Skip to main content

La nota irrituale di Buckingham Palace sulle gravi condizioni di salute nel primo pomeriggio. Il primo ministro che lascia il parlamento durante il dibattito. I parenti che corrono al Castello di Balmoral, anche il “ribelle” Harry ma senza la moglie Meghan. I giornalisti delle televisioni britanniche, a partire dalla BBC, che cambiano gli abiti per indossarne di neri come prevede il protocollo. Il cartello “Oggi niente cerimonia del cambio della guardia” fuori da Buckingham Palace.

Poi, alle 19.30 italiane, la triste notizia data da Buckingham Palace: Elisabetta II, nata Elizabeth Alexandra Mary, 96 anni, da oltre 70 anni regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth, è morta. Il suo è stato il secondo regno più lungo della storia, dietro solo a quello del Re Sole, Luigi XIV di Francia, salita al trono a 5 anni. Soltanto martedì, con alle spalle mesi di stanchezza visibile dal bastone, Elisabetta aveva nominato il nuovo primo ministro, Liz Truss, il suo quindicesimo. Basta nominare il primo per rendersi conto dei cambiamenti globali a cui la sovrana ha assistito cercando di non farsi mai cogliere alla sprovvista: Winston Churchill nel 1952. Settant’anni di regno durante i quali si sono susseguiti sei James Bond nei cinema, sette Papi in Vaticano, 14 presidente negli Stati Uniti e 62 governi in Italia.

È di un anno prima della salita al trono la sua prima visita in Italia. In quell’occasione, da principessa, ha incontrato il presidente della Repubblica Luigi Einaudi: una “colazione privata” con anche il presidente del Consiglio e i presidenti delle Camere. Nell’occasione ha dormito a Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico, e ha fatto visita in via non ufficiale a papa Pio XII festeggiando i suoi 25 anni a Villa Adriana (Tivoli). L’amato marito Filippo, morto nell’aprile dell’anno scorso, ha partecipato a un torneo di polo.

Da monarca, ereditando il trono dal padre Giorgio VI, è stata in Italia quattro volte incontrando il presidente Giovanni Gronchi nel 1961, occasione in cui ha dormito nella Sala del Baldacchino al Quirinale; nel 1980 Sandro Pertini; nel 2000 Carlo Azeglio Ciampi; nel 2014 Giorgio Napolitano. Solo in quest’occasione Roma è stata l’unica tappa. Nel 1961 ha visitato Napoli, Venezia, Firenze, Milano e Torino; nel 1980 Genova, Napoli, Pompei e Palermo; nel 2000 Milano. Nel 2015, invece, ha ricevuto Sergio Mattarella a Buckingham Palace, dove aveva accolto nove anni prima anche il precedente inquilino del Quirinale.

Quella con Napolitano è stata un’amicizia forte, tale anche per l’interesse per la cultura anglosassone del presidente emerito della Repubblica. Nel saggio Elisabetta II Regina di Francesco De Leo, giornalista di Radio Radicale, l’ex presidente della Repubblica racconta qualche dettaglio dei loro incontri. “Legga qui, guardi cosa mi ha scritto qualche mese fa, poco prima delle mie dimissioni… I am Good Friend … è lei a dirlo”: lettera datata 23 dicembre 2014, su carta personale della regina che proviene dalla residenza reale di Sandringham.

Gli sviluppi che hanno portato alla visita di qualche mese prima fotografano bene il loro rapporto. Concordata durante la visita di Napolitano a Londra per le Olimpiadi del 2012, era prevista per l’anno successivo ma la regina è stata bloccata da una gastroenterite. Così, nel 2014, il volo per salutare l’amico Napolitano con una “colazione” al Belvedere superiore al Torrino: risotto alle erbe aromatiche, agnello arrosto, millefoglie di patate, sformatini di caponata, fagiolini al vapore e bonet, il tutto accompagnato dal vino bianco Lugana Il Sestante di Tommasi e dal Brunello di Montalcino San Polo Magnum ‘08. “Mi scuso per il ritardo, ho avuto un piacevole pranzo con il presidente della Repubblica”, ha detto la sovrana a papa Francesco dopo aver raggiunto il Vaticano finito l’incontro al Quirinale.

Elisabetta, l’Italia e la grande amicizia con Re Giorgio

Un anno prima di salire al trono è stata ospite di Einaudi. Poi da monarca ha visitato il Belpaese quattro volte. La prima nel 1961, dormendo al Quirinale. Il viaggio del 2014 è emblematico del forte legame con il presidente Napolitano

Ecco i politici che volano ai primi posti della Social hit di Arcadia

Di Domenico Giordano e Elisa Moscato

Nel periodo considerato, che va da lunedì 5 settembre ad oggi, giovedì 8 settembre, il centrodestra scompare improvvisamente dal podio, lasciando le piazze d’onore agli avversari politici espressione delle tre alternative: centrosinistra, M5S e terzo polo. Ecco tutti i numeri della social hit di Arcadia

Noi pragmatici e pronti, il centrodestra diviso da Putin. Parla Fattorini (Azione)

La vice presidente di Azione: “Meloni è riuscita a costruirsi un’immagine credibile, a certi occhi, sullo scacchiere internazionale. Ma i suoi compagni di viaggio pensano l’opposto e sulle sanzioni si spaccheranno”. Per il Terzo Polo il metodo Draghi è affrontare con pragmatismo le emergenze vere del Paese

Artiglieria e missili per Kiev. Così gli Usa sostengono l’Ucraina

Obici, veicoli, ambulanze corazzate, sistemi anticarro e munizioni aggiuntive per i sistemi missilistici a lancio multiplo Himars. Sono solo alcuni dei sistemi d’arma che Washington invierà all’Ucraina per sostenerla contro l’invasione di Mosca. Ad annunciarlo il capo del Pentagono, Lloyd Austin, nel corso del vertice del Gruppo di contatto a Ramstein

India e Giappone testano i jet. Un nuovo messaggio (duro) alla Cina

Tokyo e Nuova Delhi condurranno la prima esercitazione aerea congiunta in risposta all’assertività cinese nell’Indo-Pacifico. L’equilibrismo indiano tra Cina, Taiwan, Stati Uniti e Russia

Chi vince tra social, stampa e web fra i partiti

Di Andrea Franchini

La piattaforma social più usata (senza tenere conto del recente sbarco dei leader su TikTok) è Facebook (346 post totali) seguita a pari merito da Twitter (295) e Instagram (294). Stampa e web però premiano Giorgia Meloni, dedicandole oltre 13mila articoli, seguita da Salvini con oltre 9mila e da Letta con 7.490 articoli. L’analisi di Volocom

Gli affari poco correnti nella Pubblica amministrazione. L'opinione di Moffa

L’attuale esecutivo, come da prassi, dovrebbe occuparsi soltanto di ordinaria amministrazione. È quel che accade nelle normali democrazie. Da noi, invece, anche l’ordinario è suscettibile di interpretazione estensiva. L’intervento di Silvano Moffa

Operazioni sotto copertura. La lezione di Cossiga 15 anni fa

Nel 2007 il presidente emerito proponeva di assegnare all’Aise anche i compiti di “individuazione, contrasto e neutralizzazione delle minacce che, sul territorio estero, sono rivolte alla difesa esterna e alla sicurezza interna della Repubblica”. Nella stessa direzione vanno le modifiche proposte oggi e che sono bloccate in Senato

Inflazione e spesa pubblica produttiva. Le sfide del prossimo governo

Di Rosario Cerra e Francesco Crespi

Per il futuro del Paese, quindi, la vera questione è capire quanta parte della spesa sarà produttiva e se il governo avrà la capacità di tagliare con decisione ciò che non lo è. L’analisi di di Rosario Cerra, fondatore e presidente del Centro Economia Digitale, e Francesco Crespi, direttore ricerche del Centro Economia Digitale e Università Roma Tre

Spie russe, attacchi cyber e vax diplomacy. Così l'Albania si difende

Il presidente Mattarella è in visita nel Paese proprio mentre è alle prese con una serie di insidie. Russia, Cina, Iran hanno mire sui Balcani, stretti tra la voglia di Europa e le tensioni regionali

×

Iscriviti alla newsletter