Skip to main content

Un commando ha colpito in due villaggi russi vicino alla cittadina di Brjansk causando almeno un morto e un ferito civili. L’episodio ha subito aperto uno scambio di accuse tra Mosca, che sostiene che si tratti di sabotatori ucraini, e Kyiv, che sostiene che la Russia stia inscenando un’operazione false flag.

L’emittente filogovernativa russa Tass riporta che sabotatori ucraini sono penetrati nella regione di confine, hanno attaccato i villaggi di Sushany e Liubechane sparando contro ai civili, utilizzando anche droni e mortai e facendo alcuni ostaggi per poi ritirarsi. “Al momento potrebbero aver lasciato il suolo russo”, riporta l’emittente.

“La storia su sabotatori ucraini nella Federazione Russa è la classica provocazione deliberata” ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mychajlo Podoljak. Il presidente russo Vladimir Putin ha bollato l’episodio come “atto di terrorismo” e ha annullato il viaggio previsto a Stavropol.

Di seguito tre possibili letture dell’episodio.

False flag del Cremlino

Il regime di Putin avrebbe orchestrato ad arte quest’operazione per mostrare al popolo russo come gli ucraini colpiscano i civili e pongano una seria minaccia per la sicurezza russa. La tesi sarebbe confortata dai danni relativamente esigui lasciati dal commando e dalla scarsa rilevanza strategica dell’episodio.

False flag russa, ma non del Cremlino

La guerra in Ucraina ha più volte reso evidenti le faglie che spaccano il fronte interno russo tra diversi gruppi di potere. In quest’ottica l’attacco potrebbe essere stato organizzato da figure russe che vogliano mettere in difficoltà l’establishment putiniano accusandolo di non essere in grado di proteggere i confini e le collettività civili. Tesi confortata dall’enorme attenzione mediatica che l’episodio sta ricevendo in Russia.

Guerriglieri filo-ucraini slegati da Kyiv

L’opzione più verosimile. La Russian Volunteer Corps (Rdk) è una formazione paramilitare composta da volontari russi che combatte per l’Ucraina. Formatasi nell’agosto 2022, ha raccolto una cinquantina di ex appartenenti al famigerato battaglione Azov, ma ad oggi non ha legami ufficiali con il governo di Kyiv. Il suo comandante, Denis “WhiteRex” Kapustin, sostiene di essere a Brjansk e sta circolando un video che mostra due membri di Rdk sventolare uno stemma neonazista mentre affermano di essere gli autori dell’azione.

Nella guerra di informazione che caratterizza questo conflitto è quantomai necessario essere prudenti. Tuttavia è verosimile che l’attacco sia stato organizzato da una formazione antirussa slegata da Kyiv. La tesi sarebbe confortata dallo scarso tornaconto strategico per l’Ucraina di un’azione simile e dalle affermazioni dei due soldati che circolano sul web. “Siamo combattenti del corpo volontario russo. Registriamo questo video dalla regione di Brjansk”, dicono i due paramilitari. “Siamo qui per liberarvi. Vi esortiamo a prendere le armi e a combattere contro il sanguinario regime del Cremlino di Putin”, concludono.

Tre possibili letture per l'attacco in Russia

L’attacco nella regione di confine ha scatenato accuse da entrambe le parti. Kyiv sostiene che Mosca stia inscenando un’operazione sotto falsa bandiera, viceversa Mosca accusa l’Ucraina di brutalità contro i civili. L’opzione più verosimile è di corpi paramilitari filo-ucraini slegati dal governo centrale

Bannare TikTok? L’esempio inglese e i guai cinesi dell’Italia

La Difesa britannica non prevede un bando per il social ma ha già una direttiva che sui dispositivi di lavoro limita l’utilizzo alle app necessarie per “scopi aziendali”. Anche Roma si muoverà in questa direzione? Forse. Ma attenzione anche alla sicurezza degli smartphone dei dipendenti pubblici. Una gara Consip…

Bergamo, la politica processi se stessa. Il commento di Cangini

L’inchiesta sulla mancata zona rossa a febbraio 2020 a Bergamo si tradurrà in un processo alla scienza, come lo fu quello che la procura de L’Aquila intentò ai vertici della Commissione grandi rischi con l’accusa di non aver previsto il terremoto del 2009. Ma soprattutto sarà un processo “politico” alla politica

Navigazione satellitare per la sicurezza del Paese. L'accordo Asi-Dis

Ecco il nuovo accordo tra l’Asi e il Dis per lo sviluppo, all’interno del programma Galileo, delle capacità necessarie a consentire l’utilizzo del servizio Public regulated service. Così da potenziare e proteggere le capacità nazionali nel campo della sicurezza che potrebbero essere messe a rischio da crisi o emergenze

Su quali assi poggia il nuovo rapporto tra Italia e India

Il peso specifico indiano, composto dal suo Pil, dalla sua proiezione economica e da tutto ciò che di positivo può comportare per le imprese italiane, è un elemento particolarmente importante nel viaggio del presidente del Consiglio: l’idea è di stringere questo legame tra due penisole altamente strategiche, l’una nell’Oceano Indiano e l’altra nel Mar Mediterraneo

Italia e Francia, il dialogo c'è. Oltre Vivendi-Tim

Il ministro per le Imprese e il made in Italy, Adolfo Urso, ha assicurato la massima collaborazione e inclusione del socio transalpino dell’ex Telecom, nella vicenda per la cessione della rete. E tra poche ore incontrerà Bruno Le Maire, a Roma. Segno di un’interlocuzione legata a doppio filo all’industria​

Balzo tecnologico cinese. Il report Aspi che le democrazie occidentali devono leggere

Dal Critical Technology Tracker emerge come Pechino detiene una supremazia in 37 tecnologie sulle 44 analizzate. Rischia di allargare il suo monopolio anche su quelle del futuro, lasciando le briciole all’Occidente. Che ha una sola opzione: rafforzare la propria alleanza

Indo Pacific Oceans Initiative, perché è importante l'adesione italiana

La presidente del Consiglio Meloni annuncia da Delhi che l’Italia farà parte dell’Indo Pacific Oceans Initiative con un ruolo di leadership sul mondo della scienza e della tecnologia. Per Roma è un posizionamento importante, perché diventa una forma di presenza permanente nell’Indo Pacifico. Ecco in cosa consiste l’iniziativa

Il superbonus non sarà un supermalus per i mercati

​L’esplosione del disavanzo nel 2022, figlia del ricalcolo dei crediti di imposta legati alla misura appena congelata dall’esecutivo, non innescherà la reazione dei mercati e non stravolgerà la traiettoria dei conti pubblici italiani. Parola di Oxford Economics ​

Equità di genere in sanità. La presentazione del Rapporto alla Luiss

Di Marina D'Artibale

L’equità di genere nel settore sanitario rappresenta ancora un traguardo lontano, in particolare nelle posizioni di leadership. Questo è quanto riportato dal Rapporto 2023 dell’Osservatorio sull’equità di genere della leadership in Sanità che verrà presentato oggi a Roma

×

Iscriviti alla newsletter