Skip to main content

Mentre gli Houthi annunciano la sospensione degli attacchi contro Israele e le navi commerciali nel Mar Rosso, il mosaico geopolitico intorno allo Yemen si fa più complesso. La tregua arriva dopo oltre due anni di tensione che hanno ridisegnato le rotte marittime globali, colpendo direttamente l’Italia e i porti mediterranei.

Per Roma, la crisi del Mar Rosso è molto più di un dossier estero: è una questione di sicurezza economica e strategica. L’Italia dipende dal Canale di Suez per il 40% dei propri traffici energetici e industriali, e la deviazione delle rotte verso il Capo di Buona Speranza ha ridotto la competitività dei porti italiani rispetto a quelli del Nord Europa. La stabilità dell’Indo-Mediterraneo è dunque un interesse nazionale, non solo per le esportazioni, ma anche per il ruolo che il Paese rivendica come ponte tra Europa, Africa e Medio Oriente.

Dietro il cessate il fuoco si muovono interessi più ampi: la Russia, che sfrutta la rete houthi per aggirare le sanzioni energetiche, e la Cina, che consolida la propria influenza nella regione in chiave antiamericana. Dalla superpetroliera Vlcc Yemen, acquistata dalle Nazioni Unite per evitare un disastro ambientale e poi finita in operazioni di trasferimento di greggio russo, fino al gioco diplomatico tra Mosca, Teheran e Sana’a, il Mar Rosso è un epicentro della competizione globale. E continua a esserlo.

Qui si snoda concetto di Indo-Mediterraneo, che descrive il nuovo spazio strategico che collega l’Oceano Indiano — e dunque l’Indo-Pacifico — al Mediterraneo attraverso il Mar Rosso, il Canale di Suez, e la regione arabica. È la spina dorsale del commercio tra Asia ed Europa, dove passano le principali rotte energetiche e tecnologiche globali. Per l’Italia e l’Unione Europea significa sicurezza marittima, approvvigionamenti stabili e accesso ai mercati dell’Est e dell’Africa. Chi controlla questa regione, di fatto, controlla il ritmo della globalizzazione per come la conosciamo. Per questo seguire gli Houthi è diventato così importante.

Questi contenuti sono parte della edizione settimanale di “Indo-Pacific Salad”. Per iscriversi alla newsletter basta seguire il link.

Si fermano gli attacchi Houthi. Tregua nell’IndoMed?

Dopo due anni di attacchi nel Mar Rosso, gli Houthi annunciano una tregua che potrebbe ridisegnare gli equilibri globali. L’Italia, dipendente dal Canale di Suez, è tra i Paesi più colpiti dalla crisi. Nella nuova competizione tra Russia, Cina e Stati Uniti, l’Indo-Mediterraneo emerge come spazio strategico decisivo per i rapporti tra Europa e Asia

Italia e Germania insieme nel rilancio europeo. Il racconto dalla Festa della Bundeswehr

A 70 anni dalla nascita della Bundeswehr, Berlino si trova nel mezzo di una profonda ristrutturazione delle sue prerogative strategiche. Al centro di questo sforzo, un rinnovato slancio nella cornice europea e in quella atlantica. A ribadirlo è anche l’ambasciatore Bagger, che ha sottolineato il ruolo di primo piano che l’Italia e la Germania sono chiamate a ricoprire

Procurement, sarà buy American vs buy European? Non necessariamente

La riforma del procurement del Pentagono apre una nuova fase nei rapporti industriali e strategici tra Stati Uniti ed Europa. Trump chiede che gli europei comprino americano, mentre a Bruxelles si guarda più all’industria domestica per guidare il riarmo. Le due posizioni non sono inconciliabili, ma perché si possa trovare la quadra sarà necessario un approccio pragmatico, tanto nel vecchio continente quanto nel nuovo

Jimmy Lai e non solo, una mozione per tutti gli attivisti pro-democrazia di Hong Kong

L’iniziativa si colloca nell’ambito di un’attività di sensibilizzazione sostenuta anche dai parlamenti di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e dal Parlamento europeo. Il prossimo dicembre infatti saranno 5 anni dalla detenzione del fondatore ed editore di Apple Daily, quotidiano pro-democrazia di Hong Kong. L’intervento di Giulio Terzi

Da Bruxelles arriva la difesa contro la guerra informativa. Ecco lo scudo democratico

L’Ue crea un centro di resilienza democratica per contrastare propaganda, interferenze e manipolazioni digitali. Uno scudo a difesa dell’informazione

Difesa e underwater spingono i conti di Fincantieri

Il gruppo triestino della cantieristica chiude i primi nove mesi con ricavi a 6,7 miliardi, in aumento del 20% ed ebitda in crescita del 40%. Il portafoglio ordini tocca quota 60 miliardi. Sprint delle attività subaquee (+84%). Ora faro sul nuovo piano industriale, in arrivo entro fine anno

Il rebus del gas nelle tensioni tra Trump e Maduro

Con la decisione del regime di sospendere un accordo energetico nella zona si annullerebbe una delle uniche due eccezioni di Trump per operare sul territorio venezuelano

Ford da una parte, Milizia bolivariana dall'altra. Le ultime novità dal Venezuela

Mentre la Uss Gerald R. Ford solca i Caraibi e Maduro chiama alla mobilitazione nazionale, la nuova offensiva americana nel nome della “guerra alla droga” rischia di trasformarsi in un banco di prova per la politica estera di Trump, tra accuse di illegalità, tensioni interamericane e divisioni nel campo occidentale

Ecco la campagna di Mosca e Minsk contro l’Occidente

Il rapporto Agents of Chaos, pubblicato dalla Casimir Pulaski Foundation di Varsavia, descrive la strategia di lungo periodo condotta dalle agenzie russe e bielorusse, che mira a disgregare la coesione delle democrazie occidentali

Le imprese green affrontano meglio le crisi. Ecco il Rapporto GreenItaly

Giunto alla XVI edizione, il rapporto GreenItaly “torna a raccontare, attraverso numeri, trend e oltre 200 case histories, complessità e sfide offerte dalla transizione verde”. Realizzato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere e presentato ieri a Roma,  proprio mentre è in corso, a Belem, in Brasile, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP30, ecco i numeri dell’Italia e dell’Europa

×

Iscriviti alla newsletter