Con un piano per produrre un milione di droni in tre anni, l’Esercito americano apre una nuova fase della competizione tecnologica e industriale. L’obiettivo non è solo colmare il divario con la Cina, ma riscrivere la logica della potenza militare con meno programmi decennali, più rapidità, scalabilità e flessibilità. La riforma del procurement voluta da Hegseth spinge questa trasformazione, che unisce industria, innovazione e strategia
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Il Rapporto Olberg riuscirà a sbloccare la crisi dell’Omc? La riflessione di Braghini
La crisi del sistema multilaterale del commercio riflette la crescente competizione tra le grandi potenze e il progressivo indebolimento dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il blocco del meccanismo di risoluzione delle controversie e le divergenze tra i Paesi membri ostacolano il processo di riforma avviato nel 2022. La revisione dell’Omc sarà il banco di prova della capacità delle istituzioni globali di adattarsi a un ordine economico in trasformazione. L’analisi di Fabrizio Braghini
Scudi sovrani e alleanze operative. La difesa di Canberra dalla minaccia ibrida permanente
Di fronte alle minacce ibride e cognitive, Canberra ha adottato un modello di difesa multi dominio fondato su tecnologie e infrastrutture sovrane, integrate con quelle dei Paesi partner. Un approccio organico, che unisce sinergie civile-militari e cooperazione pubblico-privato, pensato per aumentare resilienza, interoperabilità e deterrenza
Perché l'acciaio è il nuovo simbolo del fallimento industriale cinese
La lezione del mattone è servita a poco. Pechino non è stata in grado di capire, o forse non ha voluto, che la siderurgia nazionale produceva più di quello che il mercato riusciva ad assorbire. E alla fine è successo quello che è successo. Ecco cosa dice l’International institute for strategic studies
Cosa aspettarsi dalla Siria di al Sharaa dopo il test-Trump. Conversazione con Carenzi
La visita di Ahmed al-Sharaa alla Casa Bianca segna il ritorno di Damasco sulla scena internazionale dopo decenni di isolamento. Silvia Carenzi (Ispi) sottolinea che il riavvicinamento offre un’occasione per ridefinire la posizione siriana e per testare un nuovo equilibrio tra politica interna, riconciliazione e diplomazia regionale
Un incontro in Ucraina per superare il blocco ungherese. Ecco il piano di Kyiv (e dell'Ue)
L’Ucraina prova a rilanciare il proprio percorso verso l’Unione europea ospitando a Lviv un incontro informale dei ministri per gli Affari europei dell’Ue. Il vertice mira a superare lo stallo creato dal veto ungherese e a mostrare continuità politica nei confronti delle riforme avviate da Kyiv
Perché in India torna il jihadismo. Cosa nasconde l'attacco a Nuova Delhi
Un attentato vicino al Red Fort di Delhi riporta la minaccia terroristica nel cuore dell’India. Le indagini rivelano una rete di radicali “colletti bianchi” collegata a gruppi jihadisti internazionali, segno di un terrorismo sempre più sofisticato e interstatale. Ma per Nuova Delhi ci sono anche questioni legate alle attività ibride, all’interno dei propri confini, organizzate dai rivali strategici
Bruxelles prepara la sua intelligence house. Nasce il servizio della Commissione
Dietro le quinte della Commissione von der Leyen nasce un centro riservato per coordinare le informazioni sensibili. Tra ambizioni geopolitiche, rivalità interne e necessità di unirsi
La nuova intesa di Avio che rafforza il legame tra Roma e Washington
Con due accordi con Lockheed Martin e Raytheon, Avio rafforza la sua posizione nel mercato statunitense della difesa con un nuovo impianto per motori a propellente solido. L’operazione consolida la posizione dell’azienda italiana nella filiera globale della propulsione e rafforza il legame industriale tra Europa e Stati Uniti, in un momento in cui la sicurezza e la sovranità tecnologica tornano al centro delle strategie transatlantiche
Russia a secco. Perché nessuno vuole più il petrolio di Mosca
Continua, inesorabile, la caduta libera delle entrate fiscali derivanti dalla vendita di greggio e gas ai Paesi amici. La Cina ormai compra solo una manciata di barili, mentre le raffinerie indiane si rivolgono a Stati Uniti ed Emirati. Per il Cremlino sono guai grossi
















