Mentre Ue e Stati Uniti provano a riscrivere il Privacy Shield, il Regno Unito stringe accordi sul trasferimento dei dati con Usa e Singapore. Nei prossimi sei mesi del “processo di ratifica” l’Europa non può permettersi di presentarsi frammentata (come avvenuto in questi ultimi due anni) e dovrà canalizzare le energie sul consolidare la propria natura di potenza regolatoria e commerciale a livello globale. L’intervento di Patrizio Caligiuri, direttore Affari Istituzionali e Comunicazione PagoPA e Cristiano Zagari, International Affairs Specialist PagoPA
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Spalle strette. Le banche italiane rischiano l'arrembaggio
Negli ambienti del credito sta circolando un documento confidenziale che mette in guardia dalle possibili nuove scorribande nella finanza italiana da parte di stranieri, magari francesi. Gli istituti italiani sono troppo piccoli per fare a meno di un consolidamento. Il quale però espone il Paese al rischio di veri e propri scippi. Meloni avvisata
L’inconsueta protesta contro Xi Jinping a Pechino (poco prima del Congresso)
Su un ponte a Sitong, nel quartiere Haidian al nordest della città, sono stati appesi due enormi cartelloni in cui si esprime lo scontento e si invita a uno sciopero nazionale contro il presidente cinese e la politica zero Covid. Le due realtà della Cina
Technopolicy – Bolognini, i nostri dati e un nuovo rapporto transatlantico
A pochi giorni dall’ordine esecutivo firmato Joe Biden, il regime di trasferimento dati tra le due sponde dell’Atlantico torna al centro del dibattito. Questa nuova svolta supererà lo scoglio della Corte Ue per arrivare ad un Privacy Shield 2.0? Con Luca Bolognini abbiamo parlato di quanto il vuoto normativo oggi impatta sulla vita di cittadini e imprese. Ma anche di come cambia il diritto dei dati nel metaverso e nel Web3, e di quale modello di sistema cloud è più funzionale alla realtà italiana
Berlusconi ci ripensa, ora parte la (delicata) formazione del governo
La conversione a U del Cavaliere rimette in carreggiata il centrodestra che dopo l’elezione del leghista Lorenzo Fontana al vertice di Montecitorio riprende il confronto per la formazione del governo Meloni. L’analisi di Gianfranco D’Anna
La strategia di Biden è uno strumento democratico. Scrive Arpino
Joe Biden rilascia la National security strategy, un prezioso strumento di informazione democratica. Grazie a questo tipo di documenti, i cittadini a stelle e strisce vengono costantemente aggiornati, in modo semplice e asettico, sulla Strategia generale del proprio Paese. Il punto del generale Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa
Farmaci e innovazione. Perché l’Italia ha bisogno di una legislazione per le Vam
L’innovazione nel campo farmaceutico passa anche per i Value Added Medicins (Vam). Si tratta dei farmaci a valore aggiunto, che nel nostro Paese ancora non hanno una loro regolamentazione. Nel corso dell’evento organizzato da Egualia, sono stati proposti nuovi parametri per la loro valutazione. Una frontiera per l’innovazione in salute che può vedere protagonista l’Italia e che rappresenta una sfida per l’Europa
Perché gli eurodeputati temono gli scanner cinesi all’aeroporto di Strasburgo
Il piccolo scalo è strategico: ospita le plenarie del Parlamento europeo. Recentemente ha deciso di acquistare apparecchiature da Nuctech, un’azienda collegata all’esercito di Pechino e definita la Huawei della sicurezza aeroportuale
Chi è Lorenzo Fontana, e cosa pensa di Putin e diritti civili
Leghista da sempre, già consigliere comunale e vicesindaco di Verona, parlamentare a Roma e a Strasburgo, ha posizioni conservatrici su famiglia e diritti civili. In passato ha definito la Russia di Putin un modello etico e sociale, e si è opposto alle sanzioni. Ma quest’anno, prima dell’invasione dell’Ucraina, ha schierato la Lega sul fronte atlantico
Droni iraniani in Ucraina. La Russia attacca, Zelensky alza l'attenzione
I droni che la Russia ha ricevuto dall’Iran sono particolarmente efficaci se usati come stormi kamikaze contro obiettivi statici (anche civili). Il loro impatto sul conflitto è ancora relativo, ma all’Ucraina serve comunque migliorare la difesa aerea, come analizza Federico Borsari, esperto del Cepa di Washington