Skip to main content

“In alcune aziende, le persone ignorano la spazzatura sul pavimento, lasciandola a qualcun altro da raccogliere. In altre aziende, le persone si chinano per raccoglierla, proprio come farebbero a casa. Ci sforziamo di essere un’azienda in cui tutti sentono il senso di responsabilità di migliorarci. Raccogliere la spazzatura è una metafora per prendersi cura dei problemi, piccoli e grandi, e non pensare mai ‘questo è il lavoro di qualcun altro'”.

Questo è l’incipit del manifesto culturale di Netflix. Un modo semplice quanto potente di esprimere il Dna di una cultura aziendale il cui obiettivo è ispirare le persone, non gestirle.

Sono partito dalla cultura, perché il Progetto Flex4Future, lanciato dal Gruppo SACE il 1 Gennaio 2024, prima ancora di avere l’obiettivo di abilitare le persone nella decisione di come, con che intensità, dove e quando lavorare è un manifesto del nuovo modello di leadership diffusa lanciato nella nostra organizzazione 15 mesi fa.

Il nostro è un modello che ambisce a sostituire il tradizionale modello leader-follower, sviluppando leaders a tutti i livelli dell’organizzazione. Quale tipo di leader? Servant leaders: vogliamo persone che abbiano il purpose come stella polare, che siano autentiche, vulnerabili, che si prendano cura del benessere e dello sviluppo dei propri collaboratori e colleghi. Vogliamo leader che non abbiano paura di prendere le decisioni e che lo facciano velocemente, che possano sbagliare e imparare velocemente, che mettano costantemente in discussione lo status quo, che sperimentino nuove idee, che facciano della collaborazione la moneta di scambio, che siano aperti a dare e ricevere feedback in maniera trasparente ed autentica.

Per fare questo, stiamo lavorando per trasformare i nostri “imperatives” in comportamenti organizzativi quotidiani: incoraggiamo i colleghi a prendere decisioni tenendo soprattutto conto del loro impatto sul lungo periodo; condividiamo informazioni in modo aperto, ampio e intenzionale; comunichiamo in maniera onesta e diretta; riduciamo le regole, combattiamo la burocrazia, privilegiamo la libertà, creiamo valore; trattiamo i collaboratori come adulti; prendiamo rischi consapevoli e contempliamo la possibilità di insuccesso; perseguiamo ciò che è meglio per SACE, non per il singolo o per il  team; condividiamo il  feedback e accettiamo quello dei nostri colleghi di ogni livello; trattiamo le altre persone con rispetto, a prescindere dal loro ruolo in azienda.

La libertà, quindi. La libertà in sé non è l’obiettivo, che è, invece, è creare un forte senso di cura per SACE in modo che le persone facciano ciò che è meglio per l’azienda.

In alcune organizzazioni, c’è un’enfasi malsana sul processo e poca libertà. Lavoriamo sodo per mantenere l’eccellenza dei dipendenti e mantenere la nostra attività il più semplici possibile, date le nostre ambizioni di crescita. Vogliamo essere un’azienda di leader responsabili che scoprono e risolvono i problemi senza che gli venga detto di farlo.

La nostra Employee Value Proposition esprime bene il concetto: Lead your Journey! Multiply your skills, Craft your growth, Shape Tomorrow.

In questo contesto nasce, quasi naturalmente e come logica conseguenza, Flex4Future, potentissimo set di strumenti di flessibilità che noi crediamo possano amplificare l’equilibrio tra libertà e accountability, tra benessere e produttività, tra engagement e valore per i nostri stakeholders.

Con Flex4Future abbiamo messo a disposizione di tutti i dipendenti del Gruppo tutte le forme di flessibilità esistenti nel mondo del lavoro moderno:

Pilastro 1: Flextime.

Eliminando il controllo delle timbrature, ogni collega può decidere quando lavorare e con che intensità, sulla base degli obiettivi condivisi e nel rispetto degli interessi del team.

Pilastro 2: Smart working activity based.

Abbiamo eliminato i limiti al numero di giornate consentite in smartworking, mentre stiamo educando i team a massimizzare il tempo in ufficio per attività di collaborazione, creatività, innovazione e team bonding sviluppando il “capitale sociale” che permette alle aziende di essere comunità e driver di innovazione e di progresso.

Pilastro 3  4-days week

Abbiamo dato ai colleghi la possibilità di aver un extra day off alla settimana. Crediamo che questo possa migliorare la produttività dei singoli e dell’azienda, accrescere il benessere mentale ed emotivo delle persone, ridurre le emissioni nell’ambiente e, insieme con le altre forme di flessibilità ed un solido sistema di welfare a supporto della genitorialità, combattere il declino demografico e permettere di raggiungere la perfetta parità di genere nelle posizioni di senior management.

Flex4Future non è solo un esperimento; è un ulteriore step coraggioso verso la gestione congiunta di produttività e benessere. Ci aspettiamo inoltre impatti positivi sull’attrazione, la retention e la diversità dei nostri talenti.

Come misureremo il successo?

Abbiamo il privilegio di avere due prestigiosi compagni di viaggio: l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, nostro partner scientifico che monitorerà e traccerà l’impatto su produttività e benessere, utilizzando SACE come caso di studio e Microsoft, il nostro partner tecnologico, che fornirà gli strumenti collaborativi alimentati dall’intelligenza artificiale per abilitare il nuovo modo di lavorare e preziosi insights attraverso l’analisi dei dati raccolti.

In Prima Linea per il Cambiamento

Ci piacerebbe che Flex4Future facesse da traino per tante altre iniziative simili, dirette ad abbracciare e disegnare un futuro del lavoro a misura di persona; allora il vero successo sarebbe quello di aver creato un movimento inarrestabile che porti nei luoghi di lavoro (qualunque essi siano), fiducia, libertà, responsabilità.

 

 

 

 

 

 

Flex4Future, libertà e accountability. Il futuro del lavoro raccontato da Chimirri (Sace)

Di Gianfranco Chimirri

Ci piacerebbe che Flex4Future facesse da traino per tante altre iniziative simili, dirette ad abbracciare e disegnare un futuro del lavoro a misura di persona; allora il vero successo sarebbe quello di aver creato un movimento inarrestabile che porti nei luoghi di lavoro (qualunque essi siano), fiducia, libertà, responsabilità. L’intervento di Gianfranco Chimirri, chief people officer di Sace

Russia batte Italia 3 a 1. La partita dell'intelligence secondo Calabrò

Il 2023 si è dimostrato un anno molto proficuo per il sistema dei servizi di intelligence di Mosca, che hanno registrato diversi successi, a scapito della sicurezza del nostro Paese. L’Italia da parte sua ha “segnato” un bel gol: la condanna (non ancora definitiva) per spionaggio a favore della Russia nel febbraio 2023 dell’ufficiale italiano Walter Biot. L’intervento di Maria Antonietta Calabrò

Denatalità e disagio giovanile, appunti per chi guiderà la Sardegna. Parla Mazzette

Chi si troverà a guidare la Sardegna per i prossimi anni dovrà essere dotato, anzitutto, degli strumenti della conoscenza, inoltre, delle competenze su come affrontare efficacemente e concretamente le diverse situazioni. Tra declino demografico, spopolamento e diffusione di sostanze stupefacenti. Conversazione con Antonietta Mazzette, docente dell’Università di Sassari

Putin, la miopia dell’Occidente si trascina da più di venti anni. Scrive De Tomaso

C’è chi racconta di una prima stagione “liberale” dell’autocrate russo. Ma i volumi della giornalista Anna Poliktovskaja dimostrano il contrario: la compressione delle libertà e la repressione del dissenso sono iniziate in coincidenza con l’investitura del nuovo zar. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Via le gru cinesi dai porti. Gli Usa indicano la strada

Washington ha messo sul piatto oltre 20 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni sulla sicurezza marittima. Nel mirino i prodotti di Zpmc, presenti anche nel nostro Paese

Come rendere sostenibile e credibile l’allargamento dell’Ue. Il commento di Missiroli

Di Antonio Missiroli

Per Ucraina, Moldavia e Georgia una piena integrazione nell’Ue resta difficile senza una qualche composizione, sia pure temporanea, dei conflitti (caldi o freddi) che le hanno investite. L’Unione da sola non sarebbe probabilmente in grado di garantirne la sicurezza: finora tutti i Paesi entrati nell’Ue erano prima entrati anche nella Nato. Il commento di Antonio Missiroli, professore a Sciences Po e Sais Europe, già direttore dell’Istituto di studi sulla sicurezza dell’Ue e segretario generale aggiunto della Nato, pubblicato sull’ultimo numero della rivista Formiche

Le colpe di un Occidente indeciso ricadono su Kyiv. L’analisi di Lucas

Di Edward Lucas

L’Occidente, impreparato e indeciso, ha sopravvalutato le proprie capacità e sottovalutato la determinazione di Putin. Ora il rischio è quello di una sconfitta con conseguenze per l’Ucraina, l’Europa e il mondo intero. Il corsivo di Edward Lucas, non-resident senior fellow del Center for European Policy Analysis

Ucraina, intelligence diplomacy e nuovi equilibri internazionali. Parla Massolo

Dopo due anni di conflitto, in Occidente non si dice più aiutiamo Kyiv a vincere ma a mettersi in sicurezza. I governi chiedono sempre più ai servizi “di influire sullo sviluppo degli eventi”, per questo si parla di azioni e non più soltanto di informazioni per la sicurezza. La distinzione tradizionale interno-esterno? “Ha fatto il suo tempo, meglio un ecosistema di agenzie interdipendenti con compiti specifici”. Conversazione con il presidente dell’Ispi, già segretario generale della Farnesina e direttore del Dis, Giampiero Massolo

Il destino del mondo libero si decide in Ucraina. L'intervento dell'amb. Anders

Di Anna Maria Anders

Solo una vittoria dell’Ucraina può portare a cambiamenti nella Russia stessa. Dobbiamo sostenere l’Ucraina nella sua lotta in ogni modo possibile. Una eventuale vittoria della Russia porterebbe a conseguenze geopolitiche negative per tutti noi. L’intervento di Anna Maria Anders, ambasciatore di Polonia in Italia

Cdp e Intesa spingono sulle Pmi. Via al social bond da 800 milioni

Cassa depositi e prestiti, in collaborazione con Intesa, ha messo a disposizione di micro, piccole e medie imprese italiane nuove risorse per 800 milioni di euro per programmi di crescita sostenibile che abbiano impatto positivo a livello sociale

×

Iscriviti alla newsletter