Skip to main content

I commentatori appaiono concordi: per il governo Meloni si è chiusa una fase politica. E si è chiusa male. Scrive Stefano Folli su Repubblica: “L’impressione generale è che l’Italia sia un po’ in affanno proprio nel campo in cui si sentiva più forte: la politica estera”.

Ribadisce Antonio Polito sul Corriere della Sera: “Si sta esaurendo il bonus di credibilità internazionale che Giorgia Meloni aveva conquistato al suo governo, e che ha finora protetto anche il nostro debito pubblico sui mercati”.

Pesa, dunque, la decisione di Giorgia Meloni di teneresi fuori dal gruppo di testa che guiderà l’Europa, pesa il mancato incarico all’Italia di inviato per il Fronte Sud dell’Alleanza Atlantica e soprattutto pesa il rumoroso conflitto pubblico tra i due vicepresidenti del Consiglio. Matteo Salvini e Antonio Tajani sono platealmente divisi sia sulla governance europea sia sulla strategia della Nato in Ucraina, mentre in politica interna i loro partiti appaiono ai ferri corti sul rinnovo del Cda Rai come sul disegno di legge concorrenza.

E c’è da credere che la possibile vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane di novembre aggiungerà nuove tensioni a rapporti già pericolosamente tesi. Per non parlare della difficoltà rappresentata dal referendum costituzionale, qualora la riforma cosiddetta del premierato completasse il proprio iter parlamentare.

I leader e le prime file della maggioranza assicurano che tali vistose fibrillazioni non intaccheranno la stabilità del governo, ma tutto lascia credere che la Fase 1 dell’esecutivo, quella col vento in poppa, si sia in effetti conclusa.

Certo, il rinculo di Calenda e Renzi verso il Pd di Elly Schlein non fa del centrosinistra un’alleanza politica con credibilità di governo, ma rende indiscutibilmente competitivo il cosiddetto “campo largo”. Le prossime elezioni in Emilia-Romagna, in Umbria e forse anche in Liguria potrebbero, perciò, segnare un’inversione di tendenza. Il centrodestra potrebbe doversi cimentare con le prime sconfitte, il centrosinistra potrebbe curare le proprie fratture interne col balsamo della vittoria.

Ai tempi della tanto vituperata Prima Repubblica, un simile scenario era affrontato con quella che veniva definita una verifica di governo. Magari foriera di un rimpasto. C’è da credere che Giorgia Meloni userà un lessico diverso, ma di sicuro non potrà fare a meno di dare una vistosa registrata ai rapporti politici tra gli alleati. Quantomeno, dovrà provarci.

Al governo Meloni serve una “verifica”. Cangini spiega perché

I leader e le prime file della maggioranza assicurano che le vistose fibrillazioni degli ulitmi giorni non intaccheranno la stabilità del governo, ma tutto lascia credere che la Fase 1 dell’esecutivo, quella col vento in poppa, si sia in effetti conclusa. L’opinione di Andrea Cangini

L’America è un Paese per donne? La riflessione di Frojo

In attesa del voto formale dei delegati, l’esito sembra segnato a favore di Kamala Harris per la corsa alla Casa Bianca dopo Biden. Il partito e gli elettori americani sugelleranno il traguardo storico della presenza femminile, nel solco di un’auspicata maturazione antropologica e culturale di progresso per una società democratica?

Investimenti, ricerca e vigilanza. Ecco cosa prevede la Strategia italiana per l'IA

Il piano ha quattro macroaree di riferimento: ricerca, Pubblica amministrazione, imprese, formazione. Viene presentato a pochi giorni dall’introduzione in Gazzetta dell’AI Act europeo e, soprattutto, certifica le intenzioni del nostro Paese di diventare leader europeo nel settore tech

Phisikk du role – Buon compleanno Presidente

Di Pino Pisicchio

Cento di questi giorni, perché, come diceva Thomas Jefferson, un presidente non si giudica per l’età che ha ma per le sue opere. E ci sarà parecchio ancora da fare, eccome. La rubrica di Pino Pisicchio

Con Kamala si riapre la partita per la Casa Bianca. La versione di Funiciello

Dopo il ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca, la partita delle presidenziali è tutta da giocare e i democratici con la figura di Harris hanno diverse chance, pur partendo in rincorsa. Ora si tratta di “incoronarla” in modo trasparente. Sui rapporti con l’Europa resta un’incognita, mentre Trump durante il primo mandato ebbe un rapporto molto difficile con la Germania. E sull’Italia penderà l’interesse per il Mediterraneo. Conversazione con Antonio Funiciello

Cosa ha deciso la Consulta sul Payback

La Consulta respinge l’ipotesi di una illegittimità costituzionale del meccanismo che impone alle aziende biomedicali di concorrere al deficit sanitario per 1,1 miliardi. Ora riparte la caccia a una soluzione strutturale, forse nella prossima manovra. Ma per Confindustria è comunque allarme rosso

Meloni da Xi, pensando a Italia e Ue. Cosa osservare del viaggio secondo Barkin

Il ruolo di bilanciamento con Pechino di Meloni è ora più importante, in un momento in cui la Germania di Olaf Scholz e la Francia di Emmanuel Macron appaiono particolarmente deboli. Conversazione con Noah Barkin, senior advisor del Rhodium Group e visiting senior fellow al German Marshall Fund, sull’imminente viaggio in Cina della presidente del Consiglio

Leonardo aggiorna l’M-346, Mbda integra l’IA e Elt sfoggia Scorpio. L'Italia a Farnborough

Leonardo ha annunciato il nuovo Block 20 del velivolo addestrativo M-346, mentre Mbda mette in mostra Orchestrike, la sua soluzione per l’integrazione dell’IA per i missili da crociera. Elt presenta Scorpio

Mercati, spread ed Europa. Le tre sfide francesi secondo le banche centrali

Del nuovo governo francese non si vede ancora l’ombra, ma le partite d’autunno, quelle sì, sono in vista. Per questo tranquillizzare i mercati, gestire il debito e dialogare con Macron e l’Eurotower saranno questioni su cui ci si giocherà un pezzo di credibilità del Paese

In Cina la fiducia non si ricostruisce tagliando i tassi

Nonostante il taglio a sorpresa del costo dei denaro, le Borse asiatiche sono rimaste fredde. Segno che dalla terza plenaria del partito ci si aspettava di più. E molto

×

Iscriviti alla newsletter