L’obiettivo di una grande operazione di nuove assunzioni è condizione necessaria ma non sufficiente per affrontare l’attesa riforma. Si dovrebbe offrire ai giovani motivazioni che oggi non trovano. I numeri di Proger Index Research letti da Antonio Mastrapasqua
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Se il dramma di Gaza bussa all'Ue (ma nessuno risponde)
Nel 1980, con la dichiarazione di Venezia, l’Ue in fasce compiva il suo più grande atto di politica estera. Oggi, di fronte al dramma di Gaza, si limita a dichiarazioni di circostanza. Ma l’Italia può fare di più. Il commento di Stefano Stefanini, senior advisor Ispi, già rappresentante permamente dell’Italia presso l’Ue
Guerra Fredda, ci risiamo. Così Biden finisce nel mirino
Dopo una lunga attesa, il Cremlino la lista dei Paesi “non amichevoli” per regolare i rapporti diplomatici. Ma ci sono solo due nomi: Stati Uniti e Repubblica Ceca. Che fine hanno fatto gli altri? L’analisi di Giovanni Savino (Accademia presidenziale russa, Mosca)
Comunali, cosa c'è dietro l'assenza di candidati
La ricerca del candidato sindaco è come il calcio mercato per noi tifosi. I partiti (padronali) non sanno elaborare idee o progetti; sono disperati alla ricerca di quel personaggio che possa catturare l’elettorato con l’illusione di risolverne bisogni e aspettative. Eppure, con il ritorno alla normalità, alle nostre città serve una visione per il futuro. Il commento di Pietro Paganini
Caro Giovannini, non perdiamo il treno Recovery. Firmato Geraci
Mettiamo al primo posto le infrastrutture. Il resto, dal green al digitale, verrà per inerzia. Nel Recovery ci sono 25 miliardi, sono pochi. Caro ministro Giovannini, questa volta una “manina” in più non farebbe male. L’analisi di Michele Geraci, professore alla University of Nottingham Ningbo China e già Sottosegretario al Mise
Se Boris Johnson mescola destra e sinistra. Il mosaico di Fusi
La Gran Bretagna dei nuovi confini e barriere commerciali spazza via l’asfittico dibattito su dove è meglio stare e se c’è ancora un posto politico dove militare. Una bella lezione
Zarif a Roma. Il ruolo dell’Italia nel Medioriente passa dal Jcpoa
Il capo della diplomazia iraniana, figura di spicco dei pragmatico-riformisti iraniani, passa da Roma durante un tour europeo. Incontri col ministro Di Maio in un momento in cui l’Italia può ambire a un ruolo dopo la ricomposizione del Jcpoa, spiega Perteghella (Ispi)
L'energy-diplomacy di Berlino? Dopo il nordafrica, rotta sui Balcani
Il gettone da 50 milioni per il Green Transport a Tirana rientra nella strategia di insieme tedesca, che si pone come alternativa allo strapotere cinese in quella macro area
Sosia a Mosca o spia a Londra? Il mistero del principe Michael
Cosa ci dice la storia del principe Micheal di Kent, parente stretto della regina Elisabetta, sorpreso a promettere a finti uomini d’affari un incontro con Putin, dei rapporti fra Buckingham Palace e il Cremlino. L’analisi di Igor Pellicciari (Università di Urbino/Luiss)
Clima, quell'assist di Kerry a Draghi. Scrive Clini
Dopo gli incontri di Shanghai con il governo cinese, l’inviato speciale Usa John Kerry sceglie l’Italia per la strategia americana sul Clima. La presidenza italiana del G20 è un’occasione che Draghi può e deve cogliere. L’analisi di Corrado Clini, già ministro dell’Ambiente