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L’impatto campagna di disinformazione russa Doppelganger, quella che “clona” media noti e affidabili per creare siti che diffondono fake news e narrative per Mosca, sulle recenti elezioni europee è “difficile da misurare” ma “non ha causato disturbi significativi al normale funzionamento del processo elettorale né ha rappresentato una minaccia sostanziale al processo di voto”. È la conclusione di un rapporto diffuso oggi dalla East StratCom Task Force, struttura del Servizio europeo per l’azione esterna, ovvero la diplomazia dell’Unione europea.

Gli obiettivi principali della campagna Doppelganger, si legge nel documento, sono: la manipolazione dell’opinione pubblica, l’erosione del sostegno all’Ucraina, la creazione di divisioni tra i Paesi che sostengono l’Ucraina, lo sfruttamento delle vulnerabilità politiche e sociali e la promozione delle narrazioni russe.

Francia, Germania, Polonia, Spagna e Italia sono stati i Paesi più interessati. I siti “Lastampa.in” e “Repubblica.in”, creati ad aprile clonando quelli di La Stampa e Repubblica, hanno pubblicato rispettivamente sei e cinque articoli relativi alle elezioni europee su temi divisivi come l’aborto e l’economia, sempre puntando il dito contro l’Unione europea.

Quattro sono le fasi del processo di diffusione della disinformazione. Ecco un esempio su X: un gruppo di account falsi avvia il processo di diffusione pubblicando post originali (un testo, un link verso i siti clonati e un’immagine di anteprima dell’articolo); un gruppo più ampio di account falsi amplifica il messaggio; lo stesso aumentano la portata dei contenuti condividendo i post come commenti per esporli ai follower di account reali; per eludere le restrizioni della piattaforma, gli account falsi pubblicano link che reindirizzano gli utenti attraverso diversi siti web intermedi prima di raggiungere la destinazione finale.

È di ieri l’allarme lanciato da Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica. Di interferenze nell’informazione da parte russa “ve ne sono” anche in Italia, ha spiegato in visita in Moldavia. “Le registriamo, vi sono costantemente e si intensificano nei momenti elettorali, c’è una ampia e diffusa tempesta di disinformazione e fake news”, ha aggiunto. Si tratta, ha continuato, di “falsità volte a destabilizzare e screditare”, di “forme di ostilità inaccettabili che richiederanno regole di comportamento da parte delle istituzioni internazionali che prevedano il rispetto degli altri Paesi”.

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