La Cina torna a mostrare le sue ambizioni “joint” nel settore unmanned, con le prime immagini del test navale del drone elicottero Ar-500Cj che rivelano l’impiego di una misteriosa piattaforma navale sperimentale. A ulteriore riprova dell’importanza dei sistemi senza pilota nell’apparato aeronavale di Pechino
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Risiko o Monopoly? Il Ponte di Biserta tra Pechino, Bruxelles e Roma
Finanziato dall’Europa ma costruito da una società cinese, il ponte di Biserta è un tassello della competizione globale per il controllo delle rotte e dei dati nel Mediterraneo. Qui Pechino, Bruxelles e Roma giocano una partita di soft power, deterrenza e capacità di sovranità digitale
Così l'Europa lavora per la parità di genere (e ora tocca all'Italia)
“Non è solo questione di diritti, ma di cultura”. Lo ha detto Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo, in occasione dell’evento “La scintilla del talento e le opportunità delle donne nel mondo del lavoro – Diritti e visioni future” organizzato presso lo Spazio Sassoli in occasione della Gender equality week
Ecco perché Trump vuole il Kazakistan negli Accordi di Abramo
L’ingresso del Kazakistan nel sistema di normalizzazione dei rapporti tra arabi e Israele segna un passaggio politico dal valore simbolico e strategico: Paese musulmano dell’Asia Centrale con storici legami con lo Stato ebraico, Astana negli Accordi di Abramo significa modellare equilibri ampi, che vanno da Ankara alle capitali del Golfo, fino a Mosca e Pechino
Zygmunt Bauman e l’eredità che parla al nostro presente
Zygmunt Bauman, tra i più influenti pensatori del Novecento e dei primi decenni del nuovo secolo, ha interpretato come pochi la tensione profonda tra libertà e sicurezza che segna la modernità. In vista del centenario della sua nascita, un convegno a Trento l’8 novembre ne esplorerà l’eredità intellettuale e la perdurante attualità, accompagnato dalla presentazione del volume L’eredità di Zygmunt Bauman (Pensa Multimedia, 2025)
Muscoli atomici, nervi scoperti. La retorica nucleare di Mosca nelle parole di Sinovets
La nuova retorica nucleare del Cremlino, tra vecchie armi rilanciate e minacce di test atomici, appare soprattutto come un tentativo di mostrare forza in un momento di incertezza. Più che modificare gli equilibri strategici, Mosca punta a influenzare percezioni e comportamenti di governi e opinioni pubbliche occidentali. Intervista con Polina Sinovets, direttrice dell’Odesa Center for Nonproliferation presso l’I.I. Mechnikov National University e visiting scholar dell’Istituto Affari Internazionali
Sul clima è passata la linea pragmatica. I punti di forza dell'accordo spiegati da Squeri
Riduzione delle emissioni del 90% entro i 2040: un target ambizioso ma da raggiungere in modo pragmatico. Apertura ai biocarburanti come alternativa alle auto elettriche, valorizzazione delle biomasse come risorsa rinnovabile e ossigeno per le imprese italiane dell’automotive. Colloquio con il responsabile politiche energetiche di Forza Italia, Luca Squeri
Ecco la strategia Uk contro la manipolazione informativa
Nel nuovo ecosistema digitale, la verità è diventata una questione di sicurezza nazionale. Il Regno Unito aggiorna la propria strategia di difesa cognitiva con il Resist 3, il framework del Government Communication Service che ridefinisce la comunicazione pubblica come pilastro della sicurezza democratica
Le tre mosse geopolitiche dietro il gasdotto tra Israele e Cipro
Grazie alla pace voluta da Trump si ricomincia a parlare di gas, il ponte verso il futuro geopolitico tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente. Un discorso che era stato interrotto dal folle attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Ora i detrattori del gasdotto EastMed devono fare i conti con il mini gasdotto tra Israele e Cipro che non solo porterà il gas sull’isola, ma apre una serie di scenari per l’intero quadrante.
Piano di pace per Gaza, dubbi e certezze della seconda fase. Scrive Mayer
Gli Stati Uniti hanno presentato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu una bozza di risoluzione per avviare la seconda fase del piano di pace di Trump, che prevede il dispiegamento di una forza multinazionale (ISF) e l’attuazione delle misure contenute nei venti punti del piano per Gaza. Resta l’incognita del disarmo di Hamas
















