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La notizia è che Donald Trump – in caso di vittoria alle presidenziali – darà un incarico di governo ad Elon Musk e che il proprietario di X (ex Twitter) ha accettato la sua proposta.

La domanda, invece, è la seguente: come si concilia questa scelta di Trump con l’amore di Elon Musk per la Cina e con le sue relazioni particolari con i vertici del Partito Comunista Cinese?

La rivista britannica The Spectator in uscita questa settimana dedica un lungo articolo alla “love story” tra Musk e il Dragone sottolineando in particolare la sua amicizia con il premier cinese Li Qiang sin dai tempi in cui quest’ultimo era il segretario del PCC di Shangai.

La posizione filocinese dell’amministratore delegato di Tesla appare in evidente contraddizione con la politica di Donald Trump che da anni accusa Pechino di aver rubato milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti, per non parlare della sua durissima polemica sulle origini del Covid a Wuhan.

Mentre Elon Musk si fa paladino del free speach negli Stati Uniti, non ha mai detto una parola contro la censura e la mancanza di libertà di informazione in Cina; come se non bastasse ha anche aperto una sede nello Xingiang dove gli uiguri sono costretti al lavoro forzato.

Nelle ultime settimane, invece, Donald Trump ha ribadito le sue posizioni anticinesi promettendo di innalzare al 60% i dazi sulle importazioni dalla Cina e ha accusato accusato il Presidente Joe Biden di non averle aumentate abbastanza.

Il dossier Cina è peraltro uno dei temi centrali nel duello tra Donald Trump e Kamala Harris.

Il prossimo 23 settembre il presidente del Consiglio Giorgia Meloni riceverà proprio da Elon Musk a New York un premio assai prestigioso conferitole dall’ Atlantic Council: il Global Citizen Award.

Il prossimo appuntamento di New York costituisce una promettente opportunità per i giornalisti per chiedere a Elon Musk cosa pensa della Cina e se per caso ha cambiato idea.

Musk - X

Come si conciliano le visioni di Musk e Trump sulla Cina. Il commento di Mayer

La rivista britannica The Spectator dedica un lungo articolo alla “love story” tra Musk e il Dragone sottolineando in particolare la sua amicizia con il premier cinese Li Qiang sin dai tempi in cui quest’ultimo era il segretario del PCC di Shangai. Il commento di Marco Mayer

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