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Il padre e il figliol prodigo. Beppe Grillo abbraccia Davide Casaleggio. Il guru e fondatore del Movimento Cinque Stelle appare in videocollegamento a Bruxelles a parlare di democrazia diretta, dunque di Rousseau, di fronte al presidente del Parlamento europeo in quota Pd David Sassoli e al consigliere di Giuseppe Conte, il belga Gunther Paoli.

Mentre nel Movimento si prepara la resa dei conti, fissata questo giovedì nell’Aula dei gruppi parlamentari a Montecitorio, dove si attende un’Assemblea a dir poco esplosiva, ci pensa il padre nobile a provare a ricucire lo strappo più grande. Quello fra Casaleggio Jr e Luigi Di Maio, fra il figlio del guru (Gianroberto), ormai messo ai margini dai vertici e sempre più critico dell’esperienza rossogialla, e il ministro degli Esteri che invece, non senza qualche difficoltà, tiene la barra dritta e di quell’alleanza si fa garante.

Quando Grillo a Bruxelles difende la piattaforma online del Movimento, un esperimento “interessante”, dove “un cittadino può interferire, può dire, votare a tutti i livelli, ma può anche consigliare, dare un consiglio su una legge che riguarda la sua professione”, difende Casaleggio. Cioè fa l’esatto contrario di quello che, a favor di microfoni, dice di fare: tenersi lontano dalla “guerra fra bande” (copyright Roberto Fico) esplosa fra i pentastellati. Un riavvicinamento che, dicono le cronache di palazzo, sarebbe iniziato la scorsa settimana con un faccia a faccia insieme al presidente dell’Associazione Rousseau. Obiettivo: calmare gli animi dopo quella lettera al vetriolo ai parlamentari morosi che ha chiamato allo scoperto in tanti fra i portavoce.

Difficile che il ramoscello d’ulivo del fondatore, in questi mesi grande assente dalle beghe interne salvo qualche raro, criptico intervento sul suo blog, basti a placare le acque. La festa gaia per quel travolgente Sì al referendum sul taglio dei parlamentari è finita presto. Quando cioè Alessandro Di Battista, outsider ma neanche troppo, ha sganciato la bomba con una diretta Facebook. Riassunto: non c’è nulla da esultare per 8 milioni di voti persi alle regionali, quel sì non è solo del Movimento, e in Campania i grillini hanno preso il 10%, con “un ministro degli Esteri campano”.

Una doccia fredda che riporta alla realtà, quella di una polveriera agitata, altro che placata, dal voto di lunedì. Il rullo di tamburi è iniziato questa mattina, quando Carla Ruocco ha ammesso che “il rischio di scissione c’è”, “molti non si sentono valorizzati”. Quella parola, adesso, non è più un tabù. Palla al centro, si riparte dall’adunata alla Camera. Certo le premesse non sono le migliori. Proprio in queste ore, si inseguono voci di un possibile forfait di Vito Crimi, il capo politico che in mano si ritrova il cerino della debacle alle regionali. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Così Grillo prova (da Bruxelles) a salvare il Movimento

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Libia, Ankara e Il Cairo d’accordo sull’intesa

Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Serraj, si è incontrato oggi e ieri con il presidente del Consiglio consultivo di Stato, Khaled Al-Mishri, a Istanbul. Formalmente insieme per discutere questioni legate alla Banca centrale, i due sono in Turchia per una riunione molto politica convocata dalla presidenza di Recep Tayyp Erdogan. Quello che ne esce è un comunicato congiunto in cui…

La rivoluzione dei dati arriva dallo Spazio. Ecco Cleos, il mercato digitale di eGeos

Una piattaforma web di intelligenza artificiale che adatta al cliente soluzioni di geo-informazione. È Cleos, il marketplace digitale sviluppato da eGeos, la joint venture tra Telespazio e Agenzia spaziale italiana (Asi) attiva da oltre dieci anni nella commercializzazione di dati spaziali in tutto il mondo. La piattaforma è stata presentata oggi con un grande evento web, presieduto da Paolo Minciacchi,…

Perché FI e FdI pressano il governo sui pescatori rapiti da Haftar

La situazione dei pescatori delle due imbarcazioni siciliane sequestrate dalle forze del capo miliziano ribelle Khalifa Haftar, signore della guerra dell'Est libico, è tutt'altro che risolta nonostante l'impegno della Farnesina. I 18 uomini, dieci italiani e altri otto nordafricani impiegati in Sicilia, è legata a una prova di forza e rappresaglia di Haftar contro il nostro Paese – che un…

Rimpatri no, solidarietà sì. Perché sull'immigrazione il compromesso è difficile

Rimpatri obbligatori no, solidarietà obbligatoria sì: come al solito il diavolo si nasconde nei dettagli. La riforma delle politiche migratorie dell’Unione europea, che dovrà sostituire il regolamento di Dublino, presenta molte novità che dovranno superare lo scoglio dei singoli Stati membri e certamente il dibattito non sarà facile. LA PROPOSTA Nella proposta del “Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo” presentata…

Bielorussia, chi protesta per l'insediamento di Lukashenko

Nonostante tutte le ombre, il presidente uscente Aleksandr Lukashenko si è insediato in Bielorussia. La cerimonia si è svolta al Palazzo dell'indipendenza di Minsk, senza grandi annunci e a porte chiuse. L’evento è stato addirittura anticipato  di diverse settimane, a causa delle proteste e l’ambiente di instabilità. Dal 9 agosto, giorno del voto, le denunce sulle irregolarità nel processo elettorale…

Mes, decreti sicurezza, riforma elettorale. Pittella (Pd) presenta il conto del Sì

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