Domani 15 novembre, alla Scala c’è una prima eccezionale e su cui sono accesi i riflettori di tutto il mondo musicale mondiale: "Fin de partie - Scènes et monologues" di Gyōrgy Kurtag. I grandi templi della lirica la avrebbero forse posta all’inizio non alla fine della stagione, ma sino a pochi mesi fa c’erano dubbi se Kurtag (ultranovantenne e fragile,…
Archivi
Non solo Finlandia. Anche la Norvegia denuncia le interferenze russe
Dopo la Finlandia, anche la Norvegia denuncia in modo chiaro le interferenze, attribuite alla Russia, durante la grande esercitazione militare Trident Juncture che la Nato ha tenuto tra Baltico e Scandinavia. L'avvenuto malfunzionamento dei segnali di localizzazione non ha causato incidenti. Ciononostante, la messa fuori uso di parte dei sistemi Gps finlandese e ora norvegese, e delle comunicazioni sul traffico…
L’ipocrisia sulle lobby
Le lobby sono parte integrante della democrazia, ma sono un nemico da combattere sempre e comunque. La trasparenza è invocata come la manna dal cielo, ma costa tempo e fatica ed è più facile rimandarla a un prossimo anno non meglio identificato. I lobbisti sono dannosi, fino a quando non risultano necessari per fare presente al legislatore che un legittimo…
In Italia un hub internazionale per fintech e insurtech. La missione di AssoFintech
Ad oggi ci sono grandi opportunità nel campo del fintech e dell’insurtech, ma per coglierle bisogna muoversi a livello nazionale. È necessaria quindi una normativa semplice e chiara in grado di garantire finanziamenti pubblici dedicati al settore che possano rendere competitiva l’Italia. È questa la convinzione di Paolo Meciani, coordinatore area Insurtech di AssoFintech e fondatore Bime Consulting, intervistato da…
Vi spiego tutte le ripercussioni della sentenza della Corte di giustizia Ue sulla scuola paritaria
L’analisi giuridica della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande Sezione, 6 novembre 2018, cause riunite da C-622/16P a C-624/16P in materia di aiuti di Stato per le scuole paritarie offre un quadro totalmente diverso da quello che l’ideologia ha strumentalizzato per scopi puramente pretestuosi. Oltre ogni lettura ideologica strumentale si conferma che è la contemporanea presenza di tre…
L'Ue, il governo (tra scricchiolii e dilettantismo) e l'opposizione che non c'è
Nel contenzioso che si è aperto con la presentazione del programma economico nazionale, si avvia adesso una nuova fase dei rapporti tra Italia e Ue. Stanotte il nostro governo ha replicato con una missiva dove il valente ministro Giovanni Tria ha spiegato la strategia italiana. Due aspetti tecnici sono molto chiari: il non superamento del limite invalicabile del 2,4 %…
La manovra convincerà il mercato. Ma sulle banche il rischio è alto. Parla Scandizzo
Tutti contro l'Italia o l'Italia contro tutti? A dire il vero fa poca differenza. La sostanza è che tra Roma e il resto del Vecchio Continente si è ormai scavato un solco difficile da scavalcare perché quello che ha fatto l'Italia rappresenta qualcosa che finora, forse, in pochi avevano tentato. E cioè approntare una manovra che nei fatti mette in…
Il governo rispolvera le privatizzazioni. Ma ai mercati non basta
Barra dritta e niente ripensamenti. Se l'Europa vuole lo scontro con l'Italia, o viceversa, poco importa, scontro sia. Le previsioni non sono state smentite, il governo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio non ha cambiato di una virgola la sostanza della manovra. Semmai vi ha inserito alcuni cuscinetti, tanto per addolcire l'impatto sulla Commissione. Per esempio le privatizzazioni, totem…
Global compact? Per la Lega la strada è quella degli accordi bilaterali. Parla Iwobi
Il prossimo 10 e 11 dicembre i Paesi membri dell'Onu saranno chiamati a firmare il "Global compact for safe, orderly and regular migration" e il "Global compact on Refugees". Al processo, iniziato più di un anno fa, l'Italia non ha ancora comunicato la sua adesione mentre si ingrossano le fila dei Paesi che se ne stanno sfilando. Stati Uniti, Ungheria,…
La crisi finanziaria dell’Italia è auto-prodotta, ma si può rimediare. L’analisi di Daniel Gros
Non bisogna cercare colpevoli esterni, la crisi finanziaria dell’Italia è auto-prodotta. E l’atteggiamento ribelle nei confronti dell’Unione europea non farà che accentuare le turbolenze economiche. Questo è il pensiero dell’economista tedesco Daniel Gros, direttore del Centre for european policy studies (Ceps). In un’intervista con l’emittente americana Cnbc, Gros ha spiegato perché i politici italiani sono gli unici responsabili della “strada sbagliata”…