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Sette aerolinee hanno deciso di sospendere tutti i voli verso il Venezuela. La decisione, che isola ancora di più il Paese sudamericano, arriva dopo l’allerta emessa dal governo di Stati Uniti per l’attività militare nei cieli sul Mar dei Caraibi e l’avvertimento di massima cautela nel sorvolare la regione. Latam Airlines, la linea aerea più grande dell’America latina, ha confermato la cancellazione di tutti i voli programmati da Bogotà verso Caracas.

“Per Latam Airlines Colombia la priorità è la sicurezza dei passeggeri ed equipaggio. Per questo motivo, l’aerolinea ha deciso di cancellare in maniera preventiva l’operatività dei voli della rotta Bogotà-Caracas il 23 e 24 novembre”, ha spiegato la compagnia. La quale ha aggiunto che continuerà a monitorare la situazione. Anche Turkish Airlines, una delle 10 aerolinee più grandi del mondo, ha cancellato tutti i voli verso Caracas dal 24 al 28 novembre. Prima ancora avevano fermato i voli Iberia (Spagna), Tap (Portogallo), Gol (Brasile) e Avianca (Colombia). A settembre ha interrotto i voli verso il Venezuela Caribbean Airlines (Trinidad e Tobago-Giamaica).

La cancellazione dei voli coincide con le attività militari ordinate dal presidente Donald Trump nel Mar dei Caraibi per fare pressione contro il regime di Nicolás Maduro e smontare la rete di narcotraffico legata allo stato venezuelano. Come parte di questa strategia, il Dipartimento di Stato americano annuncerà oggi la designazione del Cartel de los Soles (qui l’articolo di Formiche.net) come organizzazione terrorista straniera, il che permetterà al governo americano di aumentare l’attività militare e le sanzioni contro funzionari del entourage di Maduro.

Per il segretario di Stato americano, Marco Rubio, il Cartel de los Soles è “responsabile dell’attività terroristica” nell’emisfero occidentale e per questo va combattuta con tutte le risorse a disposizione, come si legge sul quotidiano Los Angeles Times.

Il termine Cartel de los soles è cominciato ad essere usato in Venezuela negli anni ’90 in riferimento alla reta dei vertici delle forze armate venezuelane coinvolta nel traffico di droga internazionale. Inizialmente nell’amministrazione di Hugo Chavez, e poi di Nicolas Maduro, la struttura si è allargata a forze della sicurezza, polizia e funzionari di governo. Nel 2020, il Dipartimento di Stato americano accusò Maduro di guidare questa organizzazione.
Per le autorità americane, il Cartel de los soles offre sostegno e collaborazione ad altre due organizzazioni terroristiche straniere (identificate a febbraio): il Tren de Aragua, anche questa venezuelana, e il messicano Cartel de Sinaloa.

Intanto, Cina e Russia hanno espresso il loro sostegno incondizionato al regime di Maduro. Secondo il presidente russo Vladimir Putin, l’impegno con il Venezuela si basa su una relazione strategica lunga nel tempo. In una lettera inviata all’amico e alleato Maduro, il capo del Cremlino ha dichiarato che “continueranno il lavoro stretto per fortificare continuamente i rapporti dell’associazione strategica tra Mosca e Caracas […] Il Venezuela supererà con dignità tutte le prove e difenderà i suoi interessi legittimi in tempi turbolenti […] Voglio riaffermare la nostra solidarietà con il popolo amico del Venezuela. Auguro buona salute, benessere e successi”. E nella stessa linea il leader cinese, Xi Jinping, ha manifestato che continuerà ad appoggiare il regime di Maduro per “salvaguardare a sovranità e la sicurezza nazionale, la dignità del Paese e la stabilità sociale […] La Cina e il Venezuela sono intimi amici, fratelli fraterni e buoni soci”.

Voli cancellati verso il Venezuela. La strategia di Trump funziona?

Sette linee aeree hanno deciso di sospendere tutti i voli da e verso Caracas per la minaccia di attività militare nei cieli sopra i Caraibi. E mentre Trump ha inserito il Cartel de los soles nella lista di organizzazioni terroristiche straniere, Pechino e Mosca ratificano la sua solidarietà all’alleato Maduro

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