Il ‘piano di pace del Secolo’, come, con la consueta modestia, lo definisce Donald Trump. Oppure, il ‘tradimento del Secolo’, come lo bollano su lunghezze d’onda analoghe tutti i palestinesi e l’Iran e i suoi affiliati nella Regione. Persino la Turchia, un Paese della Nato, anche se sempre di meno, non usa mezzi termini: “Il piano è un’annessione, è nato…
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Il piano di Trump è difficile ma vantaggioso. Nirenstein spiega perché
Addio al controverso piglio che ha prodotto l'accordo di Oslo e le successive premesse legate al falso tema “pace in cambio di terra”. Battezza così il piano di pace americano per il Medio Oriente Fiamma Nirenstein, giornalista, scrittrice e tra le altre cose membro del Jerusalem Center for Public Affairs (Jcpa), che affida a Formiche.net la sua lettura analitica sulla…
Israele e Palestina, ci sono alternative al piano di Trump? Il commento di Bressan (Lumsa)
Ai microfoni di Radio 1, l’ambasciatrice palestinese in Italia e presso la Santa Sede, Abeer Odeh, ha detto che "il piano di Trump in Medio Oriente è già morto perché illegale. Trump fa accordi solo con la componente di destra del governo di Israele, i palestinesi non sono parte del negoziato". È uno dei vari commenti negativi che esce dopo…
Bomba di Handelsblatt su Huawei (che smentisce) e spie cinesi
È il giorno dopo la decisione britannica su Huawei, quello della pubblicazione della toolbox della Commissione europea sul 5G: tutti i fari sono puntati sulla Germania, prossimo Paese europeo chiamato a decidere sul ruolo che il colosso cinese potrà avere nella costruzione dell’infrastruttura tedesca del futuro. E l’Handelsblatt, praticamente Il Sole 24 Ore teutonico, che fa? Spara una notiziona. Il…
La sfida Usa a tutto campo. Il rapporto del Cnas sulla Cina
Rising to the China challenge: renewing American competitiveness in the Indo-Pacific è il titolo di uno studio pubblicato ieri dal Center for a New American Security (Cnas), un think tank statunitense molto sensibile ai temi della difesa e dell’Asia, fondato nel 2007 da Michèle Flournoy e Kurt M. Campbell, due ex membri della precedente amministrazione statunitense, quella guidata dal democratico…
Missioni, Nato e industria. Il ministro Guerini vola al Pentagono
Missioni internazionali, Nato e cooperazione industriale. Sono questi i temi dell'agenda del ministro Lorenzo Guerini, in viaggio verso gli Stati Uniti dove venerdì sarà accolto al Pentagono dal segretario Usa alla Difesa Mark Esper. A oltre due anni dal viaggio americano di Roberta Pinotti, la visita di Stato rappresenta un passaggio importante per l'Italia, per di più in una fase…
Stop al petrolio e nuove armi. Il peso della guerra sui libici
"La situazione in Libia si sta complicando, c'è più preoccupazione" e con il blocco della produzione petrolifera tutto significa “togliere ossigeno alle persone". È un commento che Claudio Descalzi, ad Eni, affida all’Agenzia Dire a margine della presentazione della società con l'Enea per la realizzazione del polo scientifico tecnologico DTT sulla fusione. "Non si possono affamare le persone — continua…
Chi comprerà la compagnia petrolifera del Venezuela?
Il regime di Nicolás Maduro è con l’acqua alla gola. La crisi economica (senza precedenti nella storia dell’America Latina) spinge il governo socialista verso l’ipotesi di privatizzazione della petrolifera statale Petróleos de Venezuela (Pdvsa). La notizia è stata diffusa dall’agenzia Bloomberg, che sostiene come Maduro stia proponendo una forma di privatizzazione del greggio venezuelano, con partecipazioni maggioritarie, per dare il…
Craxi, D’Alema sul banco degli imputati e la Storia. Il commento di Ocone
Perché una Repubblica che da sempre ha negoziato su tutto per due suoi uomini di punta, due grandi statisti, cioè Aldo Moro e Bettino Craxi, si è rifiutata di farlo, mostrandosi, quanto meno, intransigente e disumana? Se lo è chiesto Marcello Sorgi nel suo recente volume, dedicato agli ultimi giorni e alla scomparsa del leader socialista, giusto venti anni fa:…
L'Europa, lo spread e il governo Monti. L'Italia delle bufale secondo Gualtieri e Cottarelli
Poco Pil? Colpa della recessione mondiale. Conti sballati? Colpa delle regole di bilancio troppo severe imposte dall'Europa e dalla Germania. Spread alto? Colpa del Movimento Cinque Stelle o del finanziere George Soros. Tanti giovani disoccupati? Colpa dei troppi sessantenni che ancora lavorano. Ecco a voi l'Italia delle bufale, che pur di non ammettere le propri colpe e i propri fallimenti,…