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“Il compito non è prevedere il futuro ma di consentirlo”, ridice la Lagarde dopo averlo detto De Saint-Exupéry; poi ci metti il carico da undici con il dettame della NPL: “Ognuno fa il meglio che può con le risorse che ha a disposizione”.
Bene, di questi tempi grami, andiamo a vedere le carte.
La Francia si schiera contro il “Black Friday”. Si, quel “venerdì nero” degli acquisti scontati che negli Stati Uniti segue il giorno del Ringraziamento e da’ il via allo shopping natalizio. A fare il primo passo, per limitare questo fenomeno del marketing dilagato anche in Europa, sono i deputati della commissione per lo Sviluppo sostenibile dell’Assemblea nazionale francese che hanno approvato un emendamento per introdurre il divieto delle campagne promozionali, legate al “Black Friday”, stoppando magari Amazon e soci.
Signori, la pandemia da Covid-19 ha avuto importanti ripercussioni sugli aspetti della vita quotidiana delle persone in tutto il mondo.
Giust’appunto, pure la necessità di rivedere le proprie spese e l’accesso limitato ai negozi fisici. Questo dicono i risultati di una nuova indagine condotta da Kaspersky che ha rivelato che l’82% della gente, durante il Black Friday, sembra disposta a condividere i propri dati personali, come indirizzo email e numero di telefono, in cambio di offerte e sconti.
Essì, questo accade quando i consumi continuano a diminuire. In Italia segnano in ottobre una flessione peggiore dei mesi precedenti, complici le restrizioni adottate nel mese da ristoranti, bar e negozi non alimentari oltre che dei centri commerciali nei week-end. Secondo l’Osservatorio permanente Confimprese-EY i consumi sono scesi a ottobre del 24,7%, rispetto allo stesso mese del 2019.
Tatatà: Frenano, inevitabilmente, pure fatturato e ordinativi dell’industria a settembre. L’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca in termini congiunturali del 3,2%, interrompendo la dinamica positiva registrata nei quattro mesi precedenti.
Orbene, dopo aver messo le carte in tavola, occorre giocarle.
Eggià, con il Natale alle porte, sono molte le persone che stanno pensando a come massimizzare i risparmi senza rinunciare ai regali. Vendere al meglio le scarse risorse. Si, più son scarse, più valgono; più s’ha d’alzare il prezzo per poter averle e disporne!
Beh, in questo può stare il modo di poterci consentire il futuro; ben altro che prevederlo!

Mauro Artibani, l’economaio
https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

Il futuro non s'ha da prevedere; tocca consentirlo!

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classe dirigente

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