Skip to main content

“Puntiamo ad aumentare la nostra presenza come partner preferenziale delle istituzioni europee; attualmente circa il 60% dei nostri clienti sono governi o istituzioni, mentre il restante 40% sono privati”. Ha spiegato così a Reuters Tommaso Profeta, responsabile della divisione Cyber security di Leonardo, i nuovi accordi sottoscritti dall’azienda con il Parlamento europeo in materia di cyber-sicurezza. La divisione, ha aggiunto,”può già annoverare la Nato tra i suoi clienti” e “ha recentemente cercato alleanze con altri gruppi per ampliare la sua gamma di servizi, e in futuro potrà anche percorrere nuove acquisizioni e fusioni”. Fa eco al “consolidamento europeo” spiegato due settimane fa al Financial Times dall’amministratore delegato Alessandro Profumo, confermando l’intenzione di crescere “nelle aree strategiche” in cui Leonardo ha già “solidi fondamentali di business”.

IN SUPPORTO ALLE ISTITUZIONI EUROPEE

Insieme a Cronos international, azienda IT belga, Leonardo si è di recente aggiudicata un contratto da 85 milioni di euro per fornire su sei anni servizi dedicate all’infrastruttura informatica del Parlamento europeo. Ha fatto seguito al contratto di fornitura di simili servizi all’agenzia di polizia dell’Ue, Europol, e al corpo di frontiera Frontex, che hanno scelto le funzioni di sicurezza della One Company per il nuovo Entry/Exit System (Ees), una piattaforma automatizzata per registrare i viaggiatori provenienti da Paesi terzi ogni volta che attraversano un confine esterno dell’Ue. D’altra parte, Bruxelles sta progettando di investire oltre un miliardo e mezzo di euro in infrastrutture di sicurezza informatica come parte del suo programma Digital Europe per il periodo 2021-2027, aumentando così la domanda di cyber-security.

PER UN’ITALIA CYBER-SICURA

Entro i confini nazionali, la divisione Cyber-security di Leonardo collabora con le istituzioni nazionali fin dalla sua creazione nel 2018. Tra le iniziative effettuate dal gruppo c’è la realizzazione di un “security operation center”, cioè una struttura tecnologica che assicura un rimedio agli incidenti di sicurezza e lo studio post-incidente, il supporto specialistico alla rete interforze e lo sviluppo di una cyber-knowledge base proprietaria,nell’ambito del piano strategico Be Tomorrow 2030. In sintesi, Leonardo raccoglie tutte le informazioni che provengono dagli attacchi che avvengono quotidianamente, analizzandole in modo da garantire una protezione sempre aggiornata dei sistemi contro attacchi di complessità crescente. L’azienda di piazza Monte Grappa è poi coinvolta a pieno nel programma della Difesa di gestione integrata dei servizi logistici quale abilitatore della digitalizzazione e delle capacità di manutenzione remota, predittiva anche attraverso realtà aumentata e intelligenza artificiale.

I SETTORI DEL FUTURO E IL CLOUD

Già nel corso di un’audizione al Senato a settembre dell’anno scorso, Profeta aveva identificato i settori che nel futuro si sarebbero imposti quali elementi strategici per la sicurezza delle reti nazionali. Questi settori riguardavano le cosiddette “basi militari smart”, resilienti e connesse, il rafforzamento delle capacità cyber mediante personale sempre più esperto, la cyber-resilienza dei sistemi d’arma e della catena di fornitura sin dalla fase di progettazione (“secure by design”) e, infine, la creazione di un cloud sicuro per la Difesa e la filiera italiana, per garantire un trattamento del dato, quanto più compliant possibile alle normative nazionali. Proprio sui cloud sicuri, Leonardo ha avviato a gennaio una partnership con Aruba per commercializzare insieme soluzioni cloud sicure rivolte al mercato italiano ed europeo. Con una filiera completamente italiana, si punta a sistemi avanzati, in linea con il Perimetro di sicurezza cibernetica e con la normativa Gdpr.

Più cyber per la sicurezza dell'Europa. Ecco i piani di Leonardo

I piani di Leonardo per diventare partner preferenziale delle istituzioni europee (e nazionali) nel settore della sicurezza informatica, mettendo a disposizione sistemi di analisi e stoccaggio dati all’avanguardia e progettati per essere resilienti e sicuri fin dalla progettazione. Tutto in linea con il piano strategico Be Tomorrow 2030

Biden, il Titanic russo e l'orchestra europea. Parla Massolo

Chi sovrastima l’escalation fra Washington e Mosca dimentica che la Russia non è più da anni una potenza sistemica. Biden lo sa e ha inviato un messaggio chiaro all’Europa e all’Italia, vaccini inclusi. Parla il presidente dell’Ispi Giampiero Massolo

Donne e banchiere centrale: i nuovi nemici di Erdogan

Da un lato il governo si ritira dal primo trattato vincolante al mondo per prevenire e combattere la violenza contro le donne. Dall’altro dà il benservito al banchiere centrale Naci Ağbal. Tutto in chiave elettorale…

Cina e Russia. Cosa c’è nell’agenda di Blinken atteso a Bruxelles

Il segretario di Stato americano atteso a Bruxelles per la ministeriale Nato: rispondere alla sfida cinese e rafforzare l’asse anti Russia le priorità in agenda. Alcaro (Iai): “Mantenere una certa elasticità di posizioni con Mosca può essere un vantaggio per la coalizione transatlantica”

I ragazzi del Covid. Generazione smarrita senza presente

Il Coronavirus ha rubato il futuro. Ma a quanti ha sottratto il presente? Cifre non meno considerevoli. E per non restare nel vago, diciamo che ai diciottenni, ma anche ai più giovani, dei quali non parla quasi nessuno, il morbo ha portato via la vita pur facendoli restare fortunatamente tra di noi. Il commento di Gennaro Malgieri

Anchorage, summit Usa Cina

Se il ponte tra Usa e Cina è il clima (via Italia)

Se il summit di Anchorage ha evidenziato le tensioni tra le due superpotenze, la crisi climatica potrebbe rivelarsi l’unico punto di caduta. Ecco perchè il G20 a guida italiana potrebbe rivelarsi decisivo per il clima

Uiguri, manipolazione delle notizie e famiglie separate

Accuse incrociate alla Cina sulla situazione degli uiguri dello Xinjiang. Il Washington Post ha puntato il dito contro il sistema di limitazione del flusso di informazioni sulla regione, mentre Amnesty International ha pubblicato un report sulle famiglie uigure separate a forza e bambini costretti negli orfanotrofi. Tutto durante la calda giornata dell’incontro fra Usa e Cina in Alaska

Cartelle ma non solo. Il condono di Draghi

Approvato il provvedimento fiscale del decreto Sostegni. Scompariranno solo le cartelle dal 2000 al 2010 compreso, con un tetto fino a 5 mila euro, e non al 2015 come nelle ipotesi precedenti, e solo nel caso in cui i debitori abbiano un reddito 2019 fino a 30 mila euro

Draghi. I 40 giorni che cambieranno l'Italia

Scrivere il Recovery plan da inviare a Bruxelles per attingere ai fondi del Next generation Ue. Lì verrà delineata l’intelaiatura dell’Italia che verrà. E sempre lì verrà travasata la lungimiranza di misure volte a consentire al Paese di riprendere a correre riattivando il volano della crescita e dello sviluppo. Il mosaico di Fusi

Draghi e le prospettive per una forza liberal democratica. L'analisi di Tivelli

Fra i diversi fattori politici innovativi rispetto ai quali il governo Draghi ha svolto di fatto una funzione di catalizzatore, c’è un terzo fattore che mi sembra meriti un’attenzione maggiore di quella che ha avuto sin qui da parte della stampa. Si tratta della costituzione di una nuova potenziale forza politica

×

Iscriviti alla newsletter