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La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione della Convenzione sull’istituzione del GCAP (Global Combat Air Programme), firmata a Tokyo il 14 dicembre 2023. Con 215 voti favorevoli e 43 contrari (Movimento Cinque Stelle e l’Alleanza Verdi e Sinistra), il Parlamento ha dato il via libera alla creazione di un’organizzazione internazionale incaricata della progettazione e dello sviluppo di una piattaforma aerea di sesta generazione.

L’organizzazione, dotata di personalità giuridica, avrà sede a Reading, nel Regno Unito, e vede la partecipazione di Italia, Regno Unito e Giappone, con la possibilità di espansione ad altri Paesi. Il GCAP rappresenta un sistema integrato di aerei da combattimento di ultimissima generazione, capaci di operare con velivoli non pilotati, satelliti e altre risorse militari, tutti interconnessi attraverso una rete intelligente basata su architettura cloud, intelligenza artificiale e data-link iper-tecnologici.

L’Italia prevede di utilizzare questi nuovi velivoli per sostituire gradualmente gli attuali Eurofighter a partire dal 2035, con un ciclo di vita operativo che potrebbe estendersi fino alla fine del secolo. Tra le principali aziende italiane coinvolte figurano Leonardo, Mbda Italia, Elettronica e Avio Ge, accanto a una rete di Pmi del settore.

La Convenzione sul Global Combat Air Program (GCAP) definisce il programma come “il più rilevante per il settore del combattimento aereo nei rispettivi Paesi per i prossimi anni, finalizzato a migliorare la capacità di difesa attraverso l’utilizzo di tecnologie emergenti”, ricorda Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, che ieri è stato il relatore del provvedimento.

“Il programma GCAP rappresenta infatti un nuovo modello di collaborazione internazionale che vede le industrie dei Paesi partner lavorare in maniera congiunta per sviluppare tecnologie avanzate e capacità strategiche che, singolarmente, sarebbero impossibili da ottenere”, aggiunge il deputato leghista commentando con Formiche.net il passaggio parlamentare odierno. “Tale sinergia rafforza l’autonomia tecnologica e le capacità difensive dei Paesi coinvolti”.

Questo progetto di sovranità tecnologica industriale rappresenta anche un fattore di carattere politico. Non a caso, lo scorso marzo la Cina ha accusato l’Italia, il Regno Unito e il Giappone di una corsa al riarmo secondo una narrazione strategica con cui Pechino critica costantemente le forme di cooperazioni tra democrazie. Come ricordato dallo stesso Formentini anche durante le dichiarazioni di voto, sono piuttosto i Paesi dell’Indo-Pacifico a essere preoccupati per la crescente assertività cinese e la volontà militarista della Repubblica popolare.

Per Formentini, il GCAP si inquadra perfettamente “nel processo di revisione e consolidamento della strategia italiana nella regione dell’Indo-Pacifico, una zona di crescente importanza strategica”. Perché? “Il programma – risponde – rappresenta un valido esempio di collaborazione con partner che condividono valori comuni e una visione simile sulle sfide di stabilità, soprattutto in relazione alla crescente assertività cinese”.

“Il GCAP costituisce una fondamentale opportunità per l’Italia di creare un vero e proprio laboratorio scientifico-tecnologico nazionale. Questo programma di lunga durata contribuirà a rafforzare la sicurezza del Paese, sostenendo al tempo stesso lo sviluppo di competenze avanzate e promuovendo l’innovazione industriale e accademica”.

Il Gcap è fondamentale per l'Italia. Così Formentini commenta il via libera alla Camera

Per Formentini, il Gcap costituisce una fondamentale opportunità per l’Italia di creare un vero e proprio laboratorio scientifico-tecnologico nazionale. L’Aula approva la convenzione per il caccia di sesta generazione e il sistema di capacità aerea integrato con il progetto

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