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Forse sarà il nostro ultimo incontro bilaterale, mi fa molto piacere essere qui. In pochi mesi di collaborazione si è creata una collaborazione molto stretta”. Sono le parole pronunciate dalla cancelleria tedesca Angela Merkel in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Anche quando era alla Banca centrale abbiamo collaborato e Draghi è stato un garante dell’euro”, ha sottolineato.

MERKEL “CAMPIONESSA DEL MULITERALISMO”

La cancelliera è stata una “campionessa del multilateralismo quando altri Paesi si schieravano per il protezionismo e l’isolazionismo”, ha detto il presidente Draghi facendo riferimento ai quattro anni di Donald Trump alla Casa Bianca. Merkel ha avuto il “coraggio di difendere i valori delle democrazie aperte durante le crisi in Siria e in Ucraina”, ha ricordato Draghi. “Ed è stata un esempio per tante ragazze e giovani donne interessate alla vita politica” e “ha trasformato il ruolo della Germania in Europa”. “Voglio quindi cogliere quest’occasione per ringraziarla a nome del governo ma anche mio personale per il ruolo determinante che ha avuto nel disegnare il futuro dell’Europa negli ultimi sedici anni”, ha aggiunto Draghi.

IL POST MERKEL SECONDO MERKEL

L’Italia non sostituirà la Germania in Europa, perché Berlino non verrà rimpiazzata da alcun Paese, ha spiegato Merkel. “La Germania resterà la Germania. Siamo una grande economia nazionale, la più grande dell’Unione europea”, ha ricordato Merkel. Che poi ha assicurato sui tempi della nascita del nuovo esecutivo, il primo senza di lei alla guida dopo 16 anni: le trattative per la formazione di un governo in Germania “andranno avanti questa volta molto più velocemente” rispetto a quanto successo con l’ultimo esecutivo.

GLI ANNI DELLA BCE

“Dal 2005 a oggi, l’Europa ha affrontato la grande recessione, la crisi dell’euro, la pandemia di Covid-19. La cancelliera ha saputo guidare la Germania e l’Unione europea con calma, determinazione e sincero europeismo”, ha sottolineato ancora il presidente del Consiglio. Merkel, ha ricordato Draghi, “ha sostenuto con grande convinzione l’indipendenza della Banca centrale (europea), anche quando venivamo attaccati per le politiche espansive necessarie per difendere l’integrità della moneta unica, allontanare i rischi di deflazione e sostenere la ripresa”. “Le sono personalmente grato per gli scambi che abbiamo avuto in quegli anni difficili”, ha affermato il capo del governo.

ASSIEME SULLA DIFESA COMUNE

I due leader hanno concordato “sulla necessita di accelerare nei processi di costruzione di una politica estera e di una difesa europea”, ha confermato Draghi in conferenza stampa all’indomani del suo bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron in cui i due hanno toccato anche questo tema. “Abbiamo discusso anche di Libia, un tema che approfondiremo il 12 novembre alla Conferenza di Parigi insieme anche alla Francia”, ha aggiunto. Merkel ha sottolineato che anche per quanto riguarda la politica estera e di sicurezza l’Italia ha un ruolo importante, come per il tema della Libia, ha proseguito la cancelliera. Sul dossier libico, l’Italia “è disposta ad assumersi le proprie responsabilità” e insieme vogliamo condividerla, ha detto Merkel. L’Italia è impegnata in Libia da anni “per superare la crisi in loco”, ha sottolineato ancora. Roma, ha continuato, è impegnata per “superare la crisi in loco” e “ci siamo scambiati (punti di vista) negli ultimi tempi n modo stretto e profondo sulla situazione libica”, ha aggiunto.

POSIZIONE COMUNE SULL’AFGHANISTAN

Con il presidente Draghi, sul dossier afgano Italia e Germania hanno “praticamente la stessa posizione”: bisogna “impedire che l’Afghanistan diventi un focolaio per il terrorismo internazionale, ha detto Merkel. “Abbiamo discusso anche della crisi in Afghanistan: ci siamo trovati d’accordo sulla necessità di aiutare dal punto di vista umanitario la popolazione afghana, ma allo stesso tempo di ribadire l’importanza della difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali”, ha aggiunto Draghi secondo cui i “i G20 della settimana prossima offrirà l’occasione di discutere di questi temi, insieme alla lotta al terrorismo, e ringrazio la cancelliera per il suo sostegno”.

SPINTA TECNOLOGICA ED ENERGETICA

L’Unione europea deve essere “ben preparata” nell’elaborare una maggiore produzione di chip e nel settore elettronico e nell’efficienza energetica, ha detto Merkel. Per Draghi, Italia e Germania devono coordinare maggiormente le loro posizioni sulla gestione dei “dossier ambientali ed energetici, soprattutto per quanto riguarda l’impatto di queste politiche sulle nostre imprese”.

PANDEMIA E RIPRESA

Durante la fase più acuta della pandemia di Covid in Italia, “la Germania ha fornito assistenza diretta a decine di pazienti italiani, trasportandoli negli ospedali tedeschi, un gesto che ci ha profondamente commossi”, ha sottolineato Draghi ricorda il “ruolo decisivo” di Merkel “nella creazione del programma Next Generation Eu, un segno tangibile della solidarietà dell’Unione europea verso i Paesi più colpiti dalla pandemia, e una straordinaria occasione per rilanciare la crescita economica in Italia in modo robusto, equo e sostenibile”. La cancelliera ha sottolineato il percorso dell’Italia e il ruolo di Draghi, “che ha una voce” in Europa, come dimostrato dal Recovery Fund italiano, “che è un ottimo programma”. “Siamo sicuri che questi soldi verranno spesi bene”, ha aggiunto Merkel. L’Italia, come principale Paese beneficiario del Next Generation Eu, ha anche la “maggiore responsabilità” nello “spendere bene” e “con onestà” le risorse in arrivo, ha detto Draghi.

UN FUTURO UN PO’ ITALIANO PER MERKEL?

“Ci mancherà, ma sono sicuro avremo modo di vederla altre volte in Italia, magari in occasioni di maggiore relax, visto il suo amore per il nostro Paese”, ha detto Draghi di Merkel che era a Roma, dove ha incontrato anche papa Francesco, accompagnata dal marito Joachim Sauer. Il cui futuro sarà anche un po’ italiano. Infatti, il chimico da maggio è socio straniero dell’Accademia delle Scienze di Torino, incarico che lo porterà a frequentare più assiduamente i colleghi e gli studenti dell’Università di Torino per tenere lezioni o seminari.

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