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Il caccia più letale mai costruito. È con queste parole che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dato l’annuncio sull’assegnazione a Boeing del contratto per lo sviluppo del caccia di sesta generazione dell’US Air Force, denominato F-47. L’annuncio, dato insieme al segretario alla Difesa Pete Hegseth e al capo di Stato maggiore dell’Usaf, generale David Allvin, segna una svolta nel programma Next-generation air dominance (Ngad), dopo mesi di incertezze legate ai vincoli di bilancio e alle revisioni strategiche. Il contratto arriva a stretto giro dai briefing dedicati al programma Ngad richiesti dallo stesso presidente Trump alla US Air force e US Navy.

L’F-47 si è imposto in una gara valutata in almeno venti miliardi di dollari e che porterà a ordini per centinaia di miliardi nel corso della sua vita operativa. Il costo stimato per ogni velivolo si aggira intorno ai trecento milioni di dollari. L’ex segretario dell’Aeronautica, Frank Kendall, era pronto ad annunciare il vincitore alla fine del 2024, ma ha preferito lasciare la decisione alla nuova amministrazione per ulteriori verifiche. Questo suggerisce che la scelta fosse già stata delineata, ma si attendeva l’approvazione politica prima dell’ufficializzazione.

Il programma Ngad, l’equivalente a stelle e strisce del nostrano Gcap, rappresenta la spina dorsale della ricerca e sviluppo per il caccia di sesta generazione per le forze aeree degli Stati Uniti. Per il programma è stata avanzata una richiesta di budget di 19,6 miliardi nei prossimi cinque anni, ma il Congresso ha già proposto un taglio di 325 milioni di dollari per l’anno fiscale 2025, giustificandolo come un “aggiustamento classificato”, che ridurrebbe i fondi disponibili a 2,4 miliardi.

Ngad nasce con l’idea di superare il modello tradizionale di sviluppo dei caccia, abbracciando la cosiddetta Digital century series, un approccio che punta su sviluppo agile, architettura modulare e ingegneria digitale avanzata, con l’obiettivo di produrre nuovi velivoli ogni otto anni e sostituirli ogni sedici, senza necessità di aggiornamenti a metà vita. Il programma ha subito una revisione profonda nel 2024, con Kendall che ha imposto una “pausa strategica” per valutare il ruolo del caccia pilotato all’interno di un ecosistema che comprende velivoli senza pilota come i Collaborative combat aircraft (Cca). Il timore del Pentagono era che i costi elevati potessero rendere l’Ngad insostenibile senza una distribuzione più ampia delle capacità tra piattaforme diverse.

La decisione di procedere con un caccia pilotato di nuova generazione conferma l’importanza di una capacità di penetrazione avanzata in ambienti contestati, come sottolineato dal generale Allvin. Il concetto di Penetrating combat aircraft, emerso già nello studio Air Superiority 2030 del 2016, continua a essere centrale nella strategia dell’Usaf. Ora resta da vedere come Boeing svilupperà il suo F-47 per rispondere alle esigenze operative, e se il programma saprà bilanciare l’ambizione tecnologica con la sostenibilità economica. Con il vertice Nato in arrivo e la crescente attenzione verso il dominio aereo, il futuro dell’F-47 sarà cruciale per mantenere la superiorità strategica degli Stati Uniti nei cieli del XXI secolo.

Il caccia del futuro Usa ha un nome. Trump annuncia l’arrivo dell’F-47

Boeing si aggiudica il contratto del programma Next-generation air dominance (Ngad) per lo sviluppo del caccia di sesta generazione per le forze aeree Usa. Si chiamerà F-47, e il progetto punta su innovazione digitale e capacità di penetrazione avanzata per assicurare agli Stati Uniti il domino aereo nel XXI secolo

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