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In un contesto internazionale particolarmente complesso – l’invasione russa dell’Ucraina, la crisi in Medio Oriente e l’assertività cinese nell’Asia-Pacifico, per citare tre esempi, il Vietnam è soggetto a “numerosi impatti” essendo “un’economia altamente aperta”. Ma, “grazie agli sforzi dell’intero sistema politico, l’economia del Vietnam continua a svilupparsi bene”. A parlare è Duong Hai Hung, ambasciatore della Repubblica socialista del Vietnam in Italia, intervistato da Formiche.net a margine del convegno “Navigare il cambiamento – Derisking e nuove opportunità di mercato nel Sud-Est asiatico”, organizzato martedì da Confindustria Brescia con Deloitte Legal. “Siamo determinati a raggiungere il nostro obiettivo di crescita del 7% quest’anno”, assicura il diplomatico, grande esperto di relazioni con l’Europa.

Il modello Vietnam

Duong Hai Hung

“Il Vietnam dà priorità alla promozione della crescita associata alla stabilità macroeconomica, al controllo dell’inflazione e alla garanzia di importanti equilibri dell’economia”, dice l’ambasciatore Duong. La via prevede tre passaggi: rinnovare i tradizionali motori di crescita (investimenti, esportazioni e consumi); promuoverne di nuovi (trasformazione digitale, trasformazione verde, economia circolare, sharing economy, settori ad alto valore aggiunto come chip, semiconduttori, intelligenza artificiale); concentrarsi sulla riforma delle procedure amministrative e sulla promozione della trasformazione digitale nazionale.

Il partenariato con l’Unione europea

Particolare attenzione viene posta dal Vietnam all’Unione europea. L’ambasciatore Duong parla di “massima priorità” attribuita al partenariato globale e alla cooperazione, anche alla luce del fatto che il Vietnam è il primo Paese dell’Asean ad avere tutti i pilastri della cooperazione politica, economica, di difesa e di sicurezza con l’Unione europea.

L’accordo di libero scambio “ha contribuito a far crescere molto bene gli scambi commerciali tra le due parti”, dice. “Anche la cooperazione nei settori del turismo, dell’istruzione-formazione, della cultura-arte e degli scambi interpersonali è molto vivace e contribuisce a rafforzare la comprensione reciproca, promuovendo così la cooperazione in altri settori”, aggiunge.

Il ruolo dell’Italia

Il rapporto con l’Italia è di “grande importanza” per il Vietnam, ci dice l’ambasciatore Duong ricordando la partnership istituita nel 2013 ed elevata al livello strategico rafforzato l’anno scorso. “Siamo lieti di vedere che i rapporti tra i due Paesi si stanno sviluppando bene e fortemente in tutti i campi con nuova vitalità e risultati eccezionali e concreti”.

Sace e Simest hanno recentemente inaugurato le sedi in Vietnam. A breve verrà inaugurato il volo diretto per facilitare le relazioni bilaterali. “La cooperazione nei settori della sicurezza, della difesa, della cultura, della scienza e della tecnologia, dell’istruzione, degli scambi interpersonali, della cooperazione locale, hanno avuto tutti buoni sviluppi”, dichiara il diplomatico.

L’impegno su clima e sicurezza alimentare

“Le economie del Vietnam e dell’Italia sono reciprocamente complementari, con molte potenzialità di cooperazione, in cui la risposta al cambiamento climatico e l’agricoltura rappresentano un’importante area di cooperazione”, aggiunge l’ambasciatore Duong, sottolineando la disponibilità a “una maggiore presenza di prodotti agricoli italiani per servire i consumatori vietnamiti”. Anche il Vietnam riconosce l’importanza dell’Africa, al centro dell’agenda del governo italiano con il lancio del Piano Mattei e l’attenzione posta da presidente di turno del G7. “Il Vietnam è pronto a promuovere le relazioni con l’Italia e i Paesi africani attraverso un modello di cooperazione trilaterale per garantire la sicurezza alimentare”, dichiara l’ambasciatore Duong.

Italia e Vietnam, economie complementari. Intervista all’amb. Duong

“I rapporti tra i due Paesi si stanno sviluppando bene e fortemente in tutti i campi con nuova vitalità e risultati eccezionali e concreti”, dice il capo missione a Roma. Che apre a una triangolazione in materia di “food security”

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