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Nella notte tra giovedì e venerdì, Twitter ha sospeso diversi account di giornalisti e opinionisti, scatenando una valanga di critiche. Al momento in cui si scrive risultano offline anche gli account della piattaforma rivale Mastodon e i profili che utilizzano dati da fonti aperte per tracciare i voli aerei. Non finiscono i fuochi d’artificio nella società sotto la nuova gestione di Elon Musk. Dopo le svariate critiche sui finanziatori, sulla cybersecurity e sui timori per la circolazione di fake news.

Musk ha in un primo momento evitato di commentare, ma poi ha sostenuto che gli account twitter bloccati sarebbero quelli che ripostavano i tracciamenti del suo jet privato mettendo in pericolo la sua sicurezza. Il fatto, però è che a essere bannati risultano anche molti profili di giornalisti critici del magnate, come le voci del New York Times e del Wahington Post Ryan Mac e Drew Harwell che avevano scritto articoli sul famigerato account (ElonJet) ma di certo non avevano violato la privacy dell'(ex) uomo più ricco del mondo.

Nessuno dei giornalisti coinvolti ha ricevuto spiegazioni, ma tutti sarebbero stati oscurati dopo avere espresso critiche nei confronti del nuovo padrone di Twitter. Ulteriore preoccupante questione è quella di Mastodon, piattaforma concorrente di Twitter. I link che portano alla piattaforma vengono ora classificati come potenzialmente pericolosi dal social di Musk.

“La notizia della sospensione arbitraria di giornalisti su Twitter è preoccupante”, ha twittato la vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova. “Il Digital Services Act dell’UE richiede il rispetto della libertà dei media e dei diritti fondamentali. Questo è rafforzato dal nostro Media Freedom Act. Elon Musk dovrebbe esserne consapevole. Ci sono linee rosse. E sanzioni, presto”.

Diverse organizzazioni per la libertà di stampa hanno lanciato una pioggia di critiche contro le mosse di Musk, definite, a seconda del media in questione, “discutibili”, “impulsive”, “ingiustificate”.

“Se confermata come ritorsione per il loro lavoro, questa sarebbe una grave violazione del diritto dei giornalisti di riportare le notizie senza timore di rappresaglie”, ha dichiarato il Committee to Protect Journalists. In quanto azienda privata, Twitter non è tenuta a sostenere il diritto alla libertà di parola sancito dalla Costituzione statunitense, ma Musk ha più volte espresso il desiderio di ridurre le regolamentazioni sulla piattaforma.

Insomma, Elon Musk non smette di stupire il pubblico. Questa volta però potrebbe avere varcato una linea.

Musk blocca decine di giornalisti. L'Ue lo avverte: presto sanzioni

Nella notte tra giovedì e venerdì Twitter ha rimosso gli account di decine di giornalisti, accusati di rivelare informazioni private su Elon Musk, come la posizione in tempo reale del suo jet. Sembrerebbe una scusa per cancellare dalla piattaforma le voci critiche. Fuori gioco anche gli account del rivale Mastodon, piattaforma su cui molti “esuli” di Twitter si stanno riversando

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