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Cina, ancora arresti per le proteste anti-restrizioni Covid

Pechino, 28 nov. (askanews) – Prosegue l’ondata di arresti in seguito alle proteste contro la politica zero-Covid del governo cinese. Le nuove restrizioni imposte per contenere i contagi hanno portato all’aumento delle proteste di massa in tutto il paese. La rigida politica Zero Covid che costringe larghe fette di popolazione a lockdown improvvisi, estesi e prolungati oltre che a test di massa, non sembra più essere tollerata dalla popolazione. Una protesta che – secondo gli osservatori e i giornalisti internazionali – sta assumendo talvolta toni di critica nei confronti del Partito comunista e anche del leader Xi Jinping.

Migliaia di persone sono scese all’alba di oggi in piazza a Shanghai e a Pechino in una protesta mai così partecipata.

La rabbia pubblica è aumentata dopo che un incendio si è verificato in un edificio residenziale a Urumqi, la capitale della regione autonoma uigura dello Xinjiang, uccidendo 10 persone il 24 novembre. Molte persone hanno espresso l’opinione che le morti avrebbero potuto essere evitate se il governo non avesse imposto restrizioni per il Covid sul complesso residenziale. Le autorità regionali hanno avviato un’indagine approfondita sull’incendio mortale e hanno promesso di consegnare alla giustizia coloro che sono sospettati di inadempienza.

(Testo e video Askanews)

Cina, ancora arresti per le proteste anti-restrizioni Covid. Il video

Cina, ancora arresti per le proteste anti-restrizioni Covid [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=CHMOqTifMDA[/embedyt] Pechino, 28 nov. (askanews) - Prosegue l'ondata di arresti in seguito alle proteste contro la politica zero-Covid del governo cinese. Le nuove restrizioni imposte per contenere i contagi hanno portato all'aumento delle proteste di massa in tutto il paese. La rigida politica Zero Covid che costringe larghe fette di popolazione…

Condono, perché Conte è politicamente colpevole. Scrive Sisci

L’avvocato Conte avrà tutte le ragioni del codice per dire che quello da lui approvato non era un condono e perciò non può essere condannato ad alcuna pena, nemmeno a una piccola multa. È un illustre avvocato e sicuramente avrà ragione. Però non è questo il punto. Il commento di Francesco Sisci

Il nuovo strumento Ue anti sussidi (e Cina) spiegato da Ghiretti (Merics)

Approvato oggi, a pochi giorni dall’incontro Michel-Xi, il regolamento sulle sovvenzioni estere. “Le imprese di Stato cinesi sono evidentemente uno dei, se non il principale, target. Non perché siano cinesi ma perché sono tra i principali agenti di distorsioni di mercato”, dice l’esperta citando l’esempio di Cosco

La vittoria cinese in Ucraina (che ci deve preoccupare). Scrive Edward Lucas

Di Edward Lucas

Nell’ultimo libro di Owen Matthews c’è, seminascosto, uno scoop: un accordo Washington-Pechino sul conflitto. Un atto di Realpolitik che non ci rende più sicuri ma… Il commento di Edward Lucas, non-resident senior fellow al Center for European Policy Analysis

I Mondiali, eccezionale vetrina per il terrorismo. L’analisi di Dambruoso e Conti

Di Stefano Dambruoso e Francesco Conti

Le preoccupazioni per possibili attentati durante i giochi in Qatar non sono frutto di infondati allarmismi: sono anche un’occasione di propaganda per gli estremisti. L’analisi di Stefano Dambruoso, magistrato ed esperto di terrorismo internazionale, e Francesco Conti, ricercatore, Master’s Degree in Terrorism, Security and Society al King’s College London

Armi all’Ucraina, il centrodestra è compatto. Parla Mulè (FI)

Il vicepresidente della Camera assicura: “La compattezza dell’Ue è stata fondamentale per la resistenza ucraina e non può finire ora”. Segreto sulle forniture? “Toglierlo darebbe un vantaggio a chi ci vuole male”. “La difesa comune europea si raggiunge anche rispettando l’impegno del 2% del Pil in spese militari”

La Cina s'infiamma tra flop vaccinale, censure e un vicolo cieco per Xi

Il Partito comunista cinese non riesce più a onorare il patto con la popolazione: libertà civili in cambio di prosperità. La mancanza di vaccini efficaci impedisce la riapertura del Paese, aumentando la rabbia e la frustrazione della popolazione. Cosa farà adesso Xi Jinping? Di certo c’è solo che tra pochi giorni entrerà in vigore la legge per limitare proteste e dissidenza sui social (anche all’estero)

Meno Pil, più inflazione. Il Mezzogiorno torna indietro. Parola di Svimez

Presentata alla Camera l’indagine 2022 che aggiorna l’economia e le prospettive del Sud ai tempi della guerra e dell’impennata dei prezzi, che da sola genererà quasi 800 mila nuovi poveri. E togliere il reddito di cittadinanza avrà conseguenze importanti

In Cina non è (ancora) Tienanmen, ma per Xi è una dura prova

Le proteste procedono in Cina. Le manifestazioni contro le regole sul Covid, eccessive ed esasperanti, si portano dietro istanze più profonde contro la leadership di Pechino. Tuttavia non siamo ancora davanti a una Tienanmen, spiega Giulia Sciorati, ricercatrice dell’Università di Trento ed esperta delle dinamiche cinesi, che invita a guardare alle Università e al simbolismo dello Xinjiang

Orban si schiera a favore della sovranità di Kiev. Cosa vuole in cambio?

Il leader magiaro abbandona l’ambiguità tenuta fino ad oggi per schierarsi apertamente a favore dell’Ucraina. La mossa va letta nel quadro del braccio di ferro tra le istituzioni europee e il governo ungherese. Con il no della Commissione allo sblocco dei fondi pandemici e di coesione, Budapest deve tentare nuove leve negoziali

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