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Si chiamerà Panama Digital Gateway e sarà l’hub aperto di nuova generazione dotato di tecnologie e infrastrutture all’avanguardia situato nella città di Panama. Un edificio di 3.200 metri quadrati di spazio di colocation per oltre 600 rack e 5 MW di potenza e sarà caratterizzato dalle più recenti tecnologie di sicurezza con un Power Usage Effectiveness (PUE) stimato di 1,4.

È il risultato dell’accordo siglato da Sparkle, l’operatore globale del Gruppo Tim e primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi dieci nel mondo, e Trans Ocean Network, società di telecomunicazioni panamense. Le due aziende hanno raggiunto un’intesa per formare una joint venture strategica per la costruzione di questa stazione di atterraggio e connettività neutrale che ambisce a diventare un hub digitale per tutta l’America centrale, la regione andina e i Caraibi.

L’hub sarà integrato con la dorsale globale di Sparkle – una rete in fibra che si estende per oltre 600.000 chilometri attraverso Europa, l’Africa, le Americhe e l’Asia – e si propone come punto di approdo per cavi sottomarini alla ricerca di un ingresso diversificato in America Centrale, rafforzando così il ruolo di Panama come snodo strategico tra Nord e Sud America.

“Lo sviluppo delle infrastrutture nelle Americhe rappresenta un pilastro del piano strategico di Sparkle per consolidare il posizionamento nel mercato wholesale delle telecomunicazioni e rafforzare l’offerta di soluzioni digitali alle imprese”, ha spiegato Elisabetta Romano, amministratore delegato di Sparkle. “La costruzione dell’hub di Panama, crocevia naturale del Centro America e ponte tra l’Atlantico e il Pacifico e tra il Nord e il Sud America, è un progetto di fondamentale importanza per l’approdo di nuovi cavi sottomarini e per la creazione di un ecosistema di attori interconnessi”.

Sia Joaquín Victoria Díaz, direttore generale di Trans Ocean Network, sia José Alejandro Rojas Pardini, ministro della Facilitazione degli investimenti privati per la presidenza della Repubblica di Panama, hanno sottolineato la centralità di Panama come hub digitale della regione, come ponte per la connettività dati dell’America Latina.

La mossa di Sparkle è in linea con quanto annunciato più di un anno, ossia l’ampliamento della dorsale americana e il rafforzamento delle rotte nel Pacifico con una nuova coppia di fibre sul sistema di cavi sottomarini Curie, di proprietà di Google, che collega la costa della California al porto di Valparaiso in Cile.

Non è l’unico caso in cui Sparkle e Google lavorano a stretto contatto su uno snodo della connettività globale. Basti pensare alla collaborazione per la realizzazione di Blue & Raman Submarine Cable Systems: Blue System collegherà Italia, Francia, Grecia e Israele; Raman System, invece, Giordania, Arabia Saudita, Gibuti, Oman e India. Come raccontato nei mesi scorsi da Formiche.net, il cavo, che collega l’India all’Italia passando per Israele ed evitando l’Egitto, conferma la nuova centralità del Mar Rosso.

Blue Raman rappresenta “un’iniziativa preziosa per il nostro Paese sotto numerosi aspetti”, dichiarava qualche settimana fa a Formiche.net la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico Anna Ascani. “Il progetto infatti mette a sistema eccellenze tecnologiche, il rafforzamento strategico dell’Italia come hub naturale per la connettività digitale sottomarina che si dirama dal Mediterraneo, la diversificazione delle tratte dei cavi sottomarini, con conseguente miglioramento degli standard di sicurezza, fino naturalmente al potenziamento dell’offerta di servizi per i Paesi che ospitano i punti di attracco”, aveva aggiunto.

Sparkle allunga i suoi cavi sottomarini negli snodi globali (ora Panama)

Accordo con Trans Ocean Network per un hub a Panama che sarà integrato con la dorsale globale dell’operatore di Tim. Pochi mesi fa l’ampliamento delle fibre sul sistema Curie (Google) e l’annuncio di Blue Raman (dall’India all’Italia passando per il Mar Rosso)

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