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Sono due i filoni di analisi che destano parecchie attenzioni su scala globale, a maggior ragione dopo il discorso di insediamento di Donald Trump di lunedì scorso: le prossime mosse dell’amministrazione repubblicana su dossier geopolitici delicatissimi, come Panama e Cina, e la relazione con l’Europa alla luce di contingenze eccezionali, come le guerre in corso e i rapporti con gli altri player, Italia in primis. Uno specchio di osservazione, lato Usa, giunge dalle parole di James Carafano, senior advisor della Heritage Foundation, a Roma per partecipare ad un seminario in Senato sulle sfide transatlantiche di Usa e Ue, assieme a Farefuturo e Iri, che tra l’altro promuove la special relationship tra Trump e Meloni.

Panama e Cuba

”Panama è cruciale per gli Stati Uniti. Se i cinesi chiudono il canale, equivale ai russi che portano i missili nucleari a Cuba: una mossa che non può essere tollerata”, ha detto in un video-podcast dell’Adnkronos. Parole che raccontano la percezione americana sullo scacchiere centroamericano con riverberi precisi ad esempio su Taiwan. Ha aggiunto che “non si può permettere che legittimi interessi di sicurezza nazionale vengano compromessi da avversari con intenzioni nefaste. Così come gli europei temono per le prospettive a lungo termine con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, così gli americani devono mantenere una Groenlandia libera dall’influenza delle potenze ostili. L’isola è stata vitale per la sicurezza degli Stati Uniti fin dalla prima guerra mondiale e rimane fondamentale perché garantisce la rotta transatlantica, che per Washington è importantissima”. Un elemento che secondo Carafano smentisce anche chi sostiene faziosamente che Trump non nutra interesse per il vecchio continente: “Non ha mai avuto tanti amici e tanti rapporti con l’Europa come adesso”, precisa.

Usa, Ue e Italia

Un passaggio che si lega naturalmente al rapporto tra Italia e Usa, in un’ottica di “special relationship”, così come Carafano e Paul McCarthy, Direttore per l’Europa dell’International Republican Institute, dicono apertamente a margine della conferenza in Senato organizzata dai loro think tank, da Farefuturo e dal Comitato Atlantico Italiano. Il ragionamento di Carafano si poggia sulla convinzione che Giorgia Meloni e Donald Trump incarnano “una nuova leadership globale, simile a quella di Reagan e Thatcher, che ascolta i bisogni reali degli elettori e li traduce in governance efficace”, ha osservato mettendo l’accento sulla visione strategica della premier italiana e inserendola in una sorta di nuovo pantheon di leader come Modi, Milei e Musk. ”L’Italia sta giocando un ruolo centrale nel rafforzare i corridoi economici globali, come il Piano Mattei, la Three Seas Initiative e l’Imec, fondamentali per generare ricchezza in Europa”. Anche McCarthy ha insistito sul ruolo di Roma nel rapporto con Washington, caratterizzandolo “ormai superiore al tradizionale rapporto tra Washington e Londra”.

Il caso del canale

Nel suo discorso, Trump a proposito di Panama ha detto testualmente che “Panama ha infranto le sue promesse. Lo scopo dell’accordo e lo spirito del trattato conclusi a suo tempo sono stati totalmente violati. Le navi americane vengono severamente sovraccaricate di costi e non trattate equamente. Questo trattamento include anche la Marina degli Stati Uniti e soprattutto, è la Cina che sta gestendo il Canale di Panama. Ma noi non lo abbiamo dato alla Cina, lo abbiamo dato a Panama e lo riprenderemo”. Panama ha replicato con una missiva indirizzata all’Onu, in cui sostiene per bocca dell’ambasciatore panamense, Eloy Alfaro de Alba, che in base alla Carta delle Nazioni Unite, i Paesi non devono usare la minaccia o l’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato. “Il Canale di Panama non è un regalo che gli Stati Uniti hanno fatto ai panamensi”, ha aggiunto il presidente Mulino.

Carafano legge Trump e promuove Meloni

Il senior advisor della Heritage Foundation, a Roma per partecipare ad un seminario in Senato sulle sfide transatlantiche di Usa e Ue, spiega che “così come gli europei temono per le prospettive a lungo termine con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, così gli americani devono mantenere una Groenlandia libera dall’influenza delle potenze ostili”. Meloni e Trump? “Come Reagan e Thatcher”

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