Skip to main content

Il presidente eletto Joe Biden ha presentato un suo piano da 1.900 miliardi di dollari per combattere la pandemia di Covid-19 e gli effetti sull’economia. “Dobbiamo agire e agire subito, non possiamo aspettare”, dice Biden: “In gioco, c’è la salute del nostro Paese”.

La pandemia è fuori controllo negli Stati Uniti, dove il numero dei decessi e dei contagi giornalieri è elevatissimo: alla mezzanotte di ieri sulla East Coast, la John’s Hopkins University contava oltre 23.313.000 contagi nell’Unione e quasi 388.700 decessi. Ai ritmi attuali, il 20 gennaio, nell’Inauguration Day, le cifre supereranno rispettivamente i 24 milioni e i 400 mila.

Il piano presentato ieri è la prima iniziativa legislativa di Biden e sarà il suo primo test al Senato, dove i tempi dell’esame del provvedimento sono però incerti. Il dibattito sul piano potrebbe infatti intrecciarsi con il processo sull’impeachment a Donald Trump e subire rallentamenti. Biden auspica che il Senato possa gestire i due temi in parallelo e invita all’unità, necessaria – sostiene – “per fare quello che serve al Paese”.

L’annuncio del piano e l’invito all’unità arrivano mentre sono diffuse le preoccupazioni di sicurezza per la cerimonia di insediamento del nuovo presidente: 20 mila gli uomini della Guardia Nazionale mobilitati, parte dei quali acquartierati dentro il Congresso.

L’Fbi ha lanciato il suo allarme, dopo che gli agenti federali hanno tracciato in rete grande agitazione e convulsi preparativi intorno all’evento. Biden stesso è stato costretto a cambiare programma: non arriverà a Washington in treno da Wilmington nel Delaware, come aveva previsto.

Alla Casa Bianca, intanto, fonti riferiscono ai media di un Trump che scarica la sua rabbia su quanti gli stanno intorno e che esclude di dimettersi perché ormai convinto che il suo vice Mike Pence, divenuto presidente, non gli concederebbe la grazia – che lui valuta se auto darsi -. Il magnate, inoltre, non vuole sentire paragoni con Richard Nixon, dimessosi per lo scandalo Watergate.

Biden offre di sé un’immagine calma e risolute e, presentando il piano, non accenna né a Trump né all’impeachment, ma critica il programma di vaccinazioni in atto, e rimanda tutti a mercoledì 20, quando “inizieremo un nuovo capitolo. Io e Kamala Harris faremo il nostro meglio”.

Sui vaccini – dice – bisogna accelerare: più velocemente si procede, “prima ci lasciamo la pandemia alle spalle”. E promette 100 milioni di dosi di vaccini nei suoi primi 100 giorni di presidenza, cioè un milione al giorno.

Dei 1.900 miliardi, circa 160 saranno destinati alle vaccinazioni e ai test, 1.000 andranno ai cittadini e 440 alle imprese. Aiuti in arrivo anche per gli Stati e le Amministrazioni locali, cui Biden destina 350 miliardi. L’iniziativa include anche una misura attesa dalla sinistra del partito democratico, cioè l’aumento del salario minimo a 15 dollari l’ora.

Il provvedimento presentato, destinato al ‘salvataggio’ dell’economia, è solo il primo dei due pilastri della strategia economica dell’Amministrazione Biden.

Dopo ci sarà infatti un piano per la ripresa, che guarda più a lungo termine e prevede investimenti nelle infrastrutture e nella green economy. Ammettendo che sono misure costose, Biden dice: “I benefici superano i costi … Useremo i fondi dei contribuenti per ricostruire l’America” e ridurre le disuguaglianze che la pandemia ha acuito.

 

Allarme Fbi. Ecco cosa si rischia all'Inauguration Day di Biden

Allarme Fbi: l’Inauguration Day di Joe Biden, il 20 gennaio, è a rischio sicurezza. Sulla rete si organizzano i fanatici e Biden è costretto a cambiare i piani. Il punto di Giampiero Gramaglia

La Germania sceglie Iveco (Defence). Il maxi contratto per veicoli militari

La Bundeswehr rinnova la sua flotta logistica con il contratto assegnato a Iveco Defence Vehicles per 1.048 veicoli logistici Trakker. L’azienda di Bolzano dovrà fornire tra il 2021 e il 2028 oltre mille camion per il trasporto container Trakker 8×8 dotati di cabine protette all’avanguardia

Cdu, il grande stallo. Perché Merz, Laschet e Röttgen rallentano

Una corsa sul filo per i tre candidati alla guida della Cdu, Merz, Laschet e Rottgen. Tanto che per il cancellierato i bookmakers iniziano a guardare fuori dal partito. E il bavarese Markus Söder spicca il volo. La nota da Berlino di Sveva Biocca

IL RACCONTO DELLA PITTURA ITALIANA : UNA COMPLETA "GEOGRAFIA" DELL'ARTE

Divulgativo e accademico. Appassionante e completo. Ci sono libri che indagano con competenza universi i quali, sebbene siano già conosciuti, ne chiariscono aspetti che dal dettaglio approdano in primo piano. Leggere il volume di Stefano Zuffi "Il Racconto della Pittura Italiana. Da Giotto a Caravaggio" edito da Hoepli è stata una esperienza davvero coinvolgente poiché raccontare l'arte in maniera chiara e…

Merz

Dopo Merkel? Merz. Ploß (Cdu) spiega perché

È ancora in corsa per vincere e guidare la Cdu, ha perso di un soffio contro Akk due anni fa. Friedrich Merz può essere la sorpresa del congresso democristiano tedesco, spiega il collega di partito Christoph Ploß. Ecco perché

Biden parte in quarta. 1.900 miliardi per vaccini e poveri d'America

Tra pochi giorni il successore di Donald Trump annuncerà misure per quasi 2.000 miliardi con cui evitare a milioni di americani di finire sulla strada. La svolta sociale rispetto ai piani pandemici di Trump e la fretta per paura che il possibile impeachment blocchi i lavori del Congresso

 

Vaccini, tracciamento e startup. Jonathan Pacifici spiega come Israele ha battuto il virus

Di Jonathan Pacifici

Prima e meglio di tutti Israele ha capito l’importanza di un corretto tracciamento dei dati. Per questo ha vinto la sua battaglia, anche con l’aiuto delle startup. Il saggio “Gli unicorni non prendono il coronavirus, viaggio tra le startup israeliane nell’economia che ha sconfitto il virus”, scritto da Jonathan Pacifici, general manager dei fondi Wadi Ventures e Sixth Millennium

Quando i sindaci si prendono tutta la colpa

Le Regioni danno la colpa allo Stato. Lo Stato alle Regioni. I Comuni alle Regioni e allo Stato. E tutti, con cadenza periodica, danno la colpa all’Europa. Il valzer dei rinfacci non smette mai di riempire la pista da ballo. Forse quelli che riescono a fare meno questo gioco sono i sindaci, che hanno un rapporto diretto con gli elettori.…

Un docente del Mit in manette. Gli Usa temono l’infiltrazione cinese nelle università

Arrestato per frode un professore del Mit di Boston che non aveva dichiarato finanziamenti dal governo di Pechino. Per gli inquirenti ha agito con lealtà verso il Dragone. L’allarme Fbi: apriamo un’indagine di controspionaggio cinese ogni 10 ore

Il digitale che c’è e il digitale che serve. Scrive Santoni (Cisco)

Di Agostino Santoni

Se la pandemia ha messo in risalto l’importanza del digitale ci ha anche ricordato la necessità di un digitale inclusivo e accessibile a tutti, che possa garantire un ritorno alla vita lavorativa in presenza sicuro agevolando anche lo smartworking. L’analisi di Agostino Santoni, ad di Cisco Italia e vicepresidente Cisco, Sud Europa

×

Iscriviti alla newsletter