Skip to main content

Il “costo standard” inteso come “quota capitaria”, che lo Stato investe nella propria scuola in favore di ogni allievo per la sua formazione, è stata posta al centro del dibattito culturale da Suor Anna Monia Alfieri con il saggio: Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, ed. Giappichelli, 2015, di Alfieri, Grumo, Parola.

Il punto di partenza è costituito dall’educazione, intesa come “un diritto e un servizio alla persona” prima che un “un dovere di frequentare obbligatoriamente” quanto lo Stato decide di insegnare nelle proprie scuole. Purtroppo,  nella scuola i diritti sono spesso proclamati sulla carta, ma non sono  affatto garantiti nella pratica: come nel caso della “scelta della scuola” per cui  in teoria le famiglie sono libere di scegliere la scuola, ma a prezzo di un costo aggiuntivo (le rette), che solo gli abbienti possono permettersi, mentre gli indigenti devono adeguarsi a quanto la scuola gratuita di Stato decide di offrire loro.

Tutto questo nonostante che dal 1948 la Costituzione affermi chiaramente che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo .. e rimuove gli ostacoli di ordine economico che limitano di fatto la libertà dei cittadini (art. 2,3). Attraverso la gestione delle risorse economiche lo Stato italiano continua a impedire  la libertà di scelta delle famiglie e a condizionare le scuole paritarie, gestite da enti privati. In cambio del riconoscimento dei titoli di studio, assegnati dalle scuole paritarie, lo Stato si riserva il diritto di “autorizzare, accreditare, vigilare, sulle stesse” senza impegnarsi ad un conseguente finanziamento economico, in modo  che possano essere frequentate gratuitamente alle  famiglie più povere.

A questo proposito la legge sulla “Buona scuola” aveva fatto intravedere uno spiraglio di novità quando prometteva “l’istituzione di una quota capitaria per il raggiungimento dei livelli essenziali, prevedendo il cofinanziamento dei costi di gestione, da parte dello Stato” ( comma 181,e,4), come dire che il criterio dei finanziamento sarebbe diventato l’allievo e il suo costo, inteso però come diritto e non come beneficenza discrezionale dello Stato.

Purtroppo nei decreti attuativi di quella legge non vi è più traccia di questa impostazione culturale e giuridica, per tornare alla più rigida impostazione statalistica che “provvede all’erogazione delle risorse” a chi vuole la burocrazia, ignorando  il diritto dell’allievo e delle famiglie.

Il tutto viene visto e strutturato in funzione delle esigenze delle scuole, degli uffici, degli operatori, delle finanze statali, mentre i diritti del cittadino sono  considerati “un derivato” ovvio e scontato. Le domande, i diritti,  la soddisfazione degli studenti e delle famiglie, che dovrebbero essere, per dettato costituzionale,  il fine di un servizio scolastico democratico sono ridotti ad “effetti collaterali” di quanto le autorità scolastiche e politiche decidono.  Le risorse economiche sono considerate  “proprietà dello Stato che le distribuisce a chi  e alle condizioni che vuole” invece che “risorse pubbliche a beneficio del popolo e dei suoi diritti educativi”.

Il “costo standard” prima di essere uno strumento gestionale diventa la riprova che “i soldi spettano all’allievo” e non sono una  beneficienza dell’amministrazione statale, nemmeno una spettanza dovuta alle scuole. Il costo standard è il modo perché “la libera scelta delle scuola” non sia più un terreno di scontro ideologico tra partiti, ma la procedura trasparente, economica,  ed efficace perché l’Italia si allinei con i Paesi civili più avanzati, dove tutte le famiglie, sono trattate alla pari, ricche e povere che siano. Si tratta di arrivare ad un’autentica “parità familiare”.

Come suggerisce Suor Anna, “ Occorre intraprendere la madre di tutte le battaglie: dare ragione della centralità dell’allievo e della famiglia, sostenere il diritto costituzionale di scelta educativa, in una pluralità di offerta formativa pubblica, statale e paritaria”. “Un servizio è pubblico quando è accessibile a tutti in modo libero, senza alcuna preclusione né economica, né sociale né organizzativa”. È tempo che la scuola italiana diventi davvero pubblica.

Giuseppe Richiedei,

Consigliere nazionale dell’Associazione genitori (A.Ge.)

costo standard

Scuola, vi spiego perché il costo standard non è una beneficenza

Di Giuseppe Richiedei

Il “costo standard” inteso come “quota capitaria”, che lo Stato investe nella propria scuola in favore di ogni allievo per la sua formazione, è stata posta al centro del dibattito culturale da Suor Anna Monia Alfieri con il saggio: Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, ed. Giappichelli, 2015, di Alfieri, Grumo, Parola. Il punto…

Germania. Elezioni 2017: il partito SPD

Il Partito Socialdemocratico tedesco resta la seconda forza politica in Germania. La SPD, secondo i sondaggi, seppur in forte calo rispetto alle previsioni del momento noto come "effetto Schulz", è data tra il 20% (INFRATEST) e il 23% (FORSA). Fino a pochi mesi fa la SPD era data attorno al 28% in rimonta rispetto al 2013, quando arrivò al 25.6%.…

trump

Che cosa dicono gli esperti sulle opzioni militari contro la Corea del Nord

"Dotard", vecchio bacucco, è con questo termine shakespeariano che viene definito Donald Trump nella versione inglese del discorso di risposta di Kim Jong-un alle minacce che il presidente americano ha alzato contro Pyongyang durante il suo provocatorio intervento all'Assemblea delle Nazioni Unite. "È un gangster mentalmente squilibrato", dice il dittatore nordcoreano nello statement diffuso dall'agenzia stampa statale Kcna: gli "risponderemo col fuoco". Nota: questa esposizione diretta…

Di Maio, Cancelleri

Di Maio e Cancelleri si schiantano sulla casa del sindaco M5S di Bagheria

Il tandem Di Maio-Cancelleri sbanda e scivola in diretta nazionale sulla casa abusiva del sindaco grillino di Bagheria. Non bastavano tutti gli imprevisti che il Movimento 5 Stelle deve gestire in Sicilia, con il Tribunale che ha invalidato le regionarie, ponendo in discussione l'incoronazione dello stesso Giancarlo Cancelleri. E non bastavano le indagini che hanno coinvolto Patrizio Cinque, il sindaco…

Che cosa pensa di guadagnare la Catalogna dall'indipendenza

La Catalogna è convinta: vuole il divorzio dalla Spagna. Incoraggiata forse dai risultati della Brexit in Regno Unito, il movimento indipendentista catalano ha preso forza e si è organizzato per svolgere un referendum il 1° ottobre. La risposta da Madrid è stata molta dura: la consultazione popolare non è prevista nella Costituzione spagnola, non può essere fatta senza un accordo…

visco

Perché Visco ha lanciato un avvertimento sul debito pubblico

Al momento in cui viene redatta questa nota, l’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Def) non è stato esaminato dal Consiglio dei ministri. Quindi, non è stato pubblicato e il vostro chroniqueur, ovviamente non ha il testo. Prassi e garbo, invece, richiedono che il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco (in foto), ne abbia un’anteprima. Ciò spiega il suo…

Papa Francesco

La Chiesa di Papa Francesco vista dal New York Times

Nella Chiesa cattolica di Papa Francesco è pericoloso essere troppo conservatori, ma allo stesso tempo è pericoloso anche essere troppo liberali: parola del New York Times. È quanto sostenuto in un articolo apparso sul quotidiano statunitense, a firma del giornalista Ross Douthat, dove viene citato il caso del filosofo cattolico austriaco Josef Seifert, rimosso dalla sua carica di docente dell'Università…

La passione di Brigitte Macron per gli abitini da ragazza yé-yé

A Brigitte Macron, si sa, piace stupire in fatto di look. Durante tutta l’estate le sue minigonne - e le controversie sull’ufficializzazione del suo ruolo - sono state al centro dell’attenzione e all’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, nei giorni scorsi, la première dame ha tenuto fede alla propria linea. Ma si badi bene, potrebbe non trattarsi solo…

Macron

Così in Inghilterra e nell'Ue è stato commentato il discorso di May sulla Brexit

In giacca antracite, collana d'argento e pantaloni, Theresa May è stata accolta da un applauso al suo ingresso nell'aula magna dell'ex caserma dei Carabinieri a Firenze. Ad ascoltare in prima fila il suo atteso discorso sulla Brexit che sarà, e che è sempre più vicina, c'erano Boris Johnson ministro degli Esteri, David Davis segretario di stato per la Brexit e Philip…

america

Perché crolla la fertilità maschile in Occidente

Uno studio su un campione di quasi 43mila uomini in Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda conferma il crollo verticale della fertilità maschile in Occidente. La drammatica riduzione non è stata invece riscontrata nelle popolazioni sudamericane, asiatiche o africane. Secondo la ricerca “Temporal trends in sperm count”, recentemente uscita su Human Reproduction Update della Oxford University Press, si è…

×

Iscriviti alla newsletter