Skip to main content

Più che per l’esito del voto in Veneto e Campania, con le nette affermazioni del leghista Alberto Stefani e del candidato unitario delle opposizioni Roberto Fico, nonché in Puglia con la performance del Pd Antonio De Caro, sono i notevoli distacchi fra i candidati a Bari e Napoli ma soprattutto le proiezioni sulle politiche a trasformare l’ultimo e più importante scorcio di regionali del 2025 in un notevole test elettorale nazionale.

A cominciare dall’ulteriore, ma questa volta davvero allarmante, crollo dell’affluenza elettorale che nelle tre regioni non supera il 45%, con un una soglia minima del 39% a Napoli.

Il dato più rilevante che scaturirebbe dalla elaborazione statistica in progress dei risultati regionali é che, rispetto alle politiche del 2022, le maggioranze dei collegi uninominali, 147 per la Camera e 84 per il Senato, verrebbero in gran parte riequilibrate a favore dell’eventuale coalizione unitaria dell’opposizione, comprendente Pd, 5 Stelle e sinistre.

Constatazione destinata a rilanciare la modifica dell’attuale legge elettorale. Prospettiva già evocata da molti dei commenti sull’esito delle elezioni in Campania, Puglia e Veneto.

Dalla radiografia del voto nelle tre regioni scaturiscono molteplici dati politici glocal, globali e locali con determinanti valenze nazionali.
Fanno riflettere intanto i distacchi fra i tre candidati vincenti e gli sfidanti. Ma mentre nella roccaforte leghista del Veneto rispetto alle precedenti elezioni il centrosinistra cresce, anche se rimane lontano dal contendere la regione al centrodestra, in Puglia l’ex sindaco Pd di Bari, Antonio De Caro, sfiora il 70% e distanzia di oltre 35 punti l’esponente del centrodestra Luigi Lobuono, mentre a Napoli il grillino storico ed ex Presidente della Camera Roberto Fico supera di 20 punti percentuali l’esponente di punta di Fratelli d’Italia e vice ministro degli esteri Edmondo Cirielli.

Così, se da una parte le opposizioni rilanciano il tema dell’unità in vista delle politiche, dall’altra la maggioranza avvia la riflessione sull’impatto fra l’azione di Governo e le regioni.

A cominciare dalla Puglia dove l’esecutivo reduce dal G7 del giugno 2024 a Borgo Egnazia, poteva contare sull’apporto di esponenti di primo piano come l’ex ministro e attuale vice presidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato.
Mentre in Campania il Governo ha mobilitato il vice ministro Cirielli, l’ex ministro Sangiuliano ed in maniera super partes il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Autoanalisi che riguarda anche la Lega perché il notevole successo del 33enne neo Presidente della Regione Veneto Alberto Stefani segna l’avvio di un ricambio generazionale incentrato sulla linea politica Zaia-Fedriga.

Il passo doble, maggioranza opposizione, dell’effetto regionali è appena all’inizio. Se ne avvantaggerà la leadership che saprà cogliere bisogni, aspirazioni e reali tendenze dell’elettorato e soprattutto saprà riportarlo alle urne.

Ecco come gli esiti delle regionali rimbalzano su governo e legislatura

Dall’allarme per il crescente astensionismo agli effetti sul confronto all’interno dei partiti e fra maggioranza e opposizione. Gli esiti delle regionali in Veneto, Puglia e Campania rimbalzano sul governo e sull’ultimo scorcio della legislatura. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Interconnessa ma spezzata. La nuova globalizzazione secondo Clemons

Nel sistema internazionale odierno la globalizzazione resiste ancora, ma sono cambiati i suoi caratteri di fondo. La cooperazione e la fiducia hanno lasciato il passo alla paura e alla competizione, favorendo un processo di frammentazione simboleggiato dalle politiche di Trump. Ma iniziato ben prima del suo arrivo

Perché bombardieri e F-18 Usa sorvolano il Venezuela?

Con l’attività di due F-18 e un bombardiere B-52 è aumentato il timore di un attacco americano in Venezuela. Ma secondo il sito Axios sarebbe in pianificazione una telefonata diretta tra Trump e Maduro per aprire un nuovo dialogo…

Xi chiama, Trump risponde (non su Taiwan)

L’inattesa telefonata tra Trump e Xi Jinping avviene mentre Cina e Giappone sono ai minimi delle relazioni per una vicenda legata a Taipei. Per Pechino, la telefonata è un messaggio aperto: l’ordine del dopoguerra include Taiwan come “parte della Cina”. Per Washington, almeno nella comunicazione pubblica, pare più un episodio incardinato nella diplomazia economica

Dall’energia all’impresa, come competere nello scenario globale. Strategie per un’Italia protagonista

Il 28 novembre alla Sala Koch del Senato la Convention della Fondazione Guido Carli. Tra i protagonisti ministri, imprenditori e personalità del mondo economico e sociale. Tutti i dettagli

Contro la violenza, il linguaggio dei sentimenti. La riflessione di Frojo

L’associazione “Marisa Leo”, in memoria della madre uccisa a colpi di fucile dall’ex compagno poi suicidatosi, ha chiesto all’Accademia della Crusca di individuare una parola per definire il contrario della violenza. Un concetto evocativo di rispetto, gentilezza, cura. La riflessione di Elvira Frojo

Alle Regionali storia già scritta. Schlein rassicurata, Meloni dorme tranquilla. Parla Piepoli

Le Regionali sui territori confermano gli equilibri di partenza. In Veneto resta saldo il centrodestra, mentre a sinistra restano Campania e Puglia. Forza Italia è potenzialmente il primo partito ma serve una nuova leadership. Meloni può dormire sonni tranquilli. L’analisi del voto con il sondaggista Nicola Piepoli

Il modello svedese per la guerra delle percezioni

La Svezia ha messo in piedi una vera architettura nazionale di difesa psicologica. L’obiettivo? Proteggere lo spazio decisionale di una democrazia da operazioni ostili che puntano direttamente alla testa, alle percezioni, agli umori dei cittadini

Modi-Takaichi, l’asse Delhi-Tokyo che delimita l’Indo-Pacifico

Modi e la premier giapponese Takaichi hanno rilanciato la partnership strategica India-Giappone al G20, concentrandosi su innovazione, difesa, commercio e investimenti. L’incontro conferma una relazione in accelerazione, sostenuta da obiettivi economici più ambiziosi e da una convergenza geopolitica nell’Indo-Pacifico

La fiducia si costruisce (e si perde). Lezioni dalla Bussola della Scienza

In un ecosistema dove tutto sembra valere quanto tutto, anche le evidenze più solide faticano a emergere. All’evento di Healthcare Policy e Formiche, ricercatori, politici e comunicatori hanno discusso come ricostruire un patto credibile con i cittadini

×

Iscriviti alla newsletter