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Dove spendono il loro tempo gli adolescenti per esplorare i più svariati ambiti del mondo digitale? La ricerca scientifica indica che i giovani spendono sempre più tempo sui social media, incontrando e interagendo con nuovi amici e relazionandosi con diversi contenuti. Sebbene, su scala globale, Facebook continui a giocare un ruolo molto importante nelle vite dei giovani, i dati rivelano che altre piattaforme sociali mostrano un significativo aumento della loro popolarità.

Tra i giovani statunitensi, l’uso di Instagram e Snapchat è ormai superiore a quello di Facebook. In Germania invece, WhatsApp si sta rapidamente affermando come la piattaforma social più usata dai teenager, seguita da Facebook e Instagram. Diversamente, in Sud Africa i giovani preferiscono Facebook e Mxit. Nonostante la popolarità relativa di certe piattaforme o servizi, ricerche condotte suggeriscono che i giovani sono soliti utilizzare simultaneamente piattaforme e applicazioni simili per scopi diversi.

L’uso di specifiche piattaforme è trainato da cinque elementi-chiave: le preferenze personali e quelle degli amici; la propria audience; le caratteristiche e le affordance di certi siti; il contesto; l’intimità e la privacy percepite. In termini di preferenze individuali e di gruppo, la decisione di un adolescente di collegarsi a Facebook piuttosto che a Twitter, per esempio, potrebbe dipendere da quali sono le piattaforme sulle quali i suoi amici trascorrono la maggior parte del tempo e dal tipo di contenuto a cui sono più interessati. Per audience dei giovani, ci si riferisce invece al gruppo di individui a cui un ragazzo intende rivolgersi a seconda della propria finalità.

Ad esempio, un adolescente già focalizzato sulla propria carriera, è facile che possa virare su LinkedIn, mentre un teenager desideroso di accumulare follower o amici potrebbe preferire piattaforme frequentate da influencer, come per esempio Snapchat o Instagram. Anche le caratteristiche e le affordance delle varie piattaforme contribuiscono a determinare a quali piattaforme social i giovani dedicano la loro attenzione. Se un utente ha una forte preferenza per le attività online su computer, ciò limita pesantemente l’utilizzo di piattaforme basate, o pienamente operative, su device mobili; è il caso di Instagram e Snapchat.

Ulteriori caratteristiche – come a esempio la presenza o meno sulla piattaforma di una funzione chat – influenzano la scelta dei ragazzi. Inoltre, se un teenager vuole utilizzare i social media per contattare gli insegnati, è facile che opti per Facebook invece che per Snapchat. Quando invece i giovani intendono usare i social per sensibilizzare su una causa a cui tengono, spesso scelgono Twitter. Infine, alcuni ragazzi potrebbero scegliere un social piuttosto che un altro basandosi sull’intimità e sulla privacy percepita su quella determinata piattaforma.

Le persone che preferiscono rimanere anonime difficilmente sceglieranno quelle piattaforme che, come Facebook, per essere utilizzate richiedono di comunicare il proprio nome, preferendo attività che necessitano di un impegno più semplice. Cosa motiva i giovani a impegnarsi in passatempi che implicano un più grande sforzo e un maggiore impiego di tempo? Queste attività, che possono apportare benefici in termini di abilità acquisite e sviluppi di carriera, sono solitamente guidate sia da fattori intrinsechi sia estrinsechi.

Si consideri, per esempio, un ragazzo che intende creare un canale YouTube per recensire film. Alcuni giovani potrebbero scegliere di intraprendere quest’attività per provare un senso di soddisfazione per la loro abilità a mettere in mostra la loro competenze crescente in materia di cinema. Altri, invece, puntano piuttosto a rendere il loro passatempo profittevole, o ad accumulare follower. Sebbene le attività online dei giovani offrano grandi benefici in termini di creatività e espressione di sé, una prospettiva più bilanciata che tenga conto delle forme sia positive sia negative dell’impegno online è importante per concettualizzare l’uso che i teenager fanno dei media e delle tecnologie digitali in generale.

Social network

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Di Sandra Cortesi e Alexandra Hasse

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