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Avvolto in una bandiera tricolore, l’uomo responsabile della sparatoria di questa mattina a Macerata è stato arrestato dai Carabinieri nei pressi del monumento ai caduti della città. L’uomo, Luca Traini, è un 28enne incensurato, e ha causato il ferimento di sei persone, tutte di origine straniera. Il gesto potrebbe essere collegato al ritrovamento del corpo di Pamela Mastropietro, per la cui morte è stato accusato un nigeriano che viveva nella zona della sparatoria.

LA DINAMICA DEGLI EVENTI

Secondo le ricostruzioni, Trani avrebbe iniziato a sparare per le strade della città attorno alle 11, nella zona in cui abitava il presunto colpevole del delitto della ragazza fatta a pezzi, Pamela Mastropietro, una nota zona di spaccio. Dopo un inseguimento, l’uomo sarebbe stato fermato in piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai Caduti, da cui avrebbe fatto il saluto romano con indosso una bandiera tricolore, riportano fonti locali. Luca Trani, originario delle Marche, un metro e 80, fisico atletico, calvo, ha ammesso le proprie responsabilità dopo l’arresto.

LEGAME CON L’OMICIDIO

Malgrado non sia ancora stato accertato il legame tra l’omicidio della ragazza il cui cadavere fatto a pezzi è stato rinvenuto mercoledì lungo una strada di campagna nei pressi di Pollenza, vicino a Macerata, la reazione dei parenti è stata immediata: “Io e la mia famiglia invitiamo tutta la comunità maceratese e non solo a calmare i toni – ha detto lo zio della giovane vittima, Valerio Verni, intervistato da RaiNews24 -. Quello che sta avvenendo a Macerata è ingiustificato, non si può rispondere a un atto di barbarie con altrettanta barbarie. Non bisogna farsi giustizia da soli”.

Trani

Sparatoria a Macerata, chi è il responsabile Luca Traini e cosa è successo

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