Sanofi, gruppo farmaceutico multinazionale presente in circa cento Paesi al mondo, ha ricevuto dalle riviste Formiche e Hcp il premio “Responsabilità sociale” durante gli Healthcare Awards, che si sono tenuti oggi a Bari, per il suo impegno nel migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso iniziative di responsabilità sociale, economica e ambientale
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Sfide globali in sanità. L'impegno di Pfizer
Pfizer, leader mondiale nel settore biofarmaceutico, ha ricevuto dalle riviste Formiche e Hcp il premio “Salute globale” agli Healthcare Awards, che si sono tenuti oggi a Bari, per il ruolo cruciale nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative per affrontare le crisi sanitarie globali
Giorgia Meloni, Fanpage e il precedente di Togliatti. La riflessione di Polillo
Giorgia Meloni nella sua lettera ai dirigenti del partito esprime un giudizio senza possibilità d’appello nei confronti di coloro che hanno indugiato in gesti, parole e comportamenti che poco hanno a che vedere con un movimento che “fin dalla sua fondazione” aveva fatto “la scelta di aprirsi a culture politiche compatibili” con quella di coloro che avevano già “fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista”. Un po’ come accadde quando Togliatti, nel 1946, sconfessò la linea dei gruppi armati del Pci, appoggiati da Pietro Secchia. La riflessione di Gianfranco Polillo
Se Orban riesce a mediare, depotenzia il putinismo. E Meloni... Parla Natale (Statale)
Il viaggio del presidente ungherese in Russia sta facendo discutere e divide gli animi. Il fronte degli “amici” dello zar anche su scala internazionale sta crescendo. Ma se Orban riuscirà a mediare sul conflitto, il putinismo potrebbe essere fortemente indebolito. E potrebbe essere un bene anche per Giorgia Meloni e per l’Italia. Colloquio con Paolo Natale, docente di sociologia politica alla Statale di Milano
Doppi cittadini ai vertici dello Stato? Il dibattito aperto da Bardella in Francia
La proposta del leader della destra francese sui ruoli sensibili in settori come difesa e intelligence ha alimentato il dibattito. Non sembra una strada percorribile, eppure se ne parla. Un modo per rassicurare il comparto e i partner? In ogni caso, c’è un interrogativo strategico per le nostre democrazie, lo stesso che riguarda l’app cinese TikTok
Nuove, vecchie coercizioni cinesi contro Taiwan
Pechino applica la propria legge anche tra le acque di Taiwan e nel Mar Cinese. Coercizioni del Partito a cui Usa e Ue possono rispondere con le Fonops (volendo…)
Il vero significato dello shock francese contro il modello degli enarchi parigini. L'opinione di Tivelli
Il modello italiano (per dirla in breve: meno Stato più società), rispetto al modello francese, basato invece su più Stato meno società, si è dimostrato più capace non solo di reagire agli shock, ma anche di costituzionalizzarli. In Francia, la rivolta contro il tradimento dei chierici certamente si registrerà, in qualche modo, anche al secondo turno. Il candidato premier Bardella è il simbolo di una classe dirigente che non dispone certo del know-how, delle dotazioni da tecnocrati di cui dispone il sistema degli enarchi francesi: più che a un’elezione, siamo di fronte a una rivoluzione silenziosa. Le riflessioni di Tivelli
Le lezioni da trarre in un anno elettorale. Scrive l’amb. Castellaneta
Il Regno Unito ha visto una storica sconfitta dei Tories, nonostante i successi del premier Sunak. In Francia, Macron affronta una situazione tesa con il Rassemblement National. Negli Stati Uniti, Biden rischia la sconfitta nonostante i risultati economici positivi. In Iran, il sistema teocratico mantiene lo status quo. Questi esempi evidenziano la sfida di combinare buona politica e comunicazione efficace, senza cadere vittime di manipolazioni estremiste. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Il dibattito Biden-Trump visto dal Cremlino. La lettura di Pellicciari
Le reazioni russe al dibattito presidenziale Usa rivelano le dinamiche geopolitiche e le strategie del Cremlino. Mentre i media americani criticano Biden, Mosca mantiene una linea editoriale prudente, evitando di attaccare personalmente il presidente. Questa posizione riflette la preferenza di Mosca per interlocutori stabili e chiari. L’analisi di Igor Pellicciari (Università di Urbino)
A Teheran il regime islamico veste Pezeshkian. L’analisi di D’Anna
Nessuno crede al miracolo riformista. La strategia dei guardiani della rivoluzione islamica punta invece a guadagnare tempo e confondere le acque. L’analisi di Gianfranco D’Anna