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Le Olimpiadi di Parigi non sono ancora finite, ma hanno già conquistato il web a colpi di tweet e meme. Il pubblico da casa ha documentato ogni momento, dalle performance più epiche alle gaffe più esilaranti, trasformando gli atleti in vere e proprie icone del web.

La parola d’ordine è: gioco. I momenti più “meme-abili” sono esplosi in rete. Dalla cerimonia d’apertura in salsa drag che ha fatto impazzire il pubblico, alla fede nuziale che Gianmarco Tamberi ha perso nella Senna, passando per la nonchalance del tiratore turco Yusuf Dikeç e l’attitudine «cool» della tiratrice sudcoreana Kim Yeji. E come dimenticare il saltatore francese con il suo inaspettato “colpo basso”?

I meme, che per la loro immediatezza si prestano a veicolare “idee senza parole” (Jesi, 2020), sono diventati il simbolo della cultura partecipativa in rete (Jenkins, 2006). Queste creazioni digitali, apparentemente semplici, possiedono un potere comunicativo straordinario, capace di raccontare storie che oltrepassano ogni confine, trasformando le Olimpiadi in un evento culturale condiviso a livello globale. Quando si dice “Tutto il mondo è Paese”!

Sul web, la caratteristica chiave della “replicabilità” si fonde perfettamente con la cultura del remix attraverso le pratiche dei pubblici di modificare, sovrapporre e contaminare i prodotti della cultura popolare (Mazzoleni & Bracciale, 2019). La tecnologia consente a chiunque di creare i propri meme. Il passaggio, poi, dalla creatività individuale alla molteplicità delle folle passa attraverso le attività di sharing e i processi imitativi degli utenti, che ne trasformano forma e contenuto, in un processo di riconfezionamento continuo e personalizzato.

Benvenuti nella “digital public sphere” (Shafer, 2016), dove gli utenti interagiscono in un flusso continuo di informazione, intrattenimento e partecipazione e, attraverso i meme, si imbattono spesso in temi a cui altrimenti non avrebbero avuto accesso semplicemente perché sono nei trending topics dei social network.

Non è certo il caso delle Olimpiadi. Nell’arena dei social ironia e satira hanno conquistato l’oro e l’argento, regalando al pubblico momenti di genialità e intrattenimento senza limiti. Che sia il meme il vero vincitore di questa edizione?

Ecco l’altra faccia di Parigi 2024 con alcuni dei momenti più esileranti nel grande palcoscenico dei Giochi Olimpici.

1) Bob l’acchiappa-cappelli

Il primo eroe virale delle Olimpiadi di Parigi, Bob il raccatta cuffie, o originalmente «Bob the cap catcher», è stato uno dei primi a conquistarsi il titolo di eroe imprevisto delle Olimpiadi di Parigi 2024. Quando la nuotatrice statunitense Emma Weber ha perso la cuffia durante la gara preliminare dei 100 metri rana, Bob, il bagnino con gli slip a fiori ormai iconici, si è tuffato sul fondo della piscina per recuperarla, e l’ha sventolata trionfalmente sopra la testa accolto con una standing ovation olimpica. Nonostante il clamore, Bob the Cap Catcher rimane un enigma, deciso a mantenere segreta la sua vera identità.

2) Kim Yeji, l’atleta «più cool»

Siete mai stati così belli mentre facevate qualcosa come Kim Yeji della Corea del Sud mentre gareggiava nel tiro a segno? Occhiali, cappellino da baseball, uniforme nera e un’immancabile elefantino portafortuna. Dimenticate i risultati. Con il suo look in pieno stile Quentin Tarantino, ha conquistato i social.

3) Il tiratore olimpico Yusuf Dikeç

E poi c’è lui. Mano in tasca, t-shirt, l’aria disinvolta e uno sguardo impassibile durante la finale della pistola 10 metri a squadre. Senza l’ausilio di gadget ottici avanzati e protezioni per le orecchie, dotato solo di una invidibiale nonchalance che lo ha reso una celebrità del web. Oltre a fargli conquistare la medaglia d’argento.

4) Snoop Dogg

C’è qualcuno che si sta divertendo più di Snoop Dogg a guardare le Olimpiadi estive del 2024? Il famoso rapper, inviato speciale della NBC, è diventato virale sul web. Dopo aver dato il via alle Olimpiadi il 31 luglio sotto la Torre Eiffel, portando la famosa sacra fiamma olimpica tre le strade di Saint-Denis, ha aiutato ad “allenare” le stelle del beach volley Sara Hughes e Kelly Cheng a vincere contro la Francia. Ma la leggenda dell’hip-hop è anche entrata in piscina con il leggendario nuotatore Michael Phelps per mostrare le sue mosse in acqua.

Fan numero 1 di Team Usa, con i suoi outfit da urlo, i suoi commenti esilaranti e le sue reazioni genuine alla grandezza dell’atletica, è diventato una presenza fissa sugli spalti per tifare i migliori atleti americani sfoggiando magliette personalizzate a ogni evento.

Il suo sguardo incredulo e alzato dagli occhiali da sole mentre guardava la superstar della ginnastica Simone Biles gareggiare il 28 luglio è diventato un meme istantaneo.

5) La Senna

Protagonista indiscussa dei Giochi, suo malgrado, la Senna ha ispirato un fiume di meme che ironizzano sugli effetti dell’immersione. Da Macron che stringe la mano a un ratto all’atleta in versione Gollum, il celebre personaggio della saga de ‘Il Signore degli Anelli’.

 

6) “Il generale LeBron James attraversa il Delaware”
Durante la cerimonia di apertura, la leggenda della pallacanestro LeBron James ha preso sul serio il suo compito di portabandiera, sventolandola orgogliosamente sotto la pioggia battente. L’immagine di James sulla nave che trasportava il Team Usa lungo la Senna a Parigi, in piedi davanti ai suoi compagni con la bandiera in mano, ha scatenato meme esilaranti che lo paragonano al famoso dipinto di George Washington “Crossing The Delaware”.

7) Tamberi, il “Signore degli anelli”

Gianmarco Tamberi, portabandiera azzurro per la cerimonia d’apertura alle Olimpiadi di Parigi, ha perso la fede nuziale nella Senna. «Perso un oro ne trovi un altro», hanno ironizzato i colleghi della pallanuoto maschile. Prima dell’incidente, la sua foto con Mattarella aveva già fatto il giro del web.

8) Il colpo basso di Ammirati

Anthony Ammirati è diventato un fenomeno virale alle Olimpiadi dopo un’eliminazione alquanto particolare nel salto con l’asta. Quando ha cercato di superare un’altezza di 5,7 metri, è stato tradito dal suo stesso corpo. Il body blu attillato e l’espressione sconsolata di Ammirati hanno fatto il giro del mondo, scatenando una marea di battute e meme sul suo infortunio imprevisto.

9) Stephen Nedoroscik. Il nuovo Clark Kent

E poi c’è lui. L’eroe del cavallo con le maniglie Stephen Nedoroscik che si concede un momento di riposo a occhi chiusi prima della gara per poi togliersi gli occhiali ed eseguire il suo numero, portando il Team USA alla sua prima medaglia in 16 anni. La sua trasformazione dentro e fuori la pista di ginnastica è diventata una leggenda: è il nuovo Clark Kent.

Quando il web vince l’oro. I meme più iconici delle Olimpiadi 2024

Nel grande palcoscenico dei Giochi Olimpici è sfida a suon di meme. Sui social spopola il racconto ironico delle gare e delle (dis)avventure degli atleti, trasformando l’evento in un autentico fenomeno social. Ecco alcuni dei momenti più “meme-abili” di questa edizione

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