Skip to main content

L’ennesima battuta d’arresto su AstraZeneca arriva da oltreoceano, dove il vaccino anglo-svedese è ancora al vaglio delle istituzioni. Stanotte un organo di controllo ha espresso riserve nei confronti dei risultati dei test clinici. La preoccupazione è che i dati su cui sono basati potrebbero essere obsoleti.

Ieri AstraZeneca ha pubblicato i risultati della “fase 3” (test di massa) condotta negli States. Questi hanno attestato un’efficacia pari al 79% e il 100% di riduzione di forme gravi e ospedalizzazioni relative al Covid-19, risultati peraltro superiori alle aspettative.

Qualche ora dopo, una nota viene diffusa nottetempo dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases, il principale istituto di infettivologia statunitense alle dipendenze del Dipartimento della salute federale. Che mette in dubbio i risultati della fase 3, pubblicati dalla casa farmaceutica e confermati da un ente indipendente.

“Il Data and Safety Monitoring Board (Consiglio di monitoraggio dei dati e della sicurezza, ndr) ha manifestato la preoccupazione che AstraZeneca possa aver incluso informazioni obsolete nei [risultati pubblicati], che potrebbero aver dato una visione incompleta dei dati relativi all’efficacia”, si legge nella nota. “Esortiamo [AstraZeneca] a lavorare con il DSMB per revisionare i dati relativi all’efficacia e assicurare che i dati più accurati e aggiornati possano essere resi pubblici il prima possibile”.

I dati della fase 3 in questione derivano da uno studio condotto su più di 32.000 partecipanti. In questi casi, l’indicatore “efficacia” fa riferimento alla percentuale di inoculati col vaccino (e non con un placebo, secondo il sistema a doppio cieco) che hanno poi contratto una forma di Covid-19. I risultati americani, come quelli europei, attestano che i vaccinati con AstraZeneca sono completamente protetti da complicazioni gravi e ospedalizzazione.

Non è da escludere a priori l’”effetto psicosi” relativo al vaccino. Il comunicato è “altamente inusuale” per il New York Times. Secondo una fonte della testata americana, l’analisi del DSMB era già stata posposta varie volte perché l’ente ha chiesto rapporti aggiornati a coloro che gestivano i dati dei test AstraZeneca. Ed Eric Topol, un esperto di test clinici intervistato dal NYT, ha detto che la frizione pubblica tra lo sponsor di uno studio e il consiglio di monitoraggio, enti che di solito lavorano a stretto contatto, “è altamente irregolare. “Non ho mai visto niente di simile”, ha detto, “è molto, molto preoccupante”.

Questo sviluppo equivale all’ennesimo schiaffo in faccia al vaccino AstraZeneca, la cui reputazione è stata minata per via della sospensione temporanea e precauzionale a cui è stato soggetto. Alla preoccupazione di chi ne correlava l’inoculazione a rarissimi casi di trombosi l’ente regolatore europeo, EMA, ha risposto che non esiste un nesso causale dimostrato tra i due eventi. Però la farmacovigilanza in atto ha preoccupato i cittadini: secondo sondaggi recenti, un italiano su tre non si farebbe iniettare il vaccino AstraZeneca.

“Stiamo lottando da mesi per ripristinare e alimentare la fiducia delle persone nella scienza, nei vaccini, nelle competenze. E rischiamo di buttare tutto giù per un sospetto, tra l’altro, non confermato da alcuna evidenza”, ha scritto pochi giorni fa su Formiche.net l’ex direttore generale dell’Aifa (Agenzia Italiana del farmaco), Luca Pani.

Lunedì la casa farmaceutica ha fatto sapere che avrebbe continuato ad analizzare i dati nuovi in America, per poter arrivare all’approvazione di emergenza nelle prossime settimane. Difficile che l’approvazione del vaccino AstraZeneca aiuti la campagna vaccinale statunitense per via delle tempistiche; secondo la Casa Bianca, entro maggio ogni americano che desidera vaccinarsi avrà avuto accesso a uno dei tre vaccini già approvati.

Una conferma della FDA (Food and Drug Administration, equivalente di EMA) potrebbe però aiutare a restaurare la fiducia nel vaccino AstraZeneca, approvato in oltre 70 Paesi e al centro di svariate campagne vaccinali importanti, tra cui quella di Londra, che ne ha utilizzato più di 11 milioni di dosi. Le autorità sanitare ed istituzionali della Regina incoraggiano l’utilizzo del vaccino. La dottoressa Margaret Harris, portavoce dell’OMS, ha detto che il siero è “eccellente”.

AstraZeneca non trova pace. Oggi arriva lo schiaffo degli scienziati americani

Schiaffo americano al vaccino AstraZeneca a poche ore dalla pubblicazione dei risultati dei test clinici per l’autorizzazione negli States. Secondo un consiglio di monitoraggio i dati rischiano di essere obsoleti. Ma la dinamica degli annunci è “altamente inusuale”

draghi piano vaccinale

Draghi alle prese col piano vaccinale. L'agenda di oggi

Mario Draghi è alle prese con il rebus del piano vaccinale: la centralizzazione appare necessaria alla luce delle difficoltà di alcune regioni, l’equilibrio tra Stato e territori in questa battaglia deve pendere, secondo il premier, necessariamente per la massima efficacia e concretezza del percorso che deve portare l’Italia tutta verso l’immunità. L’agenda di oggi martedì 23 marzo

Una strategia africana per l'Italia. Guerini a Gibuti secondo Silvestri

L’Italia alla ricerca di una strategia africana, con la visita del ministro Lorenzo Guerini a Gibuti, ormai il maggior crocevia militare internazionale dell’intero continente. L’analisi di Stefano Silvestri, direttore editoriale di AffarInternazionali e consigliere scientifico dell’Istituto affari internazionali (Iai)

Infrastrutture sostenibili. Il banco di prova della politica economica

La sfida degli investimenti riguarda tutti i Paesi, che si confrontano con il problema di rinnovare e innovare il loro parco infrastrutturale secondo le nuove modalità tecnologiche e, allo stesso tempo di assicurarsi uno sviluppo sostenibile. L’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo, professore di politica economica all’Università di Tor Vergata e membro del Gruppo dei 20 – Revitalizing anaemic Europe

L'Italia tornerà a vincere all'estero. Ecco dove e perché. Parla Alfonso (Simest)

Intervista al ceo di Simest, polmone dell’export italiano nel mondo: la pandemia ha ridisegnato i mercati e riscritto nuove regole, in futuro bisognerà puntare ai contesti più dinamici come Medio Oriente, India e Sud America. La Cina non sarà più la fabbrica del mondo. L’Italia esporta benessere e saper vivere, elementi di cui il globo non può fare a meno

Di Maio, Blinken e il commercio internazionale

Riunione dei ministri degli Esteri della Nato, dove Luigi Di Maio ha incontrato il nuovo Segretario di Stato americano, Antony Blinken. Un primo importante faccia a faccia tra due differenti personalità

Sputnik è il passato. Ecco i vaccini su cui l'Italia dovrà investire. Colloquio con Guido Rasi

L’accordo tra Sputnik e la Regione Lazio, oltre a essere stato sconfessato dal commissario Breton, è anche miope in termini scientifici: il futuro sono i vaccini a mRna, inutile spendere risorse (e capitale politico) in un’alleanza con la Russia. Guido Rasi, già direttore generale dell’Ema, spiega come si potrà riconvertire la produzione a medio e lungo termine

L'intelligence celebra i suoi caduti e istituisce un premio alla memoria

Il 22 marzo è la giornata della memoria per i caduti nel mondo dell’intelligence. Uomini e donne al servizio dello Stato che hanno perso la vita in missione. Così il comparto degli 007 italiani li ricorda. E lancia un premio in onore di Pietro Antonio Colazzo

Covid-19, arrivate a Roma altre 333.600 dosi del vaccino Moderna. Il video

Covid-19, arrivate a Roma altre 333.600 dosi del vaccino Moderna [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=WTwypbxJcdk[/embedyt] Pratica di Mare, 22 mar. (askanews) - Il 20 marzo è arrivato presso l'Hub nazionale della Difesa allestito presso l'aeroporto militare di Pratica di Mare, alle porte di Roma, il secondo carico di vaccini Moderna, per un totale di 333.600 nuove dosi. Nonostante i ritardi nella somministrazione dei…

Usa, Cina ed Europa. La partita dell’Africa secondo Prodi

Quale postura dovrebbe tenere l’Europa in Africa? Ecco cos’ha detto l’ex premier intervenendo al Premio Ispi 2021 in memoriam all’ambasciatore Luca Attanasio

×

Iscriviti alla newsletter