Skip to main content

Dopo gli screzi e la ricucitura, è il momento del pragmatismo. Sono ore febbrili, ma Giorgia Meloni – ora che ha appianato le divergenze con Silvio Berlusconi – ha l’occasione di “dare al Paese un governo di alto profilo”, con più tranquillità. Le ipotesi già circolano e qualche bozza di lista dei ministri è già stata pubblicata. Adesso però, al netto delle ultime trattative, ci sono i dossier più caldi da affrontare. Dalla fiscalità alle pensioni, passando dalla pace fiscale. Tutti cavalli di battaglia con i quali la coalizione di centrodestra si è affermata alle urne. Ora, è il momento dei fatti. Per individuare quali devono essere le priorità del prossimo esecutivo, abbiamo chiesto una roadmap al sociologo, politologo e saggista Luca Ricolfi.

La premier in pectore Giorgia Meloni, si troverà ad affrontare tematiche contingenti. Fra le proposte, in campagna elettorale, è emersa la volontà di riformare il Reddito di cittadinanza. Come avverrà questa revisione?

Mi aspetto un piccolo ritocco, perché comunque i “puri poveri”, non in grado di lavorare, sono moltissimi. Le modifiche potrebbero riguardare i controlli anti-abuso, e il dirottamento di una parte delle risorse direttamente sulle imprese, con regole più rigorose di reclutamento dei percettori.

Quali correttivi verranno applicati alla politica dei bonus, per garantire una crescita più strutturale al Paese?

Forti incentivi fiscali, fino alla decontribuzione totale, verso le imprese che aumentano l’occupazione. È una vecchia idea di Giorgia Meloni, che ora potrebbe essere messa in atto, e costerebbe assai meno della flat tax.

Come reagirà il governo di centrodestra a un’eventuale prossima ondata di Coronavirus e quale sarà la posizione del futuro esecutivo sul versante delle vaccinazioni?

Dipende dalla gravità delle varianti. Se saranno tipo Omicron lascerà correre, se dovessero emergere varianti molto letali, tipo la Delta, spingerà per la vaccinazione. Ma senza introdurre l’obbligo vaccinale, e con rari obblighi di mascherina FFP2. Spero che Meloni trovi le risorse per far partire la Ventilazione Meccanica Controllata nelle scuole, anche se sarà molto difficile: ogni euro che salterà fuori rischia di essere dirottato automaticamente sulle bollette.

La pace fiscale è un altro cavallo di battaglia del centrodestra. Si arriverà a questo obiettivo? E, soprattutto, è economicamente sostenibile?

Dipende dall’incasso, se riusciranno a rastrellare 10 o 20 miliardi e a metterli sulle bollette sarà un successo. Se invece i miliardi recuperati saranno pochi, resterà solo l’amaro dell’ennesimo condono.

A suo giudizio come dovrà impostare il rapporto con Bruxelles, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio?

Le strade mi paiono due, non necessariamente alternative. Ottenere una sorta di placet europeo a un (modesto) scostamento di bilancio pro-bollette, negoziare un dirottamento pro-bollette dei fondi europei che non si riescono a spendere.

Fondi europei, bollette e Covid. Le mosse di Meloni secondo Ricolfi

Il sociologo, che nelle scorse settimane era tra i nomi nel toto-ministri (da cui si è subito sfilato), sottolinea le principali sfide davanti alla probabile futura premier. Dal fisco a un eventuale picco di contagi da Covid, ecco cosa potrebbe fare Giorgia Meloni

Così Pechino ha reclutato piloti militari britannici (via Sudafrica)

In cambio di 240.000 sterline all’anno circa 30 ex militari esperti di jet ed elicotteri forniscono non soltanto semplice addestramento. “Si tratta di far capire quali sarebbero le tattiche, gli approcci e le capacità di ultima generazione, nel caso in cui le forze armate cinesi si trovassero in situazioni di scontro con questo tipo di mezzi”, ha spiegato un funzionario

Phisikk du role - Povero come un italiano

I numeri della Caritas parlano chiaro. Due milioni sono le famiglie italiane in povertà assoluta. Forse per troppo tempo ci siamo lasciati prendere dal trip delle parole “politically correct”. Ci siamo distratti e ci ritroviamo in mezzo a una povertà da dopoguerra. Allora riuscimmo a venirne fuori. Avevamo una grande classe politica. La rubrica di Pino Pisicchio

Escludere Mosca dal Gruppo d’azione finanziaria. Scrive il consigliere di Zelensky

Di Vladyslav Vlasiuk

“Abbiamo due strade: possiamo sconfiggere la Russia ora, con sanzioni estese e un maggiore sostegno militare all’Ucraina, oppure prepararci a sconfiggerla in una guerra su vasta scala più tardi, con costi molto più alti per l’economia globale e le democrazie di tutto il mondo”. L’intervento di Vladyslav Vlasiuk, consigliere dell’Ufficio del presidente ucraino

Niente scostamento o l'Italia sarà la nuova Argentina. Parla Tabacci

“Mi sovviene sempre quella frase di Aldo Moro: Questo Paese – disse – non si salverà se non nascerà un nuovo senso del dovere della responsabilità. Meloni? Ha vinto anche perché quelli che le erano contro non hanno saputo neanche coordinarsi”. Conversazione con il presidente di Centro Democratico, eletto all’uninominale alla Camera, alla sua settima legislatura

Passaggio di premiership fra Berlusconi e Meloni

Il balsamo onnipotente del potere ha rimarginato le pur profonde lacerazioni nella maggioranza di centrodestra e il faccia a faccia fra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni ha accelerato le trattative per il varo del governo. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Il Congresso oltre la cronaca. Lo sguardo sulla Cina alla presentazione della rivista Formiche

Tra punti di forza e debolezze, una nomenclatura in parte ancora ostile, il Covid-19 da tenere sotto scacco e un’economia che cresce meno del previsto, Xi Jinping e la sua leadership affrontano un Congresso che appare più complesso del previsto. Formiche ne ha discusso con Fatiguso, Menegazzi, Fardella e Skylar Mastro in occasione del live-talk di presentazione dell’ultimo numero della rivista

La propaganda dal '600 a oggi. Chi ne parlerà alla Luiss

Una giornata intera con quattro panel per parlare della propaganda, dalla sua nascita fino ai giorni nostri. Ne parleranno alla Luiss filosofi, storici, teologi, pubblicitari, regolatori, consulenti, comunicatori d’impresa, giornalisti. Tutti i dettagli

L'Europa inconcludente e il mito del price cap secondo Lanza

Intervista all’economista, docente Luiss e direttore della Fondazione Enrico Mattei. Quando c’è da compattarsi l’Europa fallisce il colpo, perché c’è chi guadagna come l’Olanda e chi perde, come l’Italia. Il price cap dinamico è solo un palliativo, la vera sfida è sganciare l’elettricità dal metano. Lo stop della Cina al Gnl? Roma pensi a salvaguardare gli stoccaggi

L’Italia di Meloni e il rischio contagio? Bremmer e Lombardi a confronto

Secondo il presidente Eurasia Group, sta aumentando il timore di un potenziale contagio. L’economista risponde: “Il nuovo esecutivo, se a trazione conservatrice, dimostrerà, nei fatti, che conservatorismo è sinonimo di massima responsabilità”

×

Iscriviti alla newsletter