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Gente unica gli svizzeri. Sperimentando tattiche da regata dentro un laghetto si sono portati a casa l’America’s Cup, mentre pur non essendoci in suolo elvetico un produttore di automobili di rilevo, dal 1905 si tiene a Ginevra a marzo uno dei più importanti saloni internazionali dedicati alle quattro ruote. Il “salottino” snob dei motori, come lo definiscono molti. Un posto dove non solo gli addetti ai lavori, ma anche arabi e miliardari da tutto il pianeta vengono per vedere e persino acquistare direttamente sul posto lussuose limousine e supercar prodotte con il contagocce.

106.000 METRI QUADRI DI ESPOSIZIONE

Anche quest’anno è già tutto pronto. La ottantottesima edizione del Salone di Ginevra sta scaldando i motori e aprirà i cancelli dall’8 marzo fino a domenica 18. In tutto saranno 180 gli espositori presenti. Con qualche defezione importante, tra cui quella di Opel e DS, compensata dall’arrivo per la prima volta nel Palexpo di costruttori di piccole serie e tuner prestigiosi come Arden, Cirano, Corbellati, Engler, Fomm, Hennessey, Hirschi, Icona e Luxaria Technology. Tutti, pronti a mettere sotto i riflettori le proprie vetture sbrilluccicanti appena uscite di fabbrica, lungo una superficie espositiva di circa 106.000 metri quadrati.

UNA VETRINA UNICA

“Nessuno spazio resterà vuoto – assicura il direttore generale della manifestazione André Hefti – perché quella di Ginevra è una vetrina unica ed uno dei mezzi di comunicazione più efficaci che si possa trovare nel mondo dell’auto”. Così, sarà ad esempio l’Aston Martin a occupare il vuoto di Opel e Jaguar e Land Rover guadagneranno preziosi metri nei rispettivi stand sibaritici mangiando un po’ di spazio a Citroën orfana di DS.

All’ultimo salone di Francoforte non è andata così. La défaillance della mostra tedesca, dovuta alla mancanza di numerosi marchi, è stata invece evidente. Con una minor opulenza persino nei quartieri generali delle Case “padrone” Audi, Mercedes e Bmw. Gli svizzeri però ne sanno una più del diavolo e, mangiando la cioccolata che solo loro sanno fare, chi andrà a Ginevra potrà vedere anche una singolare parata di veicoli spinti da alimentazioni alternative promossa dalla campagna “co² ribassato” dell’Ufficio Federale per l’Energia (BFE). La specifica app “Salon Car Collector” permetterà poi ai visitatori di viaggiare virtualmente nel Palexpo sapendo subito dove trovare l’auto desiderata e, perché no, sognare magari di portarsela a casa come ha fatto lo scorso anno un ricco inglese che ha messo sul tavolo quasi 2 milioni e mezzo di euro per una Pagani Huayra Roadster. Sognare a Ginevra si può.

(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)

Il Salone di Ginevra scalda i motori

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