Skip to main content

Nel cuore della capitale tedesca, i rappresentanti dei governi degli Stati Uniti e della Germania si sono riuniti per discutere e definire le linee guida di una cooperazione bilaterale in ambito spaziale. Si è trattato del primo dialogo spaziale Usa-Germania, un incontro che segna un passo significativo verso una collaborazione sempre più stretta tra due delle potenze spaziali più avanzate al mondo. Tuttavia, l’iniziativa del primo dialogo spaziale Usa-Germania si inserisce in un contesto di cooperazione internazionale ben più ampio, evidenziato dalle intese siglate dagli Stati Uniti con altri paesi europei, come la Francia e l’Italia.

Il dialogo Usa- Germania ha visto la partecipazione di figure di spicco come Robert Habeck, vice cancelliere e ministro dell’economia e dell’azione per il clima della Germania, Chirag Parikh, segretario esecutivo del National space council degli Stati Uniti, Anna Christmann, coordinatrice federale per le politiche spaziali tedesche, e Rahima Kandahari, vice segretario di stato americano per gli affari scientifici e ambientali internazionali.

Le discussioni si sono concentrate su vari temi cruciali. Innanzitutto, entrambe le nazioni hanno condiviso le proprie strategie spaziali nazionali, con particolare attenzione a quella della Germania e al quadro delle priorità spaziali degli Stati Uniti. Questo scambio di informazioni ha permesso di delineare un percorso comune per affrontare sfide globali come la crisi climatica e l’uso sostenibile dello spazio.

Ma la cooperazione in ambito spaziale non si limita solo alla scienza e alla tecnologia. La sicurezza nazionale è stata un tema centrale, con entrambe le parti determinate a rafforzare la collaborazione per affrontare le minacce nello spazio. In particolare, si è discusso dell’importanza di mantenere lo spazio libero da armi di distruzione di massa, in linea con il trattato sullo spazio extra-atmosferico.

Un altro aspetto fondamentale è stato l’approfondimento delle pratiche e delle capacità in materia di sicurezza spaziale nazionale, con un focus sulla crescente minaccia delle tecnologie contro-spaziali. La cooperazione con altri alleati globali è vista come un elemento chiave per garantire l’accesso ai servizi spaziali critici.

Sul fronte della scienza e dell’esplorazione, le discussioni hanno toccato le missioni scientifiche congiunte per comprendere meglio il sistema solare e le origini del nostro universo. La Germania, attraverso la Dlr (agenzia spaziale tedesca), gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dei moduli di propulsione per la navicella Orion della Nasa, parte del programma Artemis, che mira a riportare l’uomo sulla Luna. Le misurazioni del campo gravitazionale terrestre, effettuate tramite la missione GRACE-C, rappresentano un altro esempio di cooperazione fruttuosa tra i due paesi. Queste misurazioni offrono dati preziosi sul ciclo dell’acqua e sui cambiamenti climatici, contribuendo a decisioni politiche informate.

L’importanza dell’osservazione della Terra è stata ribadita, con l’intento di utilizzare le tecnologie satellitari per monitorare i cambiamenti climatici, prevedere i modelli meteorologici e migliorare l’uso delle risorse naturali. La missione Landsat Next è un esempio di come la cooperazione bilaterale possa avanzare la conoscenza scientifica e supportare lo sviluppo socioeconomico e la resilienza climatica a livello globale.

Un ulteriore segno della forte collaborazione è stato il tavolo rotondo commerciale, che ha visto la partecipazione di oltre due dozzine di aziende spaziali private di entrambi i paesi. Questo incontro ha permesso di esplorare nuove opportunità di investimento reciproco e di rafforzare i legami commerciali esistenti.

Allo stesso modo, gli Stati Uniti e la Francia hanno ampliato la loro cooperazione spaziale nel 2021, con accordi che includono il rafforzamento della condivisione di dati sulla Space situational awareness (Ssa) e l’adesione della Francia agli Artemis Accords. Questi accordi promuovono l’esplorazione spaziale responsabile e sostenibile e rafforzano la collaborazione in settori cruciali come la sicurezza spaziale e la mitigazione del cambiamento climatico attraverso l’uso dei satelliti per l’osservazione della Terra.

​Analogamente, con uno sguardo all’Italia, il prossimo ottobre si terrà lo Space Dialogue tra Stati Uniti e Italia, un evento che rafforzerà ulteriormente la cooperazione spaziale bilaterale ma anche internazionale. Questo dialogo sarà una piattaforma per discutere vari aspetti della collaborazione spaziale, dalle missioni congiunte di esplorazione ai progetti di osservazione della Terra per monitorare il cambiamento climatico. Un punto cruciale in questa rete di collaborazioni internazionali è rappresentato dall’accordo firmato, a luglio 2023, alla Casa Bianca tra il Presidente Joe Biden e il Primo Ministro Giorgia Meloni. Questo documento sottolinea ancora una volta l’importanza della cooperazione tra Stati Uniti e Italia nel settore spaziale, con particolare enfasi sullo sviluppo congiunto di tecnologie spaziali avanzate, l’esplorazione scientifica e la sicurezza spaziale. L’accordo evidenzia come entrambi i paesi vedano nella cooperazione spaziale un elemento chiave per promuovere la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché per avanzare la frontiera della conoscenza scientifica​.

Questi sviluppi sottolineano la rilevanza strategica che gli Stati Uniti attribuiscono alla cooperazione spaziale con i propri alleati europei. Attraverso la costruzione di solide relazioni bilaterali con paesi come Francia, Germania e Italia, gli Stati Uniti stanno creando una rete di alleanze strategiche per promuovere la sicurezza spaziale, garantendo al contempo l’avanzamento della ricerca scientifica e delle tecnologie innovative.

Difatti, il Dialogo Spaziale Usa-Germania, così come le collaborazioni con Francia e Italia, rappresenta un impegno a lungo termine per le nazioni, che continueranno a lavorare insieme per esplorare ulteriori aree di collaborazione, incluse nuove tecnologie e sviluppo del settore spaziale. Il prossimo incontro si terrà negli Stati Uniti, segno di una partnership destinata a crescere e prosperare. Il primo Dialogo Spaziale Usa-Germania non è solo un evento diplomatico, ma delinea un momento significativo che apre nuove prospettive per la cooperazione internazionale nello spazio, con potenziali benefici estesi oltre i confini dei due paesi, contribuendo al progresso globale nella scienza, nella sicurezza e nella sostenibilità.

Sinergie spaziali transatlantiche. Il ruolo di Usa, Germania, Francia e Italia

Come i dialoghi spaziali transatlantici stanno plasmando il futuro della cooperazione internazionale nello spazio? Il primo dialogo tra Stati Uniti e Germania, insieme agli accordi con Francia e Italia, segna un passo cruciale verso una maggiore collaborazione. Questi incontri sono strategici per discutere di strategie nazionali, sicurezza spaziale e missioni scientifiche, evidenziando l’importanza del legame transatlantico per promuovere sostenibilità, sicurezza e innovazione tecnologica

La mano nella mano dell'addio a Francoise Hardy

Con la sua voce vellutata ha cantato speranze e angosce di intere generazioni che ora piangono la scomparsa della cantautrice come un lutto personale, come la perdita di una parte di se stessi. Il ricordo di Gianfranco D’Anna

Auto elettriche, l'Europa dice sì ai dazi contro Byd e sorelle

Dopo aver tentennato alcuni mesi, la Commissione decide di apporre tariffe fino al 40% ai veicoli prodotti dai tre principali costruttori cinesi. Ma non tutti i Paesi erano d’accordo e ora sulla strada del via libera definitivo si mettono anche le elezioni europee. E Pechino reagisce

Le Pen non farà esplodere i mercati. Ecco perché

C’è preoccupazione sui titoli di Stato in vista del voto francese, che potrebbe complicare non poco la dialettica di Bruxelles con le cancellerie del Vecchio continente. Ma nonostante tutto, gli spread sono rientrati. E per Goldman Sachs anche in caso di vittoria del partito di Marine Le Pen non ci sarebbero contraccolpi troppo severi

Xi nel pallone. Perché i cinesi non si fidano più del loro leader

Secondo Scott Kennedy, economista del Center for strategic and international studies, Xi Jinping non ha ben chiara la situazione delle finanze e delle imprese cinesi. Oppure, se ce l’ha, non sa come invertire la rotta

Contro le minacce ibride serve un Consiglio di sicurezza nazionale. Scrive Irdi (Atlantic Council)

Di Beniamino Irdi

Beniamino Irdi, nonresident senior fellow della Transatlantic Security Initiative presso l’Atlantic Council, interviene sul dibattito aperto dalla nostra intervista all’ex direttore del Sisde. Un nucleo di raccordo tra esigenze pubbliche e private potrebbe essere un tassello fondamentale di un puzzle più ampio, ovvero un Consiglio di sicurezza nazionale

Macron non si illuda. Così la Destra "impresentabile" renderà la Francia meno precaria. Scrive Malgieri

Attorno al trenta per cento del Rassemblement si sta coagulando una coalizione che Macron vorrebbe battere unendo il suo 15% a “toute le monde politique”, compresa la sinistra che per poco non l’ha scavalcato, ma il minestrone è indigesto in Francia di questi tempi e volentieri la gauche ne farà a meno. Il commento di Gennaro Malgieri

In Italia la corruzione è meno di quanto si creda? L'analisi di Zecchini

Pur attestandone la diffusione e le sue cangianti caratteristiche, l’Istat nella sua ultima rilevazione conclude che il fenomeno complessivamente si presenta in diminuzione nell’ultimo triennio, benché questa tendenza potrebbe essere transitoria perché influenzata dallo sconvolgimento economico e sociale prodotto dalla pandemia. L’analisi di Salvatore Zecchini

Perché l'asse Meloni-von der Leyen conviene a entrambe. Parla Palano

Il risultato uscito dalle urne ci consegna un quadro nel quale sono le persone a prevalere, più che i partiti in sé. Dalla personalizzazione, l’unico che viene penalizzato è il Movimento 5 Stelle, il grande sconfitto. Questo, nei rapporti con i dem, lo indebolisce ulteriormente e lo rende un partner meno appetibile. La Lega a traino Vannacci potrebbe essere un’insidia per il governo e a Meloni conviene l’asse con von der Leyen. Conversazione con Damiano Palano, politologo e direttore del dipartimento di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Carri armati, cosa succede tra Leonardo e Knds?

Leonardo annuncia lo stop alle trattative con Knds per un’alleanza e per il programma Main battle tank dell’Esercito. Niente più Leopard, quindi. Nel mentre si prosegue sugli Ariete, resta da vedere come orientarsi nel medio periodo, con il carro europeo del futuro che resta l’obiettivo primario

×

Iscriviti alla newsletter