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La strategia DigiTim inaugurata da Amos Genish, fa un altro passo in avanti, proprio all’indomani del cambio della guardia nella governance Tim, con l’affermazione del fondo Elliott a discapito del socio di riferimento, Vivendi (qui lo speciale di Formiche.net). L’avvento degli americani sblocca così uno degli accordi strategici che l’ex monopolista ha messo in cantiere da tempo, quello con Mediaset per la distribuzione di contenuti del Biscione sulla piattaforma Tim Vision.

L’intesa appena siglalata permetterà ai clienti Timvision di vedere tutti i canali in chiaro del Biscione e accedere agli ultimi 7 giorni della programmazione resa disponibile online da Mediaset. Solo poche settimane fa Tim aveva siglato un’importante intesa strategica con Vision Distribution per offrire agli oltre 1,5 milioni di abbonati di Timvision i migliori titoli del cinema italiano. Clienti che già possono contare su un ampia offerta di contenuti grazie alle intese con e più importanti major internazionali.

Per la media company guidata da Piersilvio Berlusconi (nella foto) si tratta di un affare da 40 milioni: tale è l’importo dell’assegno che Mediaset incasserà  nei prossimi tre anni.  L’accordo commerciale tra Mediaset e Tim “conferma quanto la credibilità e la forza dei contenuti e dei canali gratuiti Mediaset siano irrinunciabili per le offerte pay distribuite su qualsiasi piattaforma video”, fanno sapere da Mediaset “ulteriore riconoscimento della rilevanza editoriale sia delle grandi reti generaliste Mediaset sia dei canali tematici free, i cui diritti di ritrasmissione acquistano crescente valore economico in uno scenario multipiattaforma sempre più affollato e competitivo”.

Si tratta, spiega il Biscione, “di un’intesa positiva per entrambi i partner: permette a Mediaset di estendere la visione dei propri canali free a tutte le piattaforme di digitale terrestre, satellite, Iptv e a Tim di incrementare l’offerta di contenuti video di qualità per gli abbonati a Timvision”.

“Questo accordo si inserisce in una dinamica globale, se non altro europea, nel passaggio dal broadcast al broadband ovvero dalla diffusione di contenuti da piattaforme tradizionali, come la tv all’online”, spiega invece a Formiche.net, Augusto Preta, economista, ex consulente Agcom e fondatore di ItMedia consulting. “L’intesa ha due diversi interessi. Per Mediaset è un accordo commerciale, perché acquisisce nuovi ricavi in cambio della fornitura contenuti. Per Tim invece ha due possibili vantaggi perché da una parte aumenta il traffico sulla rete, dall’altra avvicina Tim a un modello stile Sky”.

Circa il ruolo di Elliott nell’operazione, “credo che fosse già nelle mire e nelle corde di Genish. Penso che il blocco finora sia stato più sul fronte Mediaset. Ma certamente l’arrivo di un nuovo soggetto, come Elliott, può aver accelerato il tutto”, afferma Preta.

Secondo Daniela Biscarini, responsabile multimedia entertainment, l’accordo “conferma la volontà di rafforzare l’offerta di Timvision, proseguendo con determinazione nel nostro percorso di alleanze con i migliori player del mercato. Siamo la nuova Tv e vogliamo continuare ad ampliare la nostra proposta di contenuti. Ai grandi eventi sportivi già disponibili, alle anteprime esclusive, film e serie tv aggiungiamo oggi un ulteriore passaggio: l’integrazione del palinsesto lineare con la programmazione on demand. In questo modo diamo la possibilità ai nostri clienti di vedere con estrema facilità i programmi più amati quando e come lo desiderano”.

 

Effetto Elliott, così Tim e Mediaset si alleano nel nome dei contenuti

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