Spinta dalla domanda europea di sistemi militari avanzati, Anduril ha deciso di accelerare nel dominio subacqueo e puntare sul Vecchio continente. L’azienda americana scommette su piattaforme autonome, integrate e producibili in massa per rispondere a esigenze operative sempre più differenziate
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Phisikk du role - Macron un ragazzo, forse sì, ma dotato di carisma da leader
“Macron è un bravo ragazzo ma non conta nulla”, ha detto Trump dopo l’annuncio sul riconoscimento della Palestina da parte della Francia. Ma se nonostante i detrattori il Presidente francese è riuscito da otto anni ad essere eletto per due volte vuol dire che la politica la sa fare veramente. E comunque è sul piano internazionale che la sua abilità si fa apprezzare maggiormente, si veda proprio alla voce Palestina. La rubrica di Pino Pisicchio
Italia, Turchia, Libia: un trilaterale per il futuro del Mediterraneo
Immigrazione, energia, proiezione tanto nel Mar Nero quanto in Medio Oriente e Africa: è molto ricco il paniere di temi fra Roma, Ankara e Tripoli. Una ragione in più per non ritardare iniziative comuni e una programmazione su come stemperare possibili fronti di tensioni politiche, come quelle tra Tripoli e Tobruk, e procedere così all’unisono in una cooperazione tripartita
L’Occidente denuncia la minaccia iraniana. Washington e Londra avvisano Teheran
Giovedì 31 luglio, Regno Unito, Stati Uniti e altre dodici nazioni occidentali, tra cui Francia, Germania e Canada, hanno diffuso una dichiarazione congiunta per condannare le operazioni dell’intelligence iraniana nei rispettivi territori
Il fronte della Palestina si allarga. Una moral suasion su Israele e Usa? L'analisi di Polillo
La decisione dei Paesi del G7 a favore del prossimo riconoscimento della Stato palestinese è una presa di posizione tutta politica, dagli impossibili effetti pratici. Non esistendo un’entità statuale definita che possa essere riconosciuta. Suona di conseguenza come una moral suasion nei confronti di Israele e dei suoi più stretti alleati. Anche quel Donald Trump che non ha esitato a minacciare il Canada, con la promessa di maggiori dazi, nell’eventualità che quella scelta divenisse effettiva. L’analisi di Gianfranco Polillo
La pasta di Lollobrigida, il ponte di Salvini, il cruciverba di Donzelli. Queste le avete viste?
Il ministro dell’Agricoltura ha presentato l’iniziativa “La pasta. Integratore di felicità”, mentre il ministro dei Trasporti posava con il plastico del Ponte sullo Stretto di Messina. E Giovanni Donzelli in spiaggia mostra l’enigmistica tricolore
Leonardo, IDV e la rinascita della capacità terrestre italiana. La riflessione di Serino
Cinque anni fa il settore terrestre di Leonardo sembrava destinato alla cessione, ma oggi l’azienda italiana ha invertito la rotta con l’acquisizione di Iveco Defence Vehicles e una joint venture strategica con Rheinmetall. Questo cambiamento riflette la nuova consapevolezza geopolitica europea e la necessità di rilanciare la capacità industriale nazionale. Tuttavia, il percorso non è stato privo di ritardi, dovuti a una combinazione di resistenze culturali e prudenza degli investitori pubblici. La riflessione del generale Pietro Serino
Middlemen, prezzi e potere. Cosa c’è dietro la mossa Usa sui farmaci
Mentre si attende l’entrata in vigore dei dazi, rimandata alla prossima settimana, l’amministrazione Usa rilancia la politica della most favoured nation e invia lettere a 17 big pharma. Ma il nodo dei costi potrebbe trovarsi più a valle, tra gli attori meno noti della filiera
Un Piano Marshall per la Palestina. Il progetto da recuperare secondo l'amb. Castellaneta
In Medio Oriente tutto si lega inestricabilmente e come tale va trattato con un approccio comprensivo. In fin dei conti era proprio questa l’intuizione originaria, condivisa negli anni successivi anche dal presidente Berlusconi, che aveva aggiunto il cosiddetto Piano Marshall per la ricostruzione. Essa andrebbe recuperata e riadattata e il governo italiano potrebbe farsene attivo interprete in Europa e con l’alleato americano, forte dei suoi buoni rapporti con tutte le parti in causa. Il commento dell’amb. Giovanni Castellaneta
L’Ue può ancora contenere l’impatto dei dazi con riallocazioni e mercato unico. Scrive Scandizzo
L’entità delle perdite dell’Ue dipenderà dalla capacità dell’Unione di riallocare le esportazioni ridotte dalle tariffe, nonché dalle reazioni di tutti gli altri Paesi coinvolti nella svolta commerciale americana. Se le imprese europee riusciranno a reindirizzare le merci verso altri mercati esteri o ad aumentare le vendite all’interno dell’Europa stessa, lo scenario peggiore potrebbe essere parzialmente evitato. L’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo
















