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Chiamatela come vi piace di più: “covid tax”, “mini patrimoniale”, “contributo di solidarietà” oppure “tassa Robin Hood” con la quale si ruba ai ricchi per dare ai poveri.

Ma comunque oggi in piena emergenza economica da coronavirus prevedere una imposta che colpisca direttamente o indirettamente il patrimonio degli italiani non sarebbe una buona idea. Non lo sarebbe per tanti motivi. Vediamoli:

1) ricordiamoci quanto fatto del 1992 dal Governo Amato, Di notte e quasi di nascosto ci fu un prelievo forzoso del sei per mille su tutti i conti correnti di tutti gli italiani nel tentativo disperato di evitare il crack finanziario della lira dopo il famoso mercoledì nero. Non bastò considerato che la Lira dovette comunque uscire dal “Sistema Monetario Europeo” e poco dopo Amato si dimise

2) reintrodurre adesso una tale misura certificherebbe il fallimento della politica. Signori, non siamo in grado di trovare strumenti alternativi per fronteggiare le enormi spese derivanti da questa situazione eccezionale. Niente Eurobond, niente Mes senza condizioni, niente di niente. Dunque per riempire le casse pubbliche siete tutti chiamati ad “offrire” una parte del vostro patrimonio

3) di tasse patrimoniali “nascoste” ne abbiamo già fin troppe in Italia. L’Imu, la Tasi, il bollo auto, il canone Rai, l’imposta di bollo sul conto corrente e tante tante tante altre. Dovremmo scrivere un altro libro per elencare e descrivere tutte le imposte che di fatto colpiscono il patrimonio degli italiani

4) non dimentichiamo la ingiustizia di fondo insita nel tassare per una seconda volta il patrimonio che, generalmente, è stato accumulato attraverso redditi già assoggettati a prelievo fiscale. Insomma, tassare il patrimonio è come dire ti tasso due volte, prima sul reddito che hai guadagnato questo anno e poi su quello che ti è rimasto dopo la tassazione

5) diciamocelo francamente perché è quello che tutti pensiamo: sarebbe una mossa populista per catturare più voti. Ed in questo momento in cui il Paese dovrebbe marciare unito nella stessa direzione faremmo volentieri a meno di strumentalizzazioni della crisi per fini elettorali

6) farebbe aumentare ancora di più la già altissima pressione fiscale che infatti spinge sempre molti più italiani a spostare i propri capitali dal Bel Paese per indirizzarli verso l’estero nei vari paradisi fiscali. Come biasimare ad esempio il piccolo imprenditore che cerca in tutti i modi di sottrarsi all’oppressione fiscale di uno stato che tassa e tartassa?!

7) in Europa la adottano pochissimi Paesi ed allora sarebbe un ulteriore passo che ci allontanerebbe da quella unione anche fiscale che in molti invocano. Perché forse (?) sino ad oggi la Unione Europea non ha funzionato bene perché è stata semplicemente una unione monetaria e poco di più

8) sarebbe molto complicata da applicare perché la ricchezza liquida risulta più facilmente aggredibile mentre per tutto il resto la musica cambia. E difficoltà di applicazione equivale a dire facilità di elusione

9) rischierebbe di peggiorare ancora di più l’outlook della economia italiana nel lungo periodo disincentivando i risparmi e facendo “ingabbiare” la ricchezza immobiliare con il relativo mercato pronto ad implodere per le inevitabile svalutazioni

10) last but not least creerebbe una rivolta sociale. Nel periodo ribattezzato “Fase 1” bisognerebbe mettere denaro nelle tasche degli italiani e non chiederlo (a proposito, ad un mese dall’inizio dell’emergenza non è ancora arrivato un soldo nonostante la raffica caotica di decreti, circolari, direttive e regolamenti)

No, una imposta patrimoniale adesso non sarebbe per niente una buona idea.

Dieci motivi per cui la Patrimoniale non sarebbe una buona idea

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