Skip to main content

Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha partecipato ai Dialoghi Mediterranei, organizzati dalla Farnesina e dall’Ispi a Roma, tracciando una linea chiara sul ruolo dell’India in un mondo caratterizzato da instabilità e incertezze. La sua presenza a questo forum, seguita dalla partecipazione al G7 di Fiuggi, non è solo un segnale di relazioni rafforzate con l’Italia, ma anche un riflesso dell’ambizione dell’India di consolidarsi come attore di primo piano nello scenario internazionale.

L’appello alla diplomazia: dall’Ucraina al Medio Oriente

Jaishankar ha ribadito la posizione dell’India sul conflitto in Ucraina, sottolineando che la violenza non potrà mai portare a una soluzione duratura. “È imperativo parlare del conflitto in Ucraina”, ha dichiarato il ministro. “Stiamo entrando nel terzo anno, e nessuna soluzione sarà possibile dal campo di battaglia. L’India ha sempre sostenuto il dialogo, questa crisi non si può risolvere con la violenza ma con la diplomazia”.

Il ministro ha sottolineato l’impegno personale del primo ministro Narendra Modi: “Modi ha dialogato personalmente con i leader di Russia e Ucraina. Crediamo che bisogna trovare un territorio comune e tutti abbiamo questa responsabilità”. Un messaggio che, secondo Jaishankar, trova eco soprattutto nei Paesi del Sud del mondo, maggiormente colpiti dalle conseguenze indirette del conflitto.

Riguardo al Medio Oriente, Jaishankar ha espresso una condanna chiara contro ogni forma di violenza. “La situazione è piuttosto preoccupante, per quanto è già successo e quanto potrebbe accadere”, ha affermato. “L’India condanna il terrorismo e la violenza, il diritto internazionale non può essere accantonato”. Sul futuro della regione, ha aggiunto: “Sosteniamo un cessate il fuoco. Sul lungo termine è imperativo parlare del futuro del popolo palestinese: l’India sostiene una soluzione a due stati”.

Imec: un modello di connettività

Uno dei temi centrali del discorso di Jaishankar è stato il potenziale trasformativo dell’India-Middle East-Europe Economic Corridor (Imec), descritto dal ministro come un punto di svolta per la connettività globale. “Il Mediterraneo presenta sia opportunità che rischi in un mondo incerto e volatile. La connettività sarà il nuovo elemento della relazione con l’India. L’Imec può cambiare le carte in tavola”.

Nonostante le complicazioni derivanti dai conflitti in corso, il ministro ha evidenziato i progressi del progetto: “Sul versante orientale, soprattutto tra India, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, l’Imec sta procedendo”. Ha poi richiamato l’attenzione sul formato di cooperazione I2U2, che coinvolge India, Israele, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, affermando che “questo formato dovrebbe essere più attivo nei tempi a venire”.

L’India e il Mediterraneo: un legame sempre più stretto

Il Mediterraneo rappresenta un’area strategica per l’India, come dimostrano gli scambi commerciali e la presenza della diaspora indiana. “L’interscambio con Paesi del Mediterraneo raggiunge gli 80 miliardi all’anno e nell’area c’è una diaspora di circa 460mila indiani, il 30% in Italia”, ha ricordato Jaishankar. Il legame si estende anche ai Paesi del Golfo, con un interscambio commerciale che varia tra i 160 e i 180 miliardi di dollari all’anno.

La visita di Jaishankar in Italia e la sua partecipazione al G7 dimostrano non solo la solidità dei rapporti bilaterali, ma anche la crescente centralità dell’India in un contesto internazionale sempre più multipolare. Attraverso iniziative come l’Imec e la promozione del dialogo e della diplomazia, Nuova Delhi si pone come un ponte tra regioni, pronto a contribuire alla stabilità globale.

Dialogo e diplomazia. Così il ministro Jaishankar detta la via indiana al G7

Dal Med, il ministro Jaishankar sottolinea ruolo e visione dell’India riguardo agli affari globali. Il capo della diplomazia di New Delhi setta il tono con cui partecipa adesso al G7 ministeriale che l’Italia ospita a Fiuggi

Roma-Londra-Tokyo, il triangolo Gcap sotto i riflettori al G7 di Fiuggi

Unità e valori condivisi al centro della ministeriale Esteri di Anagni e Fiuggi, ultimo incontro del G7 sotto la presidenza italiana. Sullo sfondo, il triangolo Italia-Regno Unito-Giappone, rafforzato dal Global Combat Air Programme e da nuove intese per la sicurezza e la difesa

Ecco i 21 siti Unesco per il rilancio culturale della Turchia

Di Paolo Bozzacchi

Dai misteri del Neolitico alle testimonianze dell’Impero Ottomano, questi siti rappresentano un viaggio nella storia del mondo e dell’umanità e un’occasione unica per esplorare il cuore della civiltà. La strategia della Turchia punta su sostenibilità e innovazione, e il Paese sta ridefinendo il suo ruolo nel panorama turistico globale, attirando sempre più visitatori da tutto il mondo

Med Dialogues, per il futuro serve una politica energetica comune

Iniziati oggi i Med Dialogues dell’Ispi. Il viceministro degli Esteri Cirielli: “Nonostante il fiume di denaro verso l’Africa dall’Occidente i risultati non ci sono stati: se cresce l’Africa cresce l’Europa e cresce anche il Medio Oriente”

La storia dell'Occidente nel rapporto tra Vaticano e Intelligence

“Il Vaticano e l’Intelligence. Osservatore osservato nella storia politica della Santa Sede”. È questo il titolo del convegno che ha inaugurato la XIV edizione del master in Intelligence dell’Università della Calabria. La giornata è stata aperta dai saluti del senatore accademico Luciano Romito ed è stata introdotta dal direttore del master e presidente della Società Italiana di Intelligence, Mario Caligiuri

Stop ai conti russi in Cina. Altro biscotto del Dragone a Mosca

Dopo aver impedito le transazioni alle cugine russe, ora le banche cinesi hanno cominciato a chiudere molti conti delle imprese dell’ex Urss, per timore delle sanzioni. Ancora una tegola che la dice lunga sull’alleanza tra Mosca e Pechino

Così la Nato si muove tra clima, sicurezza e disinformazione. Parla Palestini

“Ci è stato detto di tutto, in alcune regioni in effetti la narrativa è che il climate change è un’invenzione dell’Occidente per aumentare lo sfruttamento”, spiega Palestini. Anche questo è sicurezza climatica, e tutto è parte della resilienza con cui la Nato affronta le sue attività

Contro i droni ucraini Mosca punta sui lanciafiamme. Ecco come

La Russia ha dispiegato un drone equipaggiato con lanciafiamme per contrastare i “Dragon drones” di Kyiv. Ma oltre l’effetto scenico, potrebbe esserci una carenza di efficacia operativa

Ucraina, Gaza, Africa. Cosa ha detto Tajani all'apertura dei Med Dialogues

Di Antonio Tajani

“Le vostre discussioni arricchiranno il G7 offrendo spunti, punti di vista, prospettive nuove che saranno molto importanti per i nostri lavori. Vogliamo essere all’altezza della sfida della pace, del dialogo e della crescita. Lo faremo con l’orgoglio di una diplomazia che costruisce ponti e vuole aprire sempre nuovi canali di dialogo”. L’intervento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai Dialoghi Mediterranei

 

Chi è Orsi, il nuovo presidente dell'Uruguay erede di Pepe Mujica

Il candidato del Fronte Ampio ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Uruguay. Così la sinistra torna al potere con l’erede di José “Pepe” Mujica. Sfide e priorità del programma di governo

×

Iscriviti alla newsletter