Skip to main content

Non c’è solo Mario Draghi a rappresentare l’Italia ai vertici di organismi internazionali. Da gennaio di quest’anno troviamo un altro italiano, Francesco La Camera, appena nominato direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili. Calabrese, 65 anni, laurea in Scienze Politiche, attualmente direttore generale per lo sviluppo sostenibile, l’energia e il clima al ministero dell’Ambiente, dal prossimo 4 aprile si trasferirà ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, per dirigere l’Agenzia.

Lo abbiamo incontrato, visibilmente soddisfatto, all’indomani della sua nomina, avvenuta durante l’ultima Assemblea generale dell’Agenzia, dopo una dura selezione tra i circa 150 candidati provenienti da più di 50 Paesi. “Effettivamente è stata una piacevole sorpresa, anche perché gli altri candidati avevano curricula di tutto rispetto, essendo la maggior parte ex ministri e anche ex commissari europei”.

Ma che cos’è Irena e perché la nomina di un italiano al suo vertice ci riempie di orgoglio. L’Agenzia è un’organizzazione intergovernativa che supporta i Paesi “nella transizione verso un futuro energetico sostenibile e funge da piattaforma principale per la cooperazione internazionale, un centro di eccellenza e un deposito di politica, tecnologia, risorse e conoscenze finanziarie sulle energie rinnovabili”. Promuove la diffusione e l’uso sostenibile di tutte le forme di energia rinnovabile, dalla bioenergia alla geotermia, l’energia idroelettrica, solare ed eolica “nel perseguimento dello sviluppo sostenibile, dell’accesso all’energia, della sicurezza energetica e della crescita economica”.

Partner naturali dell’Agenzia sono le organizzazioni internazionali, intergovernative e non, così come le aziende private che intendono investire in questo settore in continua crescita ed espansione. I 160 Paesi membri di questa organizzazione contribuiscono a sviluppare nuove sinergie, promuovere politiche abilitanti, rafforzare la cooperazione a livello globale, incoraggiando flussi di investimenti con tutte le parti interessate.

Il sistema energetico globale sta subendo una rapida trasformazione. Gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile 2030, stabiliti dalle Nazioni Unite e l’Accordo sul clima di Parigi del 2015 stanno spingendo i Paesi, le città e le società di tutto il pianeta verso modelli di sviluppo sempre più de carbonizzati e a favore delle energie rinnovabili. Secondo il rapporto “Il settore energetico europeo nel 2018”, nell’Unione Europea, nel 2018, le fonti rinnovabili hanno generato oltre il 32% dei consumi elettrici, con una crescita di due punti rispetto all’anno precedente: la metà dovuta alla ripresa dell’idroelettrico e metà alla crescita di eolico, fotovoltaico e biomasse.

Dal 2015 il numero di città alimentate da almeno il 70% di fonti rinnovabili è più che raddoppiato: nel 2017 erano più di 100. La Cina continua la sua inarrestabile spinta verso le energie rinnovabili, attuando piani per la riduzione delle emissioni inquinanti e per soddisfare la crescente domanda di energia. La California (un’economia da 3 miliardi di dollari) si è impegnata a raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro il 2045 e aziende come Google e Apple sono ormai completamente alimentate con fonti rinnovabili. La grande centrale ad energia solare di Quarzazate, in Marocco, prevede di alimentare oltre un milione di abitazioni e di abbattere ogni anno 760 mila tonnellate di emissioni di CO2. Anche il governo Italiano ha presentato a Bruxelles, all’inizio di febbraio, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che prevede la graduale eliminazione del carbone nella produzione di energia a partire dal 2023, la diffusione e l’integrazione delle energie rinnovabili con l’obiettivo a lungo termine di una profonda decarbonizzazione entro il 2050.

Adesso il “nostro” direttore si gioca la partita più importante, dovendo presentare il piano operativo che caratterizzerà le attività dell’Agenzia per i prossimi anni. Piano che è stato in qualche modo anticipato nel “programma elettorale” che il candidato di casa nostra ha dovuto sottoporre all’assemblea chiamata a scegliere il futuro direttore.

“L’Agenzia – ci ha anticipato Francesco La Camera – dovrà continuare nella sua mission di reporting e informazione come ha fatto fino ad oggi. Quello che mi propongo di fare in questi quattro anni è di allargare, in prospettiva, l’ambito di attività e il suo ruolo, intervenendo direttamente sui territori con progetti operativi. In pratica dovrà farsi carico di aiutare i Paesi, anche attraverso il reperimento di finanziamenti e la messa a disposizione di know-how, per poter implementare in concreto i progetti e risolvere le eventuali criticità”.

Un compito, quello che attende il neo direttore, da far tremare i polsi a chiunque, in un tempo in cui l’energia, rinnovabile o meno, riveste e continuerà a rivestire un ruolo determinante per i futuri assetti del pianeta. Sia per l’economia che per l’ambiente, con le conseguenti ricadute sociali. Ma il nostro è sicuramente ben attrezzato per affrontare la sfida che lo attende. Le sue molteplici esperienze internazionali , soprattutto come capo delegazione europeo e italiano alle varie conferenze sul clima degli ultimi anni, gli hanno fatto acquisire quella competenza e quella professionalità che gli tornerà utile in questo suo importante e delicato incarico.

rinnovabili energia

Rinnovabili, vi racconto cosa farò all'Irena. Parla La Camera

Non c’è solo Mario Draghi a rappresentare l’Italia ai vertici di organismi internazionali. Da gennaio di quest’anno troviamo un altro italiano, Francesco La Camera, appena nominato direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili. Calabrese, 65 anni, laurea in Scienze Politiche, attualmente direttore generale per lo sviluppo sostenibile, l’energia e il clima al ministero dell’Ambiente, dal prossimo 4 aprile si…

tap, Tav nord stream

Chi rema contro il gasdotto Nord Stream 2?

"Non è troppo tardi", ha detto il vice ministro dell'Energia degli Stati Uniti Dan Brouillette, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Il riferimento era alla possibilità di bloccare il gasdotto Nord Stream 2, il nuovo vettore russo-tedesco targato Gazprom (in joint venture con cinque società europee) che gli Usa vedono come una minaccia alla sicurezza e alla stabilità energetica globale…

Caro Conte, qualche consiglio sui contratti pubblici. Firmato Italiadecide

L’Osservatorio dei contratti pubblici, istituito da Italiadecide, condivide gli indirizzi più volte espressi in materia da Lei e dal Suo governo e che possono così essere sintetizzati: a) il sistema dei contratti pubblici non può essere paralizzato; b) le gare e le procedure di affidamento devono essere bandite e devono arrivare a conclusione; c) i contratti devono stipularsi ed eseguirsi,…

cosmoprof

Futuro, innovazione e tradizioni. Le novità di Cosmoprof Worldwide 2019

Tecnologie produttive, prodotti innovativi, proposte sostenibili per l’ambiente; ma anche ingredienti e trattamenti risalenti alle tradizioni popolari. Cosmoprof Worldwide Bologna 2019, manifestazione per l'industria cosmetica, sfida anche quest'anno il mercato del settore. E i risultati sono positivi. L'evento, che sarà strutturato come un viaggio nel tempo nell'universo del beauty, tra passato e futuro, guarderà con occhio attento proprio alle innovazioni.…

Tutti i trend del Fintech per il 2019. L'analisi di Invidia (M5S)

Secondo l’ultimo report di CB Insights, “2019 fintech trends to watch”, il 2018 è stato un anno molto positivo per il fintech con oltre 39,57 miliardi di dollari (+120% sull’anno precedente), distribuiti su 1.700 contratti e 1.463 startup a livello globale, e con oltre 50 investimenti superiori ai 100 milioni di dollari di valore. I risultati del 2018 suggeriscono che il fintech continuerà la sua ascesa.…

Voglia di vento per Edison, pronto il maxi-parco con F2i

Chiamiamola recessione, o più semplicemente crisi. Ma non basterà a scoraggiare chi ha deciso da tempo di investire in Italia. Magari, come nel caso di Edison, la società dell'energia dal 2012 controllata dal gigante francese Edf. I vertici di Edison hanno deciso di puntare forte sullo Stivale, anche in vista della fine, quest'anno, del mercato tutelato, l'ultimo testimone dell'era dei…

pirelli

Ecco come sgommano i conti 2018 di Pirelli

Pirelli sgomma nel 2018 e raggiunge tutti i target operativi 2018 con ricavi pari 5,2 miliardi di euro (+3,7% la crescita organica), utile adjusted a 955 milioni di euro (+9%) e un margine ebit adjusted in crescita al 18,4%. Merito le mercato di alta fascia, visto che il gruppo delle gomme ha registrato un rafforzamento in tutte le aree geografiche…

Venezuela governo giallo-verde

Vi racconto il salubre declino dell’alleanza gialloverde

La situazione politica dell’Italia è ormai giunta ad una fase specifica di maturazione che prelude a nuove evoluzioni, non del tutto imprevedibili e non necessariamente catastrofiche. I bilanci oggettivi si faranno, ovviamente, solo dopo le europee, mentre l’accaduto si può già misurare. Il nucleo essenziale di questo primo anno di Legislatura, nato – come ben ricordiamo – da un tripolarismo…

bossi,

Da Bossi a Salvini. Cronaca e riflessioni sul San Valentino leghista

La malattia, l’amore perduto, la solitudine dell’uomo potente. La vita e la morte, sempre incombente per tutti. Anche quella politica, che forse è peggio dell’altra. C’è tutto questo nelle immagini, che scorrono davanti ai nostri occhi, del San Valentino leghista. Il leader, il Capitano come ama farsi chiamare, lo passa da single. È nel pieno della sua forza, fisica ed…

Congresso? Leggo confusione. Con i 5 Stelle dialogo impossibile. Parla Marattin (Pd)

“Matteo Salvini? È una Chiara Ferragni che non ce l’ha fatta”. È questo il “primo tweet” che Matteo Renzi “regala” ai giornalisti presenti alla presentazione di “Un'altra strada. Idee per l'Italia di domani”, ed Marsilio. L’ex premier prende la rincorsa per il suo rilancio ripartendo, come suo solito, da un libro. Quello del Tempio di Adriano è stato un vero…

×

Iscriviti alla newsletter