Skip to main content

Un approccio integrato alla deterrenza, basato sulle collaborazioni tra agenzie e alleati e capace di affrontare le complesse sfide di sicurezza del futuro. È quanto ha spiegato l’assistente segretario della Difesa degli Stati Uniti per la Strategia, pianificazione e capacità, Mara E. Karlin, nel corso di un briefing tenuto all’ambasciata statunitense a Roma, durante il quale ha illustrato i principali concetti alla base della pianificazione strategica di Washington, ricordando anche il ruolo e l’importanza strategiche dell’Italia all’interno delle riflessioni di lungo periodo del Pentagono. L’amministrazione Biden ha infatti rilasciato alla fine di ottobre tre documenti che illustrano le priorità a stelle e strisce nel campo geopolitico globale, la National security strategy, la National defense strategy e la Nuclear posture review. “Per la prima volta – ha detto Karlin – abbiamo realizzato tutti i nostri principali documenti strategici insieme, e lo abbiamo fatto per dare una sorta di consistenza intellettuale all’intero ragionamento”.

Il ruolo dell’Italia

In questo senso, l’Italia riveste davvero un ruolo cruciale, anche solo come supporto strategico all’azione del Pentagono e della Difesa a stelle e strisce. “L’Italia ospita 34mila membri del Dipartimento della Difesa americano, tra militari e civili, il terzo Paese al mondo”. Ma a fare davvero la differenza è “l’approccio all’Alleanza della Difesa italiana”. Come ricordato dalla stessa Karlin, l’Italia contribuisce in maniera sostanziale a 36 missioni in circa venti Paesi del mondo, spesso assumendo la leadership dell’operazione. “Un azione ad ampio spettro, a 360° e non solo dal punto di vista geografico, a cui gli Stati Uniti danno molto valore”.

Mosca, Pechino e le altre minacce

Lo scenario strategico è chiaro, con la Repubblica popolare cinese che resta il principale avversario di lungo periodo “l’unico Paese ad avere sempre più le capacità di rimodellare il mondo” ha sottolineato ancora Karlin. Per quanto riguarda la Russia, invece, “l’abbiamo definita una ‘minaccia acuta’, un termine ben specifico che indica quanto questa sia pericolosa e immediata”. La preoccupazione arriva anche dalla cooperazione tra Mosca e Pechino: “Nonostante non ci sia stato un aiuto diretto militare, non c’è stata nemmeno una sostanziale presa di distanza dalla guerra in Ucraina, e soprattutto la cooperazione in altri settori, come le relazioni economiche, è aumentata”. Accanto a queste minacce dirette, rimangono aperte tutte quelle linee di faglia e tensioni che attraversano lo spazio euroatlantico, dai Balcani, alla regione mediterranea, fino all’Africa. “Tutti questi quadranti dimostrano quanto sfaccettata sia la minaccia, e quanto sia indispensabile la collaborazione di tutte le forze alleate” ha detto ancora Karlin.

Approccio integrato

Di fronte a queste sfide, dunque il Pentagono ha risposto con il concetto di “deterrenza integrata”. Si tratta, come spiegato dall’assistant secretary “di puntare a tre livelli di integrazione, all’intero del dipartimento della Difesa, tra gli enti dell’amministrazione Usa, e tra alleati”. Per quanto riguarda il Pentagono, questo significa avere forze militari capaci di agire in tutti i domini contemporaneamente, lungo l’intero spettro del conflitto, dalle crisi, ai conflitti a bassa intensità, alla competizione tra potenze, fino al conflitto convenzionale. L’integrazione nel governo Usa passa per la cooperazione tra tutti i dipartimenti e le agenzie dell’amministrazione Usa, dal dipartimento di Stato, al Tesoro (indispensabile, per esempio, per gestire le imposizioni delle sanzioni alla Russia), e così via. Infine, l’integrazione tra alleati e partner: “Dobbiamo agire come una sola squadra”.

Deterrenza per resilienza

E poi l’altro termine, deterrenza. “Siamo abituati a pensare alla deterrenza in maniera classica”, imponendo all’avversario un costo un costo eccessivo per il raggiungimento dei propri obiettivi o minacciandolo di una risposta punitiva, ma “dopo l’11 settembre ci siamo accorti che questo tipo di deterrenza non funzionava in ogni scenario, soprattutto contro organizzazioni come Al Qaeda o l’Isis”. Per questo, il Pentagono ha sviluppato il concetto di deterrenza per resilienza, attraverso il quale si dimostra che i nostri sistemi sono in grado di “ricevere il colpo senza venirne danneggiati, in un modo che non vada verso l’escalation e che permetta di condurre l’azione con i nostri termini, invece che quelli dell’avversario”.

Mara Karlin, la stratega del Pentagono a Roma. Ecco la nuova deterrenza Usa

L’assistente segretaria della Difesa degli Stati Uniti per la Strategia, pianificazione e capacità, Mara Karlin, in visita a Roma, spiega i fondamenti alla base della strategia di difesa americana, ricordando il ruolo cruciale rivestito al suo interno dall’Italia. Un approccio basato sulla deterrenza integrata, attraverso la collaborazione multi-dominio, inter-agenzia e tra alleati

L'autonomia non si fa col ddl Calderoli. La versione di Ricci

Il coordinatore dei sindaci dem: “Se vogliamo parlare di autonomia dobbiamo parlare degli enti locali (Comuni e Province) e non della creazione di ulteriori meccanismi gestionali a livello regionale. Questa proposta vuole arrivare alla ‘secessione dei ricchi’”

I progressi dell’Italia in materia cyber. Report Mit

Tra le prime 20 economie del mondo, l’Italia è tra le dieci che “stanno facendo progressi o si stanno impegnando per creare un ambiente di difesa informatica”. Il ruolo dell’Agenzia guidata da Baldoni nel rapporto “The Cyber Defense Index”

Nancy Pelosi non sarà ambasciatrice a Roma (per ora). Ecco perché

Resterà alla Camera ma non si ricandiderà alla guida dei democratici. Nei giorni scorsi il suo staff aveva escluso il suo interesse a diventare ambasciatrice in Italia

Sull’immigrazione meglio le idee dei preconcetti. Romeo pro Minniti

La realpolitik dell’ex ministro sorpassa per efficacia gli strappi ideologici e i veti. Ecco un manuale di sopravvivenza politica

Fratelli tutti, l'urgenza laica della fratellanza. La riflessione di Cristiano

La fratellanza è un’urgenza laica, perché la società cosmopolita non è senza radici ma solo Francesco ci sa spiegare che le crea nell’eterna mutevolezza delle diversità in incontro. L’intervento di Riccardo Cristiano alla presentazione del volume “Fratelli Tutti? Credenti e non credenti in dialogo con Papa Francesco”, di Castelvecchi, all’Istituto Sturzo con padre Antonio Spadaro

Meglio senza combustione. Gli italiani e il fumo secondo il Censis

Sempre più italiani abbandonano le bionde tradizionali in favore di prodotti smoke free. Tra le ragioni, la convinzione che l’assenza di combustione provochi danni minori alla salute. I numeri e gli spunti del rapporto Censis

Un tribunale olandese abbatte le scuse dei russi. Tre condanne per il volo MH17

Un tribunale olandese ha condannato in contumacia tre membri dei servizi di sicurezza russi: giocarono un ruolo nell’abbattere l’aereo civile Malaysian Airline 17 causando la morte di quasi trecento persone. L’indagine smaschera il cruciale coinvolgimento di Mosca

Lavoratori e governo remano insieme per l'Ilva. Parla Benaglia (Fim Cisl)

L’incontro tra il ministro del made in Italy, Adolfo Urso e le rappresentanze sembra plasmare una prima cesura tra politica e lavoratori per salvare la siderurgia italiana. Il leader dei metalmeccanici Cisl, Roberto Benaglia, a Formiche.net: il governo ha fretta e noi anche, su questo siamo in sintonia. Impensabile una politica industriale senza acciaio al centro

Berlino aggiornerà la strategia di sicurezza nazionale. Il commercio non basta più

Berlino punta a coinvolgere maggiormente la popolazione per sensibilizzarla sui temi della sicurezza a tutto tondo. Una mossa che segnala che la Germania, potenza mercantilista per eccellenza, non sottovaluta affatto l’importanza della strategia nell’attuale contesto geopolitico

×

Iscriviti alla newsletter