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L’Italia è storicamente tra i Paesi europei il più vicino all’Albania (e non solo per l’arrivo della nave Vlora a Bari), eppure mai si è celebrato un vertice governativo fra i due Stati. Il 13 novembre Edi Rama e Giorgia Meloni invertiranno il trend in occasione dell’incontro a Villa Pamphilj, tradizionale sede italiana dei meeting bilaterali, che aggiunge un segmento significativo alla traiettoria della politica estera di Roma, con vista Balcani e Mediterraneo. Tirana è in lista d’attesa per l’ingresso in Ue e in questo senso sta compiendo significativi passi in avanti per colmare lacune strutturali. Inoltre i due leader vantano un rapporto ormai consolidato che può solo aiutare un progetto politico nato, di fatto, nell’agosto del 1991 quando 27mila profughi albanesi trovarono accoglienza e nuova vita proprio in Italia.

Le relazioni fra Italia e Albania

A che punto sono le relazioni? Oggi i due Paesi possono vantare alcuni dossier aperti anche in chiave allargamento Ue, oltre ad una interessante traccia bilaterale alla voce investimenti e nuove opportunità, senza dimenticare i centri di accoglienza realizzati al di là dell’Adriatico. Lo scorso 16 maggio in occasione dell’incontro a Tirana fra Meloni e Rama, venne firmata una dichiarazione congiunta a margine del Vertice della Comunità Politica Europea, ribadendo il reciproco forte interesse a rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali e nella prospettiva dell’adesione dell’Albania all’Unione Europea. I due paesi hanno una solida base comune nel Trattato di Amicizia e Cooperazione del 13 ottobre 1995, oltre alla Dichiarazione di Partenariato Strategico del 12 febbraio 2010 e al Protocollo per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria del 6 novembre 2023. Il primo Vertice intergovernativo Italia-Albania convocato a Roma è la naturale prosecuzione di questo rapporto. Sarà l’occasione per fare il punto sulla cooperazione bilaterale e per concordare ulteriori iniziative volte a rafforzare il partenariato strategico tra Roma e Tirana, individuando alcuni settori chiave, come difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei citati settori di cooperazione.

Gli accordi

In tema Difesa, verranno forniti da parte italiana mezzi e tecnologie e saranno realizzate infrastrutture navali e cantieristiche in Albania, per la costruzione e manutenzione di unità navali e per l’implementazione di iniziative di formazione tecnica e professionale. Nel campo energetico si lavora all’ampliamento della cooperazione sulla base dell’accordo tripartito Italia-Emirati Arabi Uniti-Albania siglato ad Abu Dhabi il 15 gennaio 2025, che prevede la produzione di energia rinnovabile in Albania e un’interconnessione sottomarina per l’energia rinnovabile che collegherà Italia e Albania. Passando all’ambito migratorio, sarà costituito un gruppo di lavoro congiunto per l’approfondimento della collaborazione nel contrasto all’immigrazione irregolare e per il rafforzamento delle capacità albanesi di pattugliamento in mare. In parallelo, si segnala l’intesa per la creazione di un “Sistema di Protezione Civile” in Albania per il relativo trasferimento di know-how professionale. Passando alla sanità, i due Paesi si concentreranno sulla salute materna e neonatale in Albania, per la costruzione di un reparto di neonatologia presso l’Ospedale pubblico Gliozheni di Tirana.

Grande attenzione poi verrà riservata allo sviluppo economico ed infrastrutturale, grazie all’accordo quadro per il riconoscimento formale di Cassa Depositi e Prestiti in Albania come istituzione finanziaria per lo sviluppo, funzionale all’ulteriore rafforzamento della cooperazione bilaterale in ambito economico e infrastrutturale, anche in relazione al sostegno tecnico italiano alla costituzione della nuova Banca di Sviluppo albanese. In questo senso è vicina la realizzazione congiunta di un polo fieristico a Tirana, denominato “ExpoAlbania”, senza dimenticare il quadro giuridico imprescindibile all’ampliamento delle relazioni, ovvero gli strumenti giuridici e tecnici finalizzati al rafforzamento della cooperazione in ambito economia del mare e lo sviluppo di progetti legati all’industria della pesca in Albania e il potenziamento della collaborazione tra Simest e Consiglio Economico Nazionale albanese attraverso iniziative formative e di affiancamento per le Pmi italiane e albanesi sulle opportunità dei reciproci mercati, favorendo partnership e investimenti. Capitolo Ue: l’impegno italiano per adesione dell’Albania all’Unione europea è significativo e va oltre le mere intenzioni, come dimostra la volontà comune di individuare specifici settori ad alto valore aggiunto per favorire il processo di adesione dell’Albania nell’Unione Europea nel quadro dell’assistenza tecnica di pre-adesione già in atto. Infine lo sport come strumento di promozione delle relazioni bilaterali, che quest’anno ha visto la partenza da Durazzo della 108° edizione del Giro d’Italia, avvenuta il 9 maggio scorso.

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