Skip to main content

Non sfugge che la presa di posizione del numero uno del Ppe, Manfred Weber ricevuto dal premier Giorgia Meloni, possa prestarsi ad una interpretazione che va oltre la querelle italo-francese sui migranti e abbracci anche quel vasto terreno che si chiama strategia politica.

Quando Weber dice che “serve umanità e una soluzione europea, Italia non va lasciata sola” certifica che, come più volte osservato, Roma non può riuscire a sollevare da sola il fardello di questo dossier, ma di contro quando aggiunge che nell’Unione “abbiamo bisogno di governi nazionali forti ma di mentalità europeista” spiega come realizzare fattivamente la convivenza che è nelle cose.

Oltre Dublino

In primis va ricordato che l’assunto di Weber rientra nell’alveo dei pronunciamenti del Parlamento Europeo, che come anche Antonio Tajani ha spiegato più volte, ha votato in tempi non sospetti la revisione di Dublino, salvo poi scontrarsi con la mancata ratifica da parte del Consiglio Ue.

“Questo evidentemente è un problema, vuol dire che c’è uno iato tra chi sostiene la caratura ideale della posizione dei partiti e chi invece si ferma alla ragion di Stato – commenta a Formiche.net l’ex ministro della Difesa Mario Mauro, che del Ppe è un profondo conoscitore – Sarebbe utile che il premier capisse che è necessario parlare con le famiglie politica europee oltre che con i governi”.

Ma è sul secondo assunto di Weber che si apre un interessante fronte circa le prospettive future sia del centrodestra italiano che dello stesso Ppe. Quella frase, che apparentemente sembra quasi voler dare bastone e carota, potrebbe celare un invito: realizzare la convivenza che, piaccia o meno, a entrambi serve e dare così un seguito alle rassicurazioni che recentemente lo stesso Tajani avrebbe dato al Ppe, così come tra l’altro fece in occasione della nascita del Pdl.

Strategia Ppe

“Le parole di Weber – precisa a Formiche.net il viceministro Valentino Valentini – non vanno intese nella prospettiva di una fusione tra formazioni politiche, ma piuttosto come un invito volto a trovare un punto di equilibrio che rafforzi il rapporto tra il Partito Popolare Europeo ed il gruppo dei Conservatori Europei, che del resto hanno fatto parte della coalizione che ha eletto Tajani a presidente del Parlamento Europeo”.

In questo senso la figura del ministro degli esteri è centrale dal punto di vista delle relazioni europee in chiave popolarismo, anche perché un gancio Chigi-Ppe potrebbe essere utile anche allo stesso partito popolare, che in alcune aree sconta la concorrenza a destra di altri soggetti (Vox, Afd, Rassemblemant). Per cui paradossalmente questo potrebbe essere il classico matrimonio che conviene a tutti, a patto che ovviamente le cose seguano una certa strada.

Lo dimostra, tra le altre cose, la scelta romana di Weber come destinazione d’esordio e il fatto che abbia citato più volte Tajani, anello di collegamento sia in passato che in futuro tra il centrodestra italiano e l’europopolarismo. Senza dimenticare che da qualche giorno c’è una deputata del Ppe che si chiama Mussolini, rimasta dentro Forza Italia.

@FDepalo

Si scrive migranti, si legge futuro del Ppe (e del centrodestra)

Non è un caso che Weber abbia scelto Roma come sua tappa e che abbia citato più volte Tajani, anello di collegamento sia in passato che in futuro tra il centrodestra italiano e l’europopolarismo

Diagnostica in vitro. Regole chiare per un’innovazione al servizio dei cittadini

Di Michela Marchini

Il valore della diagnostica in vitro e il sostegno all’innovazione di questo comparto per la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale e per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Questi alcuni tra i temi discussi da Mariolina Castellone, Giovanni Rezza, Marta Schifone, Andrea Mandelli e Anna Lisa Mandorino, nel corso dell’evento promosso da Formiche, Healthcare policy e Fondazione Roche

Kherson, trattative, ritiro russo. Cosa vuole Putin?

Il ritiro russo da Kherson è una nuova occasione per tornare a far parlare di negoziati. Ma come? Putin è pronto a cedere tutto? Zelensky accetterà sovranità parziale? Nuove armi a Kiev continuano ad arrivare a Kiev, che è in una fase in cui difficilmente può accettare di fare concessioni a Mosca

Sam Bankman-Fried

FTX, il fondatore svela dove sono finiti i miliardi. E arriva la bancarotta

Per ammissione di Bankman-Fried, Alameda, la sua società d’investimento, avrebbe utilizzato i fondi dei clienti di FTX per investimenti ad alto rischio. Intanto Australia, Giappone e Bahamas (sede legale della exchange) prendono provvedimenti per congelarne le attività

Il Festival Nazionale delle Università, ponte tra formazione e lavoro

Di Carlo Alberto Giusti e Pietro Luigi Polidori

È stata presentata la prima edizione del Festival ideato dall’Università Link che ha come obiettivo quello di coinvolgere tutti gli attori del mondo universitario, favorendo nuove collaborazioni tra Atenei e non solo. Ecco cosa hanno detto il rettore Carlo Alberto Giusti e il presidente Pietro Luigi Polidori

Il coming out iraniano sui droni e la possibilità di attacco israeliano

Dopo l’ammissione (alterata) di aver venduto droni alla Russia, l’Iran ha continuato sulla strada della chiusura. E ora Israele fa sapere di essersi dotata di un piano di attacco, che sarà sul tavolo del nuovo premier Netanyahu

“Chi governa, Meloni o Salvini?”. Flavia Giacobbe a Coffee break. Il video

Il direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, a Coffee break con Andrea Pancani su La7 interviene sul caso migranti e sulle tensioni in corso tra Italia e Francia. "Il governo si sta comportando bene, dal punto di vista economico è cauto e rigoroso. È un peccato vanificare tutta questa azione. Bisogna capire, ma chi governa Meloni o Salvini?"

Technopolicy - Cerra, la sovranità digitale europea 

Con il presidente del Centro Economia Digitale abbiamo parlato del ruolo europeo nella sfida tecnologica globale. “Noi europei siamo esaltati da questa grande capacità regolatoria e da questa abilità di essere dei pensatori. Ma abbiamo bisogno di produzione, campioni e innovazione. Serve un’azione congiunta, che sia in grado di fare da massa critica e abbattere i costi anche puntando su politiche di ricerca e sviluppo”

Ecco perché non sappiamo ancora chi ha vinto le elezioni americane

Una profonda divisione dell’elettorato e gare molto più serrate ritardano la comunicazione del risultato finale. Capire chi vincerà in Oregon, Washington, Nevada, Colorado e Arizona potrebbe richiedere giorni

Al fianco delle Regioni, per una Sanità più forte. Il punto di Confalone

Di Valentino Confalone

Strumenti utili per anticipare le sfide della medicina del futuro, nell’ottica di rispondere in maniera efficace ai bisogni dei pazienti e rendendo sempre più accessibile e sostenibile l’innovazione. La ricetta di Novartis Italia per costruire nuove sinergie in tema healthcare e rilanciare virtuose partnership pubblico-private

×

Iscriviti alla newsletter