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Milano – Non c’è solo una scommessa all’orizzonte di Poste. Oltre ai pacchi (qui il primo approfondimento di Formiche.net sul piano industriale presentato oggi a Piazza Affari), ci sono le assicurazioni, su cui il gruppo è attivo, da tempo, con Poste Vita e Poste Assicura. La prima attiva nell’omonimo ramo, la seconda nel segmento danni. Ma ora è arrivato il momento di fare un passo avanti, con la dovuta cautela naturalmente. Nell’attesa, il gruppo arricchisce il dividendo e la Borsa non può che apprezzare.

RC AUTO MA SENZA FRETTA

Pochi mesi fa il ceo di Poste, Matteo Del Fante, aveva rivelato l’intenzione di sbarcare nell’Rc Auto, avviando la vendita di polizze presso gli uffici postali su tutto il territorio. Una scelta industriale che oggi a Milano è stata confermata dal manager ex Terna, davanti alla comunità finanziaria riunita a Piazza Affari, sede della Borsa. Ma per non sbagliare la mira e soprattutto “non perdere soldi”, bisogna dare tempo al tempo, per individuare il momento più opportuno per l’ingresso nel mercato Rc auto, che indubbiamente ne avvertirà l’effetto. “Completeremo la gamma di prodotti offerti incluso il ramo auto e altri prodotti non vita. Stiamo implementando gradualmente la strategia ma faremo il tutto in modo molto graduale”.

SPRINT SULLE ASSICURAZIONI

Del resto, la divisione insurance di Poste, gode di buona salute. Al 2022 il comparto garantirà all’azienda ricavi per 1,9 miliardi di euro, contro gli 1,5 attuali, con una crescita costante nel comparto assicurativo vita ma anche notevole incremento nel ramo Danni e Infortuni e Piani Pensionistici Privati. Per quanto i premi lordi, aumenteranno a 20,7 miliardi di euro mentre da qui a cinque anni Poste conta di distribuire 2 milioni di nuove polizze, realizzando un deciso sprint dalle 400 mila attuali.

CEDOLA GENEROSA

La lieta sorpresa è però tutta o quasi, nei dividendi destinati agli azionisti Poste, Tesoro in primis ma anche il mercato visto che la società è quotata. Nel piano industriale si prevede infatti un aumento del 5% annuo rispetto  rispetto alla cedola 2017 (0,42 euro) fino al 2020. Poi, per gli ultimi due anni di piano, verrà garantita una distribuzione minima dell’utile iscritto a bilancio pari al 60% (contro l’80% attuale). Un annuncio che ha fatto schizzare il titolo Poste, che ha aperto la seduta con un rialzo del 4% per poi portarsi nel primo pomeriggio su un +5,7%. “La politica dei dividendi è un cambiamento importante, il più importante per gli investitori”, ha spiegato Del Fante.

COSÌ POSTE NEL 2022

Che cosa farà in termini numerici Poste da qui al 2022? Del Fante ha messo in agenda una crescita media annua dei ricavi dell’1%, fino ad arrivare a 11,2 miliardi di euro nel 2022. L’utile netto dovrebbe invece viaggiare ben più spedito, con una crescita del 13% medio e un obiettivo finale di 1,2 miliardi. Le attività finanziarie, grazie all’aumento della diffusione tra i clienti dei prodotti Vita e dei fondi comuni, sono previste in aumento a 581 miliardi (da 506 nello scorso esercizio), mentre gli investimenti industriali sono indicati in 2,8 miliardi  a sostegno della digitalizzazione, dell’automazione e della riorganizzazione del modello di servizio.

 

 

 

La Borsa sorride a Poste, aspettando di sbarcare nell'Rc auto (ma senza fretta)

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