Skip to main content

Campanello d’allarme per i conti pubblici, e per il governo. I numeri arrivano dall’Ocse e non sono certo di aiuto. L’Italia è infatti l’unica delle principali sette economie dell’area analizzata a subire una frenata del Pil. Lo sottolinea l’organizzazione internazionale le cui stime provvisorie indicano la crescita del Pil italiano nel secondo semestre rallentata marginalmente dallo 0,3% allo 0,2%, mentre nell’area Ocse si passa dallo 0,5% dl trimestre precedente allo 0,6%. Su base annua, la crescita stimata del Paese è pari all’1,1%.

Un po’ poco per la maggioranza di governo che non solo deve fronteggiare l’indicatore dello spread (oggi stabile attorno ai 280 punti) ma che ormai guarda alla nota di aggiornamento del Def per il varo della legge di bilancio 2019. Sarà quello il momento della verità sia nel rapporto con gli elettori (sono state promesse misure come la flat tax ed il reddito di cittadinanza) che nella relazione con le agenzie di rating la cui valutazione farà la differenza per la tenuta dei nostri titoli di Stato sul mercato. Avendo il governo scommesso molto sulla possibilità di presentarsi con un tasso di crescita pari o prossimo al 2%, la cifra indicata dall’Ocse è un serio problema.

Il ministro dell’Economia si trova intanto a Pechino dove è impegnato in una importante missione istituzionale. Ed è proprio dalla Cina che Tria ha voluta lanciare messaggi rassicuranti. Intanto, in un’intervista al quotidiano cinese Guangming, tradotta da Radio Cina Internazionale, ha spiegato che il suo obiettivo è “rafforzare ulteriormente i rapporti economici tra i due Paesi, che possono trarne reciproco vantaggio, non certo quello di cercare compratori per i titoli del debito pubblico”.

Collocare obbligazioni di Stato – ha detto – non è un “problema” e che “gli investitori cinesi valuteranno se acquistare i titoli italiani, esattamente come faranno gli investitori di altri paesi o gli investitori italiani”, anche perché “fino ad oggi chi lo ha fatto non si è pentito e sono fiducioso che il giudizio positivo sulla stabilità finanziaria dell’Italia si rafforzerà nel momento in cui si concretizzerà la politica di bilancio del governo italiano”.

Esattamente questo è il momento cruciale: la presentazione della manovra. È lì, a quei numeri che ancora sono ignoti, che gli investitori di tutto il mondo guarderanno. E che i dati previsionali rilasciati dall’Ocse non siano favorevoli lo spiega bene il collega di Tria, Renato Brunetta, oggi all’opposizione. “Questo peggioramento congiunturale – conferma il professore di Forza Italia – inciderà molto negativamente sul quadro macroeconomico che il governo sta predisponendo per la prossima Nota di Aggiornamento al Def e farà lievitare, di riflesso, i rapporti deficit/Pil e debito/Pil, portandoli, in assenza di una manovra finanziaria correttiva, al di sopra degli obiettivi concordati con la Commissione Europea, nel quadro del percorso di risanamento dei conti pubblici”. Il dubbio che emerge politicamente è lo stesso che agita i pensieri dei mercati: dinanzi al dilemma, il governo opterà per realizzare le promesse elettorali rischiando il default o sceglierà di mettere in sicurezza il Paese rinunciando (del tutto virtualmente) a qualche voto?

spesa, produttività ocse, irpef

I dati Ocse spaventano il governo. La manovra si fa più difficile... Ecco perché

Campanello d'allarme per i conti pubblici, e per il governo. I numeri arrivano dall'Ocse e non sono certo di aiuto. L'Italia è infatti l'unica delle principali sette economie dell'area analizzata a subire una frenata del Pil. Lo sottolinea l'organizzazione internazionale le cui stime provvisorie indicano la crescita del Pil italiano nel secondo semestre rallentata marginalmente dallo 0,3% allo 0,2%, mentre…

La tempesta ci sarà ma l’Italia non naufragherà. Parola di Gotti Tedeschi

L'autunno caldo, anzi caldissimo del governo gialloverde paventato da Luigi Di Maio, sarà davvero tale? Con ogni probabilità, sì. E per l'Italia sarà tempo di ballare un po' sui mercati. Ma non per questo il Paese naufragherà sotto i colpi della speculazione pronta a innescare l'ondata di vendite di titoli pubblici, cioè del nostro debito. E allora, per convincere gli…

becchi

Vi spiego perché il governo non cadrà. Parla Paolo Becchi

Il caso Diciotti, la nave della Guardia Costiera carica di migranti rimasta bloccata nel porto di Catania per dieci giorni per volontà del governo, si è chiusa grazie all'intervento della Cei e della generosità dell'Albania. Ma altre crisi, potenzialmente più gravi, si profilano all'orizzonte per il governo gialloblu. Il Def e la legge di bilancio si avvicinano in un clima…

ilva

Alleati sì, appiattiti no. Ecco la linea Di Maio (che non vuole elezioni anticipate)

Nessuna presa di distanza, nessuna polemica diretta, ma la chiara indicazione delle priorità del MoVimento 5 Stelle che in non pochi casi non coincidono con le posizioni espresse da Matteo Salvini. L'intervista che Luigi Di Maio ha rilasciato questa mattina a La Stampa, in fondo, è servita soprattutto a questo: ad affermare che esiste una via pentastellata al governo del Paese, distinta…

Marciare divisi per colpire uniti? Ecco come Salvini e Orbán possono rivoluzionare l'Europa

Storia personali e politiche differenti, paesi di grandezza diversa, contesti geopolitici differenti… eppure Matteo Salvini e Viktor Orbán hanno molto da condividere: il futuro dei rispettivi paesi e dell’Unione Europea. L’incontro che domani si svolge a Milano sarà il fatto politico del giorno, ma potrebbe essere il punto di partenza per un nuovo fronte “sovranista e popolare” (non solo populista) capace…

Toninelli promette la linea dura sulle concessioni. Solo retorica, secondo Bergamini (FI)

Nel giorno in cui Atlantia scopre le carte sull'accordo siglato 10 anni fa con il governo per le concessioni autostradali (qui l'articolo con i dettagli), arriva un attacco su larga scala dell'esecutivo legastellato alle decine di concessionari italiani. Genova e la sua tragedia bruciano ancora troppo, motivo per il quale questo pomeriggio il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ascoltato alla…

lega

Perché il test vero della Lega sarà sull’economia

Dopo l’immane tragedia del Ponte di Genova, il baricentro mediatico della politica di fine estate si concentra adesso di nuovo sul secolare problema dei migranti, degli sbarchi, degli arrivi. Dopo cinque giorni di stallo a Catania, la nave Diciotti ha fatto scendere i suoi 137 ospiti. Nel frattempo, la procura di Agrigento ha indagato il ministro dell’Interno Matteo Salvini per…

Cari giornaloni, per capire la società serve un bagno di realismo. La versione di Polillo

Qual è il compito di una classe dirigente? Piangere sul latte versato? Guardare, con i lucciconi negli occhi, al bel tempo che fu, sperando che i nuovi barbari possano prima o poi scomparire? Questa è l’impressione prevalente che si ha nel leggere la maggior parte dei grandi quotidiani nazionali. Dai quali francamente c’è da aspettarsi di più. Soprattutto il tentativo…

macron

Macron prova a dare la linea all’Europa. Anche sulla Libia...

Emmanuel Macron alla carica su Libia e difesa europea. Il presidente francese ha ribadito oggi la determinazione della Francia a mantenere la linea sulle elezioni libiche previste, dopo la Conferenza di Parigi del maggio scorso, per il prossimo dicembre. “Credo molto profondamente al ripristino della sovranità libica. In questo Paese diventato teatro di tutti gli interessi esterni, il nostro ruolo…

Gli hacker russi non si fermano neppure davanti la Chiesa. Lo svela Ap

Gli stessi hacker russi incriminati negli Stati Uniti dal procuratore speciale statunitense Robert Mueller per aver interferito nelle elezioni presidenziali del 2016, avrebbero colpito anche la Chiesa ortodossa. GLI OBIETTIVI Nel mirino, riporta Associated Press in una sua inchiesta, ci sono stati assistenti e uomini di fiducia del patriarca ecumenico Bartolomeo I, uno dei più importanti leader ortodossi orientali al…

×

Iscriviti alla newsletter