Skip to main content

Traditore o eroe? Non si ferma la bufera sul generale Mark Milley, Capo di Stato maggiore delle forze armate americane. “Peril”, il nuovo libro sulla presidenza di Donald Trump firmato dai giornalisti del Washington Post Robert Acosta e Bob Woodward, autore dell’inchiesta sul Watergate, svela un clamoroso retroscena sugli ultimi giorni del Tycoon alla Casa Bianca.

È il 6 gennaio quando il vertice della Difesa americana decide di agire in autonomia di fronte all’assalto del Congresso americano da parte dei manifestanti pro-Trump per fermare la conferma dell’elezione di Joe Biden. Convinto che il presidente ormai fosse in uno stato di “grave declino mentale”, Milley ha preso le redini della sicurezza nazionale convocando al Pentagono una riunione segreta con il direttore della Mia Gina Haspel e il generale a capo della Sicurezza nazionale Paul Nakasone. Obiettivo: scongiurare l’ipotesi di un attacco nucleare contro la Cina ordinato da Trump in un momento di stato confusionale.

Di qui l’indicazione perentoria di Milley: qualunque ordine sull’uso dell’arsenale nucleare sarebbe dovuto passare dal Capo di Stato maggiore. A mettere in guarda il generale una telefonata della Speaker democratica della Camera Nancy Pelosi, svela il libro-inchiesta. Durante la chiamata a Milley avrebbe definito Trump “un dittatore” che “dovrebbe essere arrestato sul posto” per quello che considerava un “golpe”.

L’8 gennaio, due giorni dopo, il generale attiva la contro-offensiva. E si muove con un’operazione che è al di fuori del perimetro della legge e oggi al centro di un polverone a Capitol Hill, con i repubblicani a chiederne il licenziamento immediato. Chiama il suo parigrado cinese, il generale Li Zuocheng, e lo rassicura: non ci saranno attacchi improvvisi da parte degli Stati Uniti, e se mai dovessero esserci il governo cinese sarà avvisato anzitempo. “Se avremo intenzione di attaccare, vi chiamerò in anticipo. Non sarà una sorpresa”, avrebbe detto Milley secondo la ricostruzione di Woodward e Acosta, sentendosi rispondere dalla controparte “ok, ti prendo in parola”.

In un comunicato all’indomani delle rivelazioni del Washington Post Trump ha definito il suo ex generale “un idiota” e ha negato di aver mai pensato a un attacco contro la Cina, aggiungendo però che Milley dovrebbe essere “processato per tradimento per aver trattato con la sua controparte cinese dietro le spalle del presidente”.

Trump e la bomba a Pechino. Così l'ex generale ha bloccato il Tycoon

Bufera per il libro-rivelazione di Bob Woodward e Robert Acosta: il capo di Stato maggiore Usa Mark Milley ha tramato per fermare un sospetto attacco nucleare di Trump contro la Cina. Le accuse di altro tradimento e la connection con Nancy Pelosi, ma l’ex presidente nega tutto

Dove va l’Europa? Amendola, Corazza, Dassù e Parenti leggono lo Stato dell’Unione

Formiche e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea hanno organizzato una tavola rotonda per analizzare quanto espresso dalla presidente della Commissione von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione insieme a Vincenzo Amendola, Carlo Corazza, Antonio Parenti, Marta Dassù e Martina Skok

Italia protagonista sul Tempest (e non solo). La visita di Guerini a Londra

Visione comune su Nato, Afghanistan e Difesa europea (aperta agli alleati extra-Ue), e poi rafforzamento della cooperazione industriale, a partire dal Tempest. Questa la sintesi del bilaterale tra Lorenzo Guerini e il collega britannico Ben Wallace, che si sono ritrovati al salone Dsei in scena a Londra fino a venerdì. Il ministro italiano ha fatto visita agli stand delle aziende italiane presenti. Tutti i dettagli

5G, una trasformazione da 400 miliardi. Il report Tim

Secondo il rapporto del Centro studi Tim il 5G genererà un contributo positivo sul Pil italiano pari a 393 miliardi di euro nel periodo 2021-2040. Ecco come sta entrando nella nostra vita, cosa vuol dire e che impatti ha sulla nostra economia

La lotta alla pandemia nel segno della libertà. Il Premio Bruno Leoni a Díaz Ayuso

Di Federico Augusti

Premiata da Ibl Isabel Díaz Ayuso, governatrice di Madrid, che lo scorso maggio ha vinto le elezioni portando il suo partito (il Partido Popular) al 44,7% e più che raddoppiandone i seggi da 30 a 65. Il valore della libertà è la chiave del discorso da lei tenuto durante la serata di gala. Ecco chi c’era

Droni ad ala rotante e un laboratorio per il Tempest. Le novità di Leonardo

Dalla seconda giornata del salone “Dsei” in scena a Londra (con la visita del ministro Guerini) arrivano altre novità per Leonardo. Prima l’intesa con Northrop Grumman per cogliere opportunità nel settore dei sistemi a pilotaggio remoto ad ala rotante. Poi il contratto assegnato alla britannica 2Excel per trasformare un aereo commerciale in “Excalibur”, il laboratorio volante su cui testare gli avanzati sistemi che serviranno al Tempest, il velivolo di sesta generazione

Attenti a (come) mettere la cultura al centro dell’agenda politica

Stefano Monti, partner di Monti & Taft, mette in guardia sugli investimenti pubblici a pioggia destinati al patrimonio culturale o alla produzione di contenuti: il governo non ha risorse illimitate e rischia di disperdere l’occasione unica della ripresa post-pandemica in progetti che non portano ritorno economico, migliori condizioni sociali né promozione dell’Italia nel mondo

Raid contro le milizie sciite. Israele e Usa a caccia dei droni dei Pasdaran

Bombardamento al confine siro-iracheno contro mezzi delle milizie sciite armate dai Pasdaran. Israele e Stati Uniti non rallentano la caccia contro gli attori che destabilizzano la regione mediorientale con armi sempre più tecnologiche

Vaccini, patto di stabilità e cyber. Il discorso integrale di Ursula von der Leyen

Di Ursula von der Leyen

Cosa ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione nel corso della sessione plenaria al Parlamento europeo

Duma di fuoco. Da Putin in giù, chi teme il voto a Mosca

Si avvicina il voto per la Duma del 17-19 settembre e dalle parti del Cremlino c’è un po’ di nervosismo. Sulla carta sono tante le liste in corsa, la realtà racconta un’altra storia. Fra liste di proscrizione e sanzioni, la morsa sull’opposizione si fa sentire. L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)

×

Iscriviti alla newsletter