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Quanto è importante che l’università si adegui al mondo che cambia? La risposta, confermata dalla realtà che viviamo, è chiara. Per formare la classe dirigente del futuro è necessario che l’università si adegui ai nuovi trend. In effetti, in un Paese che registra tassi di disoccupazione giovanile molto elevati, che si realizzi la corrispondenza fra necessità del mondo del lavoro e formazione degli studenti è auspicabile, oggi più che mai. Su questa falsa riga, la via dell’internazionalizzazione è ormai una realtà piuttosto consolidata, ma ad oggi è importante immaginare e progettare un sistema accademico moderno, innovativo e sempre più legato alle richieste del mondo del lavoro.

INNOVAZIONE E UNIVERSITÀ

Oggi è l’innovazione, e soprattutto quella digitale, a farla da padrone nelle fasi di recruiting. Nel sempre maggiore processo di aggiornamento del mondo universitario, ci sono diverse realtà su territorio nazionale che già guardano alla direzione dell’innovazione tecnologica come pivot da cui partire per guardare al futuro. E per l’Italia, il tema rileva la sua importanza, in un mondo che si evolve con foga, lasciando alle proprie spalle tassi di disoccupazione e povertà fra i più elevati. È sempre più evidente che, se da un lato l’evoluzione tecnologica offre nuove opportunità di occupazione per i nostri studenti, dall’altro rivoluziona troppe attività che tradizionalmente offrivano occupazione, creando importanti divari occupazionali.
In tale contesto incerto e dominato dalla cosiddetta rivoluzione digitale, i fattori di cambiamento mettono a rischio la capacità del nostro sistema accademico e scolastico di formare i professionisti e più in generale i cittadini del futuro.

NUOVE REALTÀ…

Emergono così alcune realtà di spicco, che invece sono già impegnate nel processo di adeguamento ai nuovi trend. Fra queste 42 Roma Luiss, la scuola di programmazione gratuita, senza limiti di età e titoli di studio, che seguendo la strada di un progetto di successo simile, già lanciato in Francia, basa la propria offerta formativa su di un percorso di apprendimento innovativo e autogestito. Fondamento di questo programma, lo scambio reciproco di competenze tra gli studenti ammessi e la pratica. Un modello che rivoluziona il modo classico di concepire la formazione e che fornendo gli adeguati strumenti agli studenti prevede anche un buon grado di autogestione. A ciò si aggiunge la logica del peer-to-peer e del learning by doing che offrono agli studenti nuove opportunità per costruirsi, gratuitamente, le competenze digitali necessarie per contribuire alla trasformazione tecnologica del nostro Paese.
La scuola 42 Roma Luiss è sicuramente un esempio di successo nella necessaria evoluzione della formazione accademica, soprattutto perché ha fra i suoi obiettivi, quello di colmare i gap occupazionali che la crisi pandemica tende ad aumentare.

…E PARTNER DI SUCCESSO

L’innovatività del progetto si dimostra anche nella partnership lanciata con “Operazione risorgimento digitale”, la grande alleanza per la diffusione della cultura digitale promossa da Tim e oltre 40 partner, con l’obiettivo di formare i professionisti del digitale. Operazione risorgimento digitale parteciperà attivamente al percorso formativo di 42 Roma Luiss proponendo agli studenti tutta l’esperienza del network di esperti di Tim e della rete dei partner del progetto. Il programma organizzato sarà arricchito inoltre con diverse esperienze formative “pratiche” per vincere le sfide che l’innovazione tecnologica pone per il futuro.

GUBITOSI: FAVORIRE LA DIFFUSIONE DELLE COMPETENZE

“Consideriamo questa partnership un importante banco di prova per lo sviluppo delle competenze digitali del nostro Paese, un nuovo strumento che permette di connettere conoscenze ed esperienze diverse anche attraverso la collaborazione con il tessuto imprenditoriale”, ha dichiarato, in occasione della presentazione del progetto, Luigi Gubitosi, Ceo di Tim. “Grazie a questa iniziativa – ha continuato – accelereremo insieme a 42 Roma Luiss la crescita di talenti dell’innovazione, favorendo la diffusione e condivisione delle loro competenze nella collettività”.

LO STORTO: GARANTIRE AGLI STUDENTI NUOVE ESPERIENZE PROFESSIONALI

E in effetti il progetto si staglia all’orizzonte della formazione accademica del nostro Paese come esempio di particolare pregio, anche per “garantire ai nostri studenti la possibilità di allargare il proprio percorso di studio con nuove esperienze professionali”, a detta di Giovanni Lo Storto, Direttore generale dell’Università Luiss Guido Carli e sopratutto nell’ottica di colmare il digital divide che sembra trattenere l’Italia ancora indietro rispetto agli altri partner internazionali.

innovazione

Coltivare i talenti dell’innovazione per la trasformazione digitale del Paese

Con il fine di promuovere la trasformazione digitale e contribuire alla diffusione delle competenze digitali, nasce la nuova collaborazione fra Tim e la scuola di coding 42 Roma Luiss, per coltivare i talenti dell’innovazione e formare i professionisti che guideranno la trasformazione digitale del nostro Paese

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