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La delega al Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano per lo svolgimento delle funzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di resilienza dei soggetti critici, pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Repubblica, è segno dell’urgenza politica e istituzionale con cui l’Italia intende riorganizzare ed indirizzare la difesa delle proprie infrastrutture vitali, aggiornando e integrando le competenze dell’autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.

Il decreto, firmato il 30 giugno e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 luglio, rafforza la capacità del sistema nazionale di anticipare, gestire e mitigare gli effetti di crisi che possono compromettere servizi essenziali quali energia, sanità, telecomunicazioni e finanza. Il governo centralizza così la gestione della resilienza nazionale in un’era in cui le minacce ibride, gli attacchi cyber e le vulnerabilità delle reti strategiche sono diventati strumenti di coercizione geopolitica.

Il nuovo assetto si inserisce in un percorso avviato due mesi fa, quando un altro Dpcm aveva istituito presso Palazzo Chigi un unico punto di contatto per coordinare ministeri e imprese strategiche. A guidarlo è il consigliere militare di Meloni, generale Franco Federici, che fungerà da raccordo tra Difesa, ministeri competenti e operatori privati nei settori più sensibili. Ora, attorno a Mantovano e Federici ruoterà un sistema che, rispondendo alla Direttiva europea 2022/2557, che impone agli Stati membri di individuare e proteggere i fornitori di servizi essenziali per la società e l’economia, punterà a rafforzare il coordinamento interistituzionale e pubblico-privato sulla protezione di settori come energia, trasporti, telecomunicazioni, finanza, sanità, spazio, gestione delle acque e pubblica amministrazione.

L’Italia, che nel 2024 aveva già adottato un primo decreto legislativo per recepire la normativa Ue, stabilendo che la presidente del Consiglio fosse formalmente responsabile della governance nazionale e potesse delegare operativamente un ministro o un sottosegretario, affida oggi a Mantovano, con il supporto della struttura guidata da Federici, la sinergia tra Difesa, ministeri economici e principali operatori privati, con l’obiettivo di garantire al Paese un sistema di prevenzione e risposta più rapido e coordinato. Con una catena di comando più verticale ma più in linea con le richieste di Bruxelles.

La protezione delle reti fisiche e digitali, dalle centrali elettriche alle dorsali informatiche, è ormai terreno decisivo di competizione, dove incidenti e sabotaggi possono compromettere servizi essenziali. In questo scenario, la sicurezza della Repubblica e la sua resilienza coincideranno con la capacità di coniugare la protezione dei suoi soggetti critici, tra cui la sicurezza fisica, tecnologica ed informatica delle infrastrutture digitali, sottomarine e spaziali, e il consolidamento delle catene di approvvigionamento, incluse la sicurezza energetica ed il contrasto alle forme di coercizione economica. Nella consapevolezza che la sicurezza nazionale deve oggi tenere conto, con capacità di visione d’insieme, di tutti i domini operativi, combinando elementi militari, economici, tecnologici e informativi in modo sinergico e sistemico, per la protezione o il raggiungimento di uno scudo nazionale a prova di proiettile.

 

Mantovano assume la delega sulla resilienza delle infrastrutture critiche

Pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, la delega del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano come responsabile della resilienza dei soggetti critici, rappresenta un passo significativo nella riorganizzazione e nel rafforzamento della sicurezza nazionale italiana attraverso la protezione e la resilienza delle infrastrutture critiche, degli ecosistemi digitali e dei servizi essenziali

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