone, Xi Jinping ha dimostrato la capacità cinese di combinare soft power diplomatico e hard power militare in una strategia coordinata di ridefinizione dell’ordine internazionale. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
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Così la navigazione inerziale può proteggerci dagli attacchi russi. L'analisi di Trezza
L’escalation degli attacchi Gps richiede soluzioni tecnologiche avanzate. Le capacità italiane nella navigazione inerziale rappresentano una risposta strategica alla guerra ibrida. Il punto di Gianluca Trezza, deputy general manager di Northrop Grumman Italia
Senza Wagner, Mosca in Africa rischia l'effetto boomerang. Ecco perché
Con l’abbandono del Mali e la progressiva riduzione in Centrafrica, Wagner non è più la longa manus occulta di Mosca in Africa. Al suo posto il Cremlino impone l’Africa Corps, strumento ufficiale che porta con sé più responsabilità e meno possibilità di negazione plausibile. Una mossa che comporta nuove fragilità nella strategia russa, che l’Occidente deve assolutamente cogliere
Nuovo focolaio di Ebola nel Congo. Il ruolo della preparedness
Ventotto casi sospetti e quindici decessi nella provincia del Kasai, dove le autorità hanno dichiarato un nuovo focolaio di Ebola
Nave San Giusto, 200 anni di amicizia tra Italia e Marocco. Il ricordo e l'augurio dell'amb. Salzano
A due mesi dall’inizio del suo incarico, l’ambasciatore Pasquale Salzano ricorda per la prima volta il bicentenario delle relazioni tra Italia e Marocco, a bordo della nave della nostra Marina militare. Nell’anniversario di quel Trattato, la presenza di Nave San Giusto a Casablanca rappresenta un segno tangibile della solidità e dell’attualità del legame tra i due Paesi. Formiche.net pubblica il testo del suo saluto all’equipaggio
Parigi corre, Berlino frena. E l'Ucraina guarda al modello Seul
Zelensky chiede un esercito forte e altre sanzioni Ue (con il coinvolgimento del Giappone). Von der Leyen prova la carta Modi come extrema ratio diplomatica, mentre va ancora definito il quadro delle garanzie di sicurezza. Nel mezzo l’accelerazione della Nato che punta al riarmo
Usa e volenterosi. A che punto è la trattativa sull'Ucraina
“Ho seguito la situazione, l’ho vista e ne ho parlato con il presidente Putin e il presidente Zelensky. Qualcosa accadrà, non sono ancora pronti. Ma qualcosa succederà. Ce la faremo”, dice Trump prima della videoconferenza con i volenterosi, e prova a lavorare a un accordo di pace anche se non ci sono ancora le condizioni
Chin-ema. Dal grande schermo alla pubblicità, con BYD va in scena il soft power cinese
Il costruttore di Shenzhen ha, indirettamente, attaccato il governo italiano per mezzo di una campagna stampa non priva di coni d’ombra, che gioca sull’emotività degli automobilisti. E comunque aggressiva e subdola al tempo stesso. Senza i sussidi di Pechino, però, tutto questo sarebbe impossibile. Il caso delle auto cinesi nel film di Sorrentino e l’inaspettato taglio alle vendite globali
Gli arresti di Viterbo e la sicurezza nazionale. L’operazione della festa di Santa Rosa letta da Bertolotti
Gli arresti a Viterbo, durante la festa di Santa Rosa, accendono ancora una volta i riflettori sul lavoro delle agenzie di informazione e delle forze dell’ordine italiane. Monitoraggio ed analisi delle informazioni continue, insieme ad una lunga tradizione di contrasto al terrorismo e all’eversione. Parla Claudio Bertolotti, direttore di Start InSight
Quasi ogni americano nel mirino dell’operazione Salt Typhoon. Lo rivela il New York Times
Anni di infiltrazioni silenziose nei nodi di comunicazione globale. Il New York Times rivela: l’operazione Salt Typhoon avrebbe violato reti di telecomunicazioni, compagnie di trasporti, hotel e persino infrastrutture militari in oltre 80 Paesi, colpendo di fatto quasi ogni cittadino statunitense
















